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La notte non dormì per svariati motivi e uno di questi era propio Louis con quei suoi fottuti occhi azzurri che mi mandavano fra le nuvole ogni volta che gli ammiravo,mi sentivo come se dentro di me non ci fosse più qualcosa che una parte di me si fosse tramutata in polvere e non ne capivo il motivo...insomma si mi sentivo in colpa ma poi pensavo a tutto ciò che mi aveva fatto e allora il fuoco della rabbia cresceva in me riscaldandomi con il suo calore,poi mi ritornavano in mente i tempi in cui io e Louis eravamo inseparabili e allora il senso di non poter più respirare e di star affogando nel mio passato si faceva vivo in me facendomi sentire persa come se in qualche modo ripensando a quei tempi mi ritrovavo in un labirinto fatto da ricordi sia belli che brutti facendomi disorientare perché si mi sentivo terrubilmente confusa come se da quel labirinto non ci sarei mai uscita e questo mi spaventava e era inevitabile non porsi una domanda ovvero "sarei mai riuscita a staccarmi definitivamente dal passato?" Probabilmente no infondo una volta che tradisci la mia fiducia l' hai persa per sempre anche se questa volta sentivo che non sarebbe andata a finire così questa storia,sospirai non appena la sveglia digitale segnò che fossero le 5:30 del mattino...avevo dormito si o no tre o quattro ore ma poi,poi non ero più riuscita a chiudere occhio sia per colpa della febbre che per colpa di Louis,decisi di provare a fare un piccolo sforzo e mi addormentai con i ricordi più belli della mia infanzia e con le lacrime agli occhi.
La mattina seguente sentì qualcuno entrare in camera mia ma non ci feci molto caso e richiusi gli occhi sentendomi troppo stanca per alzarmi o fare qualsiasi cosa,sentì il materasso cigolare e abbassarsi chiaro segno che qualcuno si fosse seduto sul mio letto ma continuai a dormire sentendomi impotente,una mano congelata mi accarezzò la guancia facendomi rabbrividire dal freddo,-sveglia cara...ti ho portato la colazione- disse Trudy ma mi sentivo troppo stanca per mangiare,mugolai e mi portai una mano alla tempia sentendola pulsare per i miei gusti troppo forte,-non ho fame- dissi con voce tremante,avevo freddo...tanto freddo ed era una sensazione orribile sentire il freddo invaderti persino le ossa ghiacciandole,-okay...non voglio obbligarti ma comunque Louis è uscito per fare alcuni commissioni...che ne dici se ti continuo a raccontare la storia?- mi propose Trudy ed io accettai volentieri e facendole spazio lei si sdraiò sul letto iniziando a raccontare...
4 luglio 1943
Eravamo appena arrivate alla piazza e di già alcuni ragazzi stavano ballando qualche ballo di gruppo in pista mentre i più piccoli giocavano a rincorrersi o a nascondersi,sorrisi sentendo che il dolore al petto,provocato dal mio cuore spezzato, si era leggermente affievolito,un giovane ragazzo guardava la mia adorata sorella con sguardo amaliato,però dovevo dire che non era niente male,i suoi capelli erano ricci mentre gli occhi erano di un verde smeraldo brillante che nell' oscurità brillava di luce propia come se le sue iridi fossero due piccole stelle, tirai per la manica mia sorella e la strattonai verso di me,-ehi che ti prende sorellina?- domandò Adelaide ed io non dicendo niente indicai con la testa il ricciolino e gli occhi di Adelaide si illuminarono,-Edward Aaron Styles che piacere rivederla!- esclamò mia sorella con un sorriso...
-aspetta! C' è un ragazzo che frequenta la mia scuola con quel cognome!- esclamai e Trudy sorrise,-Harry Edward Styles non è vero?- domandò ed io rimasi un perplessa,-si è lui ma come fai a conoscerlo?- domandai curiosa e Trudy sorrise,-perché è il mio pro nipote- rispose e riprese a raccontare.
Esclamò mia sorella con un sorriso smagliante mentre il soldato si avvicinava a noi con un sorriso smagliante,-buona sera signorine e signorina Smith anche per me è un piacere rivederla- disse Edward baciando la mano di mia sorella facendola arrossire,-mi chiami Adelaide e mi dia del tu- disse mia sorella e i due iniziarono un' accesa discussione sulla guerra che incombava su quasi mezzo mondo mentre un ragazzo molto carino dai capelli color del grano e gli occhi verdi mi si avvicinò amichevolmente,-buona sera signorina- mi salutò baciandomi la mano e facendomi sorridere,-oh Buona sera lei è?- domandai e lui ridacchiò,-il mio nome è Alexander Wiston ma lei può chiamarmi anche solo Alex- si presentò il giovane ragazzo ed io le strinsi la mano,-molto piacere il mio nome è Trudy...Trudy Smith- risposi,-ecco...insomma mi chiedevo se mi poteva concedere questo ballo- disse in imbarazzo Alex mentre si grattava la nuca,-beh...ecco...io- dissi ma poi mi bloccai non appena notai il bel soldato dagli occhi azzurri guardare in cagnesco Alex mentre stringeva le sue mani in due pugni,sorrisi per poi riportare il mio sguardo sul ragazzo biondo,-certo- risposi.

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