Capitolo 5

2.2K 72 7
                                    

Ero davvero sicura che questa serata non l'avrebbe potuta rovinare nessuno. Ero così convinta, dieci minuti fa, nella macchina di Harry, che niente sarebbe potuto andare nel verso sbagliato. E invece non è affatto così, perchè quando apro la porta della mia camera, trovo mia madre seduta sul letto mio e di Martina, le braccia incrociate, il piede destro che picchietta sul pavimento, nervoso. La mia migliore amica, invece, è seduta alla scrivania con uno sguardo colpevole.

"Buonasera" sussurro sorpresa.

"Ciao Megan" dice mia madre, la voce seria e piatta che mi incute un terrore assurdo.

"Che succede?" 

Fa una risata divertita, quasi ironica, poi si alza e si mette davanti a me. "Davvero mi stai chiedendo che cosa succede? Ti lascio quattro ore fa con la tua migliore amica e tu decidi di andare fuori con qualche sconosciuto, chiedendole pure di coprirti. A te cosa sembra che stia succedendo?" si blocca un momento per riprendere fiato "A me sembra che mia figlia si stia comportando da immatura, quando invece ha diciassette anni!"

"Ora stai esagerando" la blocco, il viso in fiamme. Non posso credere che mi stia facendo la ramanzina. Se sapesse con chi sono uscita, sarebbe capace di andare dalla polizia.

"Non sto esagerando, Megan! Dannazione,  hai diciassette anni!"

"Proprio perchè ho diciassette anni posso fare quello che voglio! Se voglio uscire di sera posso farlo!"

"Con il mio permesso" appunta lei, la voce ancora più seria.

Martina, in tutto questo, è in un angolo che ci guarda e ascolta, in silenzio. So che non è stata lei a vuotare il sacco, ma più che altro mia madre che si è accorta di tutto in meno di dieci minuti. 

Sbadiglio. "Senti mamma..."

"No, senti tu" mi interrompe "Non voglio litigare. Solo, non fare le cose di nascosto. Se devi uscire dimmelo, ti ho sempre permesso tutto" peccato che tu abbia sempre voluto sapere tutto delle persone con cui uscivo, e io su questa persona, non posso dirti assolutamente niente dice la mia coscienza, ricordando per un secondo, tutti i momenti di qualche ora fa, in spiaggia con Harry. Il mio cuore, subito, accellera e sento le mani sudare.

"Mi dispiace.." ammetto, ed è la verità, non avrei dovuto mentirle solo perchè andavo in spiaggia con un canante super extra famoso. Le avrei potuto dire che uscivo con una vecchia amica, certo, ma non so se ci avrebbe creduto.

Il suo viso pare rilassarsi, si avvicina per darmi un bacio sulla guancia e lo accetto, come segno di pace fra noi. Poi si dirige verso la porta, lasciandomi sola con Martina.

Ovviamente, lei non perde occasione per scusarsi. "Megan, te lo giuro, non le ho detto nulla e..."

La interrompo con una sonora risata. Il mio buon umore si sta facendo risentire. "Hey stai tranquilla, ho già capito. E' tutto ok" la rassicuro.

Lei fa un sospiro di sollievo. "Grazie per avermi risparmiata. Sai, sono ancora giovane"

Rido e mi butto sul letto a peso morto, togliendomi le scarpe. "Vivrai ancora per un bel po'"

Ride anche la mia migliore amica, e la sua risata è il suono più dolce di sempre. "Ascolta, signorina... tu devi raccontarmi tutto!"

Immediatamente i ricordi della serata passata con Harry si riavvivano, viaggiano per il cervello e ho la sensazione di star sorridendo come una cretina. Optiamo per metterci il pigiama e poi parlare sotto le coperte. E così facciamo fino alle due del mattino, le racconto delle battute in macchina, del sacchetto del Mc Donald, del panino, della spiaggia, di come abbia voluto conoscere le cose più banali di me ma anche che mi è sembrato un bambino alle prime armi e di tutte le altre cagate. Lei mi guardava ammirata, con la luce negli occhi di qualcuno che si sta immaginando tutte le scene. 

We are meant to beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora