L'amore si muove CAPITOLO 24

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•L'amore si muove•
Quella stessa sera anche Anna e Gianluca si divisero dal gruppo.
Gianluca la portò ai Fori Imperiali. Ormai conosceva Roma come le sue tasche.
Era quasi sempre lì per lavoro.               
Anna: "Sono belli i fori la sera, molto più belli del giorno"         
Era vero.
La sera i fori venivano illuminati per tutti i loro contorni.
Era uno spettacolo magnifico.   
Gianluca: "Anna..."
Anna lo guardò.
Gianluca: "Non ne abbiamo più parlato."
Anna: "Beh, non penso ce ne sia più bisogno, no? Stiamo insieme."
Gianluca si voltò quasi infastidito.
Non capiva.
Anna: "Che c'è?"
Gianluca: "Tu non ne sei ancora sicura. Io voglio stare con te per davvero. Non per gioco, capisci? Non ha senso dirmi 'beh, stiamo assieme'. Non mi accontento di chi si accontenta."
Anna: "Ma sei scemo? Chi ha parlato di giocare? Cos'è, vuoi detta quella parolina per essere contento? A me sembra stia prendendo tu tutta questa situazione per un gioco."                    
Gianluca: "Ah, io? Io almeno ce la metto tutta. Davvero tutta. E tu che fai?"
Anna gli applaudí.
Anna: "Ma bravo! MINCHIA, BRAVO! LO SANNO ANCHE LE MUCCHE CHE NON HO IL ROMANTICISMO NEL SANGUE. LO SANNO ANCHE LE PIETRE. FERMA UN PASSANTE. ANCHE UN PASSANTE LO SA. E TU CHE MI CONOSCI DA UNA VITA NON LO SAI. NON SAI UN CAZZO. NON MI HAI MAI CALCOLATA IN 18 ANNI DEL CAZZO, COME POTRESTI SAPERLO? ERI TROPPO IMPEGNATO AD ANDARE A NONNE. E SAI COSA? TORNA DA MARTINA SE NON TI PIACCIO."
Anna gridava nel silenzio.
Tutti erano voltati verso di loro.
Gianluca la prese per mano e la portò lontano.
Anna: "Lasciami."
Quando furono più distanti lui la molló di colpo.
Gianluca: "La vuoi smettere di gridare?"
Anna: "Fottiti."
Gianluca non rispose.
Rimase a guardarla senza dire una parola.
Poi fece un sospiro.
Gianluca: "Io... Non è vero che non ti ho mai calcolata. Io pensavo soltanto che..."
Anna: "Che...?"
Gianluca: "Pensavo ti piacesse Ignazio."
Anna: "COSA?"
Gianluca: "Non gridare!"
Anna: "Gianluca, Ignazio é il MIO MIGLIORE AMICO. Come cazzo fa a piacermi una persona che considero quasi come un fratello? Ma sei scemo?"
Gianluca sospiró.
Gianluca: "Per questo mi mantenevo distaccato. Poi quella sera, quella sera in cui Ignazio mi scrisse, capì tutto.
Lasciai Martina. Smisi di farmi sentire. E l'indomani venni da te."
Anna rimase a bocca aperta.
Non aveva parole.
Gianluca: "È stato Ignazio ad aprirmi gli occhi."
Stava piangendo.
Gianluca stava piangendo, in piedi davanti a lei cercando di spiegarsi.
Poi smise di parlare e abbassò la testa.
Anna gli si avvicinò.
Anna: "Stupido. Non piangere."
Lo abbracciò.
Sembrava così piccolo in quel momento fra le sue braccia.
Gianluca: "Io voglio solo stare con te."
Continuava a piangere tenendo la testa fra i suoi capelli.
"Io voglio solo stare con te.".
Anna continuò a sentire quella frase nella sua testa.
Lui l'aveva sempre voluta, come lei.
E lo stava vendo a sapere 18 anni dopo.
Cominciò a piangere anche lei.
Senti una strana fitta nel petto.
E senti qualcosa sbloccarsi.
Aveva finalmente trovato le sue risposte.
La pace.
Era forse questo che la bloccava.
Ma adesso cosa la fermava più?
Ebbe la certezza.
Una certezza che cercava da tempo.
Alzò la testa di Gianluca.
Aveva gli occhi rossi e le guance rigate dalle lacrime.
Gliele asciugó e gli baciò la fronte.
Anna invece continuava a piangere.
Anna: "Embeh? Chiedimelo di nuovo..."
Gianluca inzialmente non capí.
Continuava a guardarla piangere.
Poi le parole uscirono sole.
Gianluca: "Mi ami?"
Anna: "Ti amo."
E tra le lacrime la baciò.

