•L'amore si muove•15.
Piero: "Ti ricordi del mio nome?"
Iris: "Si..."
Piero: "Ti va di uscire domani con me? Ti prego."
Iris ci pensò un po su.
Dopo tutto era "il suo ragazzo" e anche se in quel momento non lo conosceva, ci doveva essere stato un motivo per cui se ne era innamorata.
Iris: "Va bene."
Piero le diede un bacio sulla fronte e lasciò la sua camera facendole un sorriso.
Ma quella sera successe un altro "miracolo".
Erano le 00:30 quando Ignazio stava per mettersi in macchina per tornare a casa.
In quel momento gli squilló il telefono.
Era Anna.
Ignazio: "Chi voe?" (Che c'è?)
Anna: "Dov'eri? Tre ore che non rispondi, mi stavo preoccupando."
Ignazio: "Ero fora." (Ero fuori)
Anna: "A troie?"
Ignazio: "Rimorchiare si dice ahahahaha"
Anna: "Sei un verme, ahahaha dove sei per adesso?"
Ignazio: "Na machina, stajo enno n'casa" (sto andando casa)
Anna: "Stai attento"
Ignazio: "Ma si ti va curche tu?" (Ma se ti corichi?)
Anna: "Ciao, vaffanculo."
Ignazio: "Chi faciste oggi?" (Che hai fatto oggi?)
Anna: "No, ora non parlo più."
Ignazio stava per fare manovra per uscire dal parcheggio.
Ignazio: "Amuní."
Non face attenzione.
Sentì un urlo e dovette fermarsi di colpo.
Stava per mettere sotto due ragazze.
Ignazio: "CAZZO. TI RICHIAMO DOPO."
Le chiuse il telefono in faccia e scese dall'auto.
Ignazio: "SCUSATEMI, SONO MORTIFICATO"
Le due ragazze lo guardarono sconvolte.
X: "Ma tu non sei Ignazio? Vincitore di Sanremo?"
Una ragazza ricciolina lo guardava estasiata.
L'altra cercava di mantenere la calma.
Ignazio: "Si, sono io. Scusatemi davvero, non volevo."
Guardò meglio la riccia.
X: "Ma no, tranquillo. Io comunque mi chiamo Alessia, piacere. Lei invece è la mia amica Esmeralda."
Ignazio: "Piacere mio."
Rimasero a guardarsi per qualche secondo.
Poi Ignazio alzò le braccia.
Ignazio: "Beh, se è tutto a posto adesso dovrei andare. Mi scuso ancora."
Alessia: "Tranquillo, non è successo nulla, buonanotte."
Ignazio stava per rientrare in macchina poi si girò per un ultima volta.
Ignazio: "Ci si becca."Ore 10:30 del mattino. Domenica.
Ad Anna suonò il telefono.
Si alzò di colpo sbattendo per milirdesima volta la testa sulla mensola.
Anna: "QUALCHE GIORNO LA SMONTO QUESTA MENSOLA DEL CAZZO, PORC.."
Rispose.
Anna: "CAZZO VUOI?"
Ignazio: "Ma picchi si sempre accussí fine quanno t'arruspigghie?" (Ma perché sei sempre così fine quando ti svegli?)
Anna: "TU PERCHÉ MINCHIA CHIAMI A QUEST'ORA LA DOMENICA SE SAI CHE DORMO E DO TESTATE ALLA MENSOLA?"
Ignazio: "Sbattiste arrè? AHAHAHAHAHAH, qualche volta ci fae u buco na sta mensola" (Hai sbattuto un'altra volta? Qualche giorno fai il buco in questa mensola)
Anna: "Arriva al sodo, coglione."
Ignazio: "Devo comprarmi qualcosa da mettere, mi finero i robbe. Movite, che tra poco arrivo."
Anna: "E ME LO DICI ORA?"
Ignazio: "Sto arrivando, ciao"
Anna bestemmió.
Si alzò dal letto, smontò la mensola e corse in bagno a sbrigarsi.
Quando scese trovò Iris sull'ingresso.
Era pronta per uscire.
Anna: "Dove vai?"
Iris: "Mi sta passando a prendere Piero. Tu che ci fai con quella mensola in mano?"
Rise.
Anna: "Gliela devo sbattere in testa ad Ignazio. Dopo di che le do fuoco. Asp... CON PIERO? ODDIO."
Iris: "Provo a farmi tornare la memoria."
Rimasero in silenzio.
Iris: "Anna, Piero era un bravo fidanzato?"
Anna: "Era più di un bravo fidanzato per te."
Iris: "..."
Suonò il campanello.
Era Piero.
La prese per mano.
Iris non disse una parola.
Si lasció portare in auto senza fiatare.
Le aveva dato un bacio sulla fronte e le aveva portato l'ennesima rosa.
Anna vide nei suoi occhi tanto sacrificio.
Si stava sforzando.
Si stava sforzando di ricordare una persona che in quel momento non conosceva.
La vide allontanarsi in quel l'auto nera.
Dopo poco arrivò Ignazio.
Ignazio rimase in auto col motore acceso intuendo l'intenzione dell'amica.
Ignazio: "Provaci e ti metto sotto."
Anna: "Vaffanculo."
Posò la mensola e salí in auto.
Alle 11:30 furono al centro commerciale.
Girarono più di sette negozi.
Tutti di marca.
Anna: "Poi sono io che mi ritiro con ottanta buste o Gianluca che spende il patrimonio da Armani."
Ignazio: "Zittute. M'accattae solo du camice, tre felpe, quattro pantaloni e un paio di scarpe."
Anna: "Muori."
*diiin*
Anna: "È Gianluca, devo rispondere. Tieni ste buste."
Ignazio: "Gnignigni, Gianluca"
Anna gli alzò il medio mentre apriva la chiamata.
Anna: "Ma buongiorno!"
Aveva gli occhi a cuoricino.
Ignazio: "Sto vomitando rintra i buste..."
Qualcuno gli andò a sbattere incontro per caso.
X: "OH, SCUSAMI"
Ignazio: "Ehi, ma tu..."
Era la ragazza riccia del giorno precedente.
Alessia: "Oddio, Ignazio!"
Risero. Ignazio: "Questa volta ti sei vendicata!"
Alessia: "AHAHAHAH, non ti avevo visto per davvero, altrimenti l'avrei fatto!"
Risero ancora una volta.
Ignazio questa volta la guardò bene. Era veramente carina.~Anna
RAGAZZIIIIII PASSATE SULLA NOSTRA PAGINA CitazioniImprobabiliDeIlVolo SU INSTAGRAM! NON VE NE PENTIRETE.
STAI LEGGENDO
~IL VOLO~L'amore si muove.
FanfictionL'amore arriva quando meno te l'aspetti e non puoi sceglierlo, ti arriva e basta. Ti entra dentro e se ne frega se lo volevi biondo, moro, alto, basso con gli azzurri o verdi. L'amore prescinde da tutto e da tutti e ti sfascia il cuore.