L'amore si muove CAPITOLO 37

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•L'amore si muove•
Anna rispose al telefono.
Suonava da parecchio.
Aveva ancora le mani impastate di farina.
Anna: "Si?"
Ignazio: "Si,socco? Senti qua,poche chiacchiere,dobbiamo portare dolce..?"
Anna: "Ma che domanda è?"
Sentì Alessia urlare dall'altro capo del telefono.
Alessia: "Anna,portiamo il dolce,lascia stare quel babbo..arriviamo tra pochi minuti,a dopo!"
Chiuse il telefono.
Anna si grattava ancora la testa.
X: "Mamaaaa"
Un bimbo dai capelli a tazza quasi biondi e gli occhi verdi, corse verso di lei.     
Era alto poco più del suo ginocchio.
Anna lo prese in braccio.
Anna: "Giorgio,amore mio.."
Giorgio: "Papi?"
Anna: "Papà, tra poco arriva..è andato a ritirare la pasta fresca!"
Giorgio: "Ma oggi vengono i miei amici?"
Parlava ancora tutto impastato nonostante avesse appena cinque anni.
Anna non faceva altro che pensare quanto fosse dannatamente carino e coccoloso. Somigliava al padre.  
Sentì un'altra vocina provenire dal soggiorno.     
Anna: "Hai lasciato la sorellina sola?"
Andò nell'altra stanza.
Trovò Aurora sul tappeto con le braccia conserte.
Anna: "Avete litigato?"
Anna guardò Giorgio abbassare gli occhi.
Giorgio ed Aurora andavano sempre molto d'accordo. Forse per il fatto che erano due gemelli in tutto e per tutto uguali,nonostante il sesso.
Era strano vederli litigare. Ed ogni volta che capitava subentravano fortissimi sensi di colpa.                       
Li ammirava.
Li mise uno di fronte all'altro attendendo una sorta di "risposta" da parte dei due.
Il momento fu interrotto dal suono del campanello.                       
Corse alla porta.          
Sospettava chi fosse dalla musichetta canticchiata fuori la porta.
Aprì.
Ignazio: "FINCHÉ LA BARCA VÀ,LASCIALA ANDAAAARE!"
Anna gli chiuse la porta in faccia.
Ignazio: "RAPEEE"
Anna riaprí.
Questa volta davanti la porta vide anche Alessia. In basso due bimbi dalla testa riccia.
Il più grande di cinque anni,Christian. La più piccola di tre anni,con un fiocchetto rosa in testa,Debora.
Entrarono correndo,raggiungendo il soggiorno.
Alessia porse ad Anna un vassoio impacchettato.
Ignazio: "Ma il dolce non poteva farlo lei.."
Alessia diede uno scappellotto al marito.
Si accomodarono nel salotto mentre aspettavano che il resto degli invitati arrivasse.
Nel frattempo Alessia aiutava Anna in cucina.
Alessia: "Apposto? Ti vedo stanca.."
Anna: "Non è facile la mia vita per adesso.."
Alessia: "Il lavoro..?"
Anna: "Il lavoro va benissimo,è che c'è troppo da fare..la famiglia,la casa..sono troppo stressata"
Alessia: "Dovresti prenderti qualche giorno dal lavoro secondo me.."
Anna: "Dici..? A me piace quello che faccio.."
Alessia le accarezzó la guancia dolcemente. Le sorrise.
Gianluca rientrò in casa proprio in quel momento.
In mano due vassoi incartati.
Gianluca: "In arrivo pasta frescaaa!"
Li posò sul ripiano della cucina e salutò Alessia ed Ignazio.
Baciò Anna dolcemente,poi si spostò in soggiorno dai bambini.
Sentirono Ignazio e Gianluca giocare con i pargoli ed entrambe scoppiarono a ridere.
Pochi minuti dopo il campanello suonò di nuovo.
Esmeralda e Franz.
In braccio due nanetti di tre e un anno.
Il più grande Elia,la più piccola Emma.
Due occhi scuri come la notte,la guardarono vispi.
Anna prese in braccio Emma e fece accomodare i due sposini in salotto.
Franz ed Esmeralda erano la coppia spostata più recente. Per loro erano ancora "gli sposini".
Restavano la coppia più bella di sempre.
Anna ed Alessia sedute sul divano non facevano altro che domandarsi come potesse essere bella quella sorta di bambola di porcellana davanti a loro.
Emma,era l'ultima della loro compagnia arrivata.
Esmeralda sorrise divertita.
Esmeralda: "Tutta la sua mamma!"

Si erano già fatte le 13:30.
Ignazio: "Ma to soro quando arriva? Hajo fame!"
Anna: "Sono i soliti ritardatari..ma tra poco dovrebbero arrivare!"
Nemmeno il tempo di terminare la frase che già avevano suonato il campanello.
Quando aprì,Piero entró di corsa.
Taneva una pentola bollente tra le mani.
La posò di corsa sulla cucina.
Piero: "E MA CHE CAZZ.."
Piero sfinito,si soffiò le mani,poggiandosi sul tavolo della cucina.
Iris fece il suo ingresso ridendo.
Baciò il marito sulla testa ancora col fiatone.
Iris era più bella che mai.
Più passavano gli anni,più sembrava acquistare bellezza.
Fece il giro dei saluti e spiegò ad Anna il contenuto della pentola.
Aveva portato apposta per lei il suo stufato di carne.
Anna la ringraziò.
Anche se non vivevano più assieme sapevano sempre come supportarsi l'una con l'altra.
Aveva lavorato per lei,nonostante il pranzo fosse a casa sua.
Tre bambini sgattaiolarono in soggiorno.
La più grande di cinque anni Sophia con i capelli lunghi e chiari. La mezzana,di quattro,Giorgia,con i capelli castani e a caschetto. Il più piccolo,di due,Alessio,ricciolino scurissimo.    
Il soggiorno sembrava essere diventato una sala giochi di bimbi e papà.
Anna si mise la mani in testa,mentre un sorrisino appariva piano sulle sue labbra.

~Anna

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