Tristi ricordi

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 Erano le tre e mezza di notte quando Ib si svegliò da un incubo. Aveva sognato Mary che uccideva i suoi genitori. Per fortuna quella ragazza non faceva più parte della sua vita e a questo pensiero Ib si tranquillizzò. Però, pensando a Mary, gli era venuto in mente tutto quello che aveva passato in quel castello... E di conseguenza pensò a Garry.

Una lacrima gli scese delicatamente sulla sua guancia. Ib cominciò a tremare e a provare tristezza, solitudine e anche delusione. Dopo anni dalla loro separazione, la ragazza non riuscì a dimenticarsi della loro promessa: quel giorno, il ragazzo aveva promesso a Ib di incontrarsi di nuovo.
Ma come potevano realizzare tutto ciò senza nessun contatto?
Cercando delle risposte, alla ragazza gli veniva sempre lo stesso dubbio. Se davvero Garry ci teneva a lei, lui sarebbe ritornato in quella mostra, perché era l'unico luogo in cui i ragazzi potevano usare come punto di riferimento. Eppure... Eppure Ib non l'ha mai visto, neanche una volta.
Ebbene si, la povera ragazza andava ogni giorno in quella mostra, sperando di incontrarlo... Ma senza risultato.
Per togliere questi pensieri dalla sua testa, si mise le cuffie nelle orecchie e cercò di addormentarsi... Ma non ci riuscì. Questa notte voleva dormire, anzi, doveva. Era ormai da tanto tempo che lei non riusciva a riposarsi per almeno cinque ore. Decisa, si alzò dal letto e andò in cucina senza far rumore. Prese dei sonniferi da un armadietto ( dove la madre teneva le medicine )e andò in camera sua. Dopo aver preso una pillola cominciò a sentirsi stanca così si distese e si mise in una posizione abbastanza comoda. I suoi occhi cominciarono a chiudersi e, con ancora le cuffie nelle orecchie, finalmente si addormentò. Si svegliò dal suono fastidioso della sua maledetta sveglia, aprì gli occhi e la prima cosa che vide era una bellissima fotografia di quando era piccolina. Si alzò lentamente, prese la sveglia e la butto a terra per farla smettere di suonare. Sentì dei passi che si facevano sempre più vicini. Una donna dai capelli scuri aprì la porta della camera di Ib. Aveva una faccia preoccupata e al tempo stesso sorpresa. Quando vide che la ragazza stava bene, emise un sospiro di sollievo e disse:

" Non farmi spaventare con questi rumori. Devi smetterla di buttare la sveglia! Pensavo che tu fossi svenuta! ".

 Ib, ancora non completamente sveglia, si scusò con la madre e andò in cucina per fare colazione. Dopo essersi preparata, prese lo zaino e andò a scuola accompagnata dalla madre che aveva l'auto.  



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