Capitolo 9

2K 82 19
                                    

Non ho mai saputo cosa voleva dire amare una persona fino a togliersi il respiro. Non fino a quando non l’ho conosciuto.

Non ho mai creduto all’amore a prima vista, alle farfalle nello stomaco, a quella sensazione di dolore piacevole quando ti passa anche solo per la mente il colore dei suoi occhi.

Non ho mai creduto a quelle persone che volevano sposarsi, non ho mai creduto al matrimonio.

Forse non ho mai creduto nella vita, da quando la mia vita è stata rovinata. Non ho la concezione di vivere.

Non ho mai sentito un motivo per vivere, non fino a quando ho ascoltato la sua voce per la prima volta.

Vi chiederete come possa essere possibile innamorarsi di qualcuno che non si conosce nemmeno, o che, almeno, conosci solo attraverso interviste.

E io, da solita cretina, vi risponderei che non ho una risposta. Io non lo so. Voi non avete idea di quante volte, quante dannate volte me lo sia chiesta. Non è normale innamorarsi di qualcuno che non si conosce. Eppure è così. Perché vi piace il solo pensiero della nutella? Perché il pensiero del mare o della montagna vi fa stare bene? Non si sa, non si ha una risposta concreta. E come voi non sapete perché amate la nutella o il mare e la montagna, io non so perché mi sono innamorata di Harry Styles.

Non ho mai avuto il coraggio di dirlo alle mie amiche. Sempre che io abbia amiche vere, dopo Martina. Lei è l’unica che lo sa, che sa cosa provo per lui. Ricordo che un giorno mi disse ‘E’ come se tu non lo considerassi nemmeno più un idolo. È solo Harry e basta’. Non avevo capito che cosa intendesse, ora si.

Ora che le sue labbra sono incollate alle mie, la sua lingua chiede l’accesso alla mia bocca ed entra, con una dolcezza tale da farmi mettere i brividi, ora capisco. Ora capisco cos’è per me Harry e cosa sta realmente succedendo. Realizzo che ho allacciato le braccia dietro il suo collo, che il mio naso sfiora il suo, che mi sono alzata sulle punte perché è di un’altezza smisurata, che ho il cuore che batte all’impazzata. Faccio scendere una mano e tocco il suo petto per sentire il suo. I battiti accelerati mi fanno capire che è emozionato quasi quanto me. E mi sembra così pazzesco che stia succedendo. Da quanto lo conosco? Due settimane? Tre? Eppure mi sembra di baciarlo da una vita. Mi sembra di conoscere ogni centimetro della sua pelle candida, delle sue labbra morbide, rosse e carnose. Mi sembra di provare tutto questo da un secolo, mi sembra di essere nata con il suo odore addosso. E per quei momenti, per quei minuti interminabili in cui siamo una cosa sola, in cui i nostri cuori corrono verso la meta della felicità, io non penso a nulla. Non penso a Nicolò, non penso a mio padre, non penso a Taylor, non penso alle cicatrici sui polsi di un anno fa.  Ho la mente chiusa e spenta, fino a quando qualcuno apre la porta facendoci allontanare.

E’ Zayn, lo sguardo sorpreso. “Ehm… Harry dovremmo andare a casa, Paul si sta incazzando” ci avvisa. Poi, dopo avermi fatto un sorriso caloroso, richiude la porta.

Ancora devo riprendere fiato dopo quella… cosa che è successa, ancora le gambe mi tremano. Sono talmente imbarazzata che nemmeno riesco a guardarlo, così fisso le mie all star bianche, diventate un punto molto interessante.

“Devo andare” irrompe nel silenzio, la sua voce roca e profonda mi logora le vene.

Annuisco, non sapendo che cosa dire. Non so neanche se ho ancora la voce.

Mi supera e mi sfiora il braccio con il suo, i soliti brividi mi percorrono la schiena come una scarica elettrica. Ho una tremenda voglia di chiedergli perché mi ha baciato.

“Harry, perché mi hai baciato?” mi escono fuori le parole da sole, bloccandolo sul ciglio della porta, facendolo rimanere di stucco. Non era mia intenzione, davvero, ma la mia testa è più mal messa di quanto pensavo.

We are meant to beDove le storie prendono vita. Scoprilo ora