L'amore si muove CAPITOLO 34

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•L'amore si muove•
Erano fermi sotto l'ombra di tre alberi, le ragazze sedute sulla panchina.
Aspettavano Ignazio.
Gianluca: "Anna, ci vieni con me sulla ruota panoramica?"
Anna: "È molto romantica, ma..."
Gianluca: "Ma?"
Ignazio: "Soffre di vertigini, svegliati."
Piero: "Talia, resuscitao..."
Ignazio: "Zitto."
Piero: "Nausea?"
Rise insieme al fratello.                     
Ignazio: "V'appizzo na masciddrata."
Gianluca in tutto questo aveva alzato i tacchi per andarsene.
Anna lo seguì.
Anna: "Ma che hai?"
Gianluca non rispose e continuava a camminare.
Anna lo prese per la mano e lo costrinse a fermarsi.
Anna: "MI DICI CHE HAI?"
Gianluca: "Ignazio pensa di saperne più di me?"
Anna: "Ancora? Ma la smetti di fare il geloso?"
Gianluca: "Perché non ti mettevi con lui anziché con me? Senti, lasciami stare per adesso..."
Gianluca lasció la mano di Anna e si allontanò.
Anna rimase in silenzio, sola, al centro della piazzetta.
Un bambino col palloncino la strattonò.
Le chiese scusa ma lei non sentì.
Aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Poi prese a camminare dal lato opposto e non di seppe più dove andò.

Nel frattempