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"Entrai in casa mia sbattendo la porta il più forte possibile,-ahi! Non c' era bisogno di schiacciarmi il piede per chiudere una porta eh!- esclamò Louis mentre zoppicante mi seguiva in sala, mi andai a sedere su uno dei tanti divani presenti nel mio salotto e buttai distrattamente la borsa sulla poltrona affianco al divano per poi in seguito incorociare le braccia al petto sbuffando,-eh dai Viola! Non l' ho fatto apposta!- esclamò dispiaciuto Louis mentre si buttava al mio fianco,-certo Louis certo! Non l' hai fatto apposta no! Uno che butta di proposito il propio drink su una persona non l' ha fatto apposta guarda!- sbottai mentre incrociavo le braccia al petto e iniziavo a sbattere in modo frenetico il piede contro il marmo duro e freddo,Louis sospirò esasperato e con un movimento rapido della mano si spostò i capelli da davanti gli occhi, per un momento l' occhio mi cadde inevitabilmente sulle sue labbra ma dopo un attimo di debolezza tornai a fissare il mio amico in cagnesco,-si hai ragione...sono stato un coglione scusa...è solo che...niente lascia stare- disse Louis ed io annuì incapace di dire o fare qualcosa"
Uno sbuffo uscì dalle mie labbra mentre per l' ennesima volta cercavo di concentrarmi sugli appunti di scienze con scarsi risultati dato che la mia mente era altrove come sempre del resto, spzientita gettai in malo modo gli appunti nel quaderno ad anelli e mi stesi sul letto sbuffando nuovamente, iniziai a fissare il soffitto bianco latte non trovando qualcosa di meglio da fare e inevitabilmente ripensai alla mia prima festa del liceo...un ragazzo molto carino mi si era avvicinato per fare conoscenza ma Louis a metà conversazione "per sbaglio" gli aveva rovesciato la sua bevanda addosso trascinandomi il più lontano possibile da quel ragazzo,quella sera aveva accennato a qualcosa che poi col tempo era rimasta in sospeso e anche se ora erano trascorsi più di 3 anni la mia curiosità non poteva essere respinta contro quelle parole buttate al vento, un leggero bussare alla porta mi distolse dai miei pensieri facendomi distogliere lo sguardo dal soffitto bianco latte,-avanti!- esclamai e poco dopo la chioma bianco/grigiastra di Trudy sbucò dal piccolo spiraglio della porta, mi misi a sedere e iniziai a raccattare i vari quaderni e libri sparsi per il materasso,-si può?- domandò sorridendomi Trudy mentre entrava completamente nella mia stanza,-oh certo! Scusa per il disordine ma stavo studiando o almeno ci provavo- dissi imbarazzata mentre le mie guance si tingevano di un rosso chiaro tendente al rosa,-non ti preoccupare cara- mi rassicurò Trudy sorridendomi,-tieni ti ho portato la merenda dato che hai saltato il pranzo ho pensato bene di portarti uno snack- aggiunse Trudy mentre mi accarezzava dolcemente i capelli facendomi sorridere come una bambina, Trudy mi ricordava vagamente la mia dolce e ormai defunta nonna anche lei come Trudy era appassionata di giardinaggio e amava alla follia l' aroma delle rose sono sicura che se nonna Mary fosse ancora viva sarebbe andata d' amore e d' accordo con Trudy,-grazie mille ma non dovevi- dissi prendendo cautamente il vassoio dalle mani di Trudy poggiandolo sul materasso dinanzi a me,-oh figurati cara- disse Trudy mentre si sedeva sul letto,-allora come se la cava Mike nella piovosa Londra?- domandai addentando un toast con della marmellata si fragole spalmata sopra,-da quel che dice lui sembra andare tutto liscio come l' olio perciò presumo bene- disse rivolgendomi un sorriso Trudy mentre si alzava dal mio letto,-ora torno in cucina appena hai finito puoi riportare il vassoio giù...io e Louis ti aspettiamo per il continuo della storia- disse Trudy prima di rivolgermi un occhiolino e sparire dietro la porta,rimasi un pò perplessa da quel suo gesto ma scuotendo la testa e ridacchiando tornai a mangiare cercando di finire il prima possibile.
Appena finito scesi al piano di sotto e corsi in cucina appoggiando il vassoio rosso amaranto sulla credenza per poi dirigermi saltellando in sala dove vi trovai Trudy e Louis,-eccomi- annunciai il mio arrivo prendendo posto sulla sedia a dondolo mia compagna di molte letture,-oh eccoti cara! Bene ora che siamo al completo possiamo iniziare- disse Trudy rivolgendomi una veloce occhiata prima di iniziare a raccontare.
1 Luglio 1943
Quel giorno ero anziosa come non mai, erano precisamente le 19:30 e avevo appena finito di cenare con la mia famiglia, ora mi ritrovavo in camera mia mentre mi torturavo le mani in preda all' agitazione,non mi ero mai sentita così per via di un ragazzo ma ero sicuro al 100% che quel ragazzo era il ragazzo giusto per me, continuavo a fare avanti e indietro per la stanza quando la porta della mia camera venne spalancata di colpo e mia sorella entrò tutta pimpante come non mai,-Ciao sorellina! Ma come siamo belle! Vai da qualche parte?- domandò la mia dolce sorella mentre incrociava le braccia al petto e mi guardava con un sorriso furbo, sospirai e roteai gli occhi sorridendo,ha lei potevo dirlo no?,-il soldato Rayan mi ha dato appuntamento alle 20:00- dissi con un leggero imbarazzo e Adelaide spalancò gli occhi prima di stringermi fra le sue braccia,-oddio! Lo sapevo! Lo sapevo che quel ragazzo nutriva dei sentimenti per te!- esclamò Adelaide mentre mi strapazzava per bene fra le sue braccia, ridacchiai e mi staccai dalle braccia della mia assfisiante sorella guardando l' orologio a cucù appeso in camera mia notando con grande piacere che fossero le 19:40,-sarà meglio andare- dissi mentre afferravo il cappotto e la piccola sciarpa bianca,-certo...aspetta non farti vedere da nostro padre...sai come la pensa in fatto di ragazzi- si raccomandò Adelaide ed io sospirai annuendo, mio padre era molto severo con noi specialmente se il discorso era sui ragazzi,-forza andiamo...ti copro le spalle- mi disse Adelaide prima di prendermi per mano e correre al piano di sotto.
Arrivammo alla porta di servizio che solitamente veniva usata solo dai nostri dipendenti e salutando un' ultima volta la mia adorata sorella uscì furtivamente dalla mia dimora per dirigermi verso la chiesa.
Una volta arrivata vidi davanti a me a qualche metro di distanza il bel soldato che si sistemava il soprabito, sorrisi e salì le scalette della chiesa arrivando davanti a lui,-buona sera Rayan- dissi e lui mi sorrise prendendo una mia mano nella sua,-buona sera anche a lei Trudy- disse prima di lasciare un casto bacio sul dorso della mia mano facendomi arrossire,-siete incantevoli questa sera- aggiunse guardandomi negli occhi e facendomi arrossire ancora di più,-oh ve l' ho già detto! Con tutti questi complimenti finirete per viziarmi- lo ammonì cercando di trattenere un sorriso,lui ridacchiò e i suoi occhi incontrarono i miei incatenandomi, era così bello, i suoi occhi azzurri erano così limpidi che non mi accorsi del fatto che si stesse avvicinando sempre di più al mio viso facendomi battere forte il cuore finché,finalmente, le sue labbra non vennero a contatto con le mie facendomi volare in un mondo parallelo e ricco d' amore, quella sera capì di essere perdutamente innamorata di quel ragazzo quella sera scoprì cosa significasse la parola amore.

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