In hotel nel frattempo...
Ernesto: "Come lo hanno saputo?"
Marco: "Cosa ti aspetti da loro?"
Rise.
Fuori l'hotel un centinaio di ragazze erano in delirio.
Il propietario dell'hotel aveva dato ordine di tenerle il più lontano possibile dalle vetrate dell'ingresso.
Non le si riusciva a calmare.
"VOGLIAMO FUORI I RAGAZZI DE IL VOLO" gridavano.
Poi un urlo generale.
"C'È PIERO. ODDIO C'È PIERO!"
Alessio: "E si salvi chi può!"
Videro entrare Iris coi capelli in aria.
Iris: "Madonna mia, mi stavano uccidendo!"
Ernesto: "Piero?"
Iris: "Fuori a fare foto e autografi!"
Maria: "Che macello."
Iris: "Eravamo venuti in vacanza. ERAVAMO."
Ernesto: "Attenta a come parli che le fan se le segnano tutte. Poi ti vengono a dire che sei la fidanzata antipatica di Piero Barone."
Rise.
Iris: "Ah ah ah, non è divertente."
Altro urlo.
"IGNAZIO E GIANLUCA!"
E come previsto, dalla calca, uscirono mezze allampanate Alessia ed Anna.
Anna: "Ma mannaggia a loro!"
Alessia: "Io che mi trovavo vicino Ignazio e mi sono ritrovata il muro davanti. Sono stata strattonata a destra e a sinistra!"
Risero.                                                      
Anna: "Abituiamoci..."
Dopo circa mezz'ora i ragazzi rientrarono.
Erano pieni di lettere fra le mani.
Piero aveva addirittura una macchia di rossetto sul viso.
Iris: "Posso non abituarmici?"               
Si sentì un altro urlo inaspettato.
Ignazio: "Che?"
Esmeralda e Franz spuntarono dall'entrata correndo.
Esmeralda: "Madonnina! Ma come è successo tutto ciò?"
Indicò fuori.
Ignazio: "Qualche intelligentone ha pubblicato foto."
Guardò Piero.
Piero: "Ma era una semplice fotina con Iris, nemmeno si vedeva dove eravamo!"
Ignazio: "Tu allora un capiste nente. Quelle riconoscono anche il palo che hai dietro o il sanpietrino che si vede sfumato in fondo alla foto!"
Piero sbuffó mentre qualcuno la prese a ridere.                     
Dopo, finalmente, una quindicina di minuti riuscirono a salire in camera.
Le stanze erano organizzate nel seguente modo: Anna, Iris, Alessia ed Esmeralda in due doppie.
Ernesto e Franz in una terza doppia, Maria e Mariagrazia in una quarta. Gianluca, Ignazio, Piero invece in una camera singola l'uno.
*driiiin*
Anna: "Iris! Ti suona il cellulare!"
Iris corse dal bagno.
Si era appena messa il pigiama.                 
Prese il telefono.
Era Piero.
Iris: "Ehi..."
Piero: "Stanza 209, stesso piano tuo. Ti aspetto."
Chiuse il telefono prima ancora che lei potesse rispondere.
Iris: "Ma ch..."
Era diventata tutta rossa.
Anna: "Che?"
Iris: "Mi ha chiesto di raggiungerlo in camera..."
Anna le fece una faccia perversa.     
Iris: "ANNA, SMETTILA!"
Anna si mise a ridere.
Anna: "Vai da lui, scema! Vorrà dormire accoccolato con te, solite cose romantiche di Piero!"
Iris: "E se...?"
Si fece ancora più rossa.
Anna: "Muoviti."
E così fece.
Raggiunse la camera 209.
Quando Piero aprì trovo Iris con due guance rosso fuoco.
Piero: "Ma ti sta vienenno a freve?" (Ma ti sta venendo la febbre?)
Iris non rispose.
Piero poi la tiro dentro.
Insomma.
Parlarono tutta la serata tenendosi accoccolati.
Poi si addomertarono l'uno fra le braccia dell'altro lasciando cadere la stanchezza della giornata e le parole dolci di quella sera nel sonno più profondo.

~Anna

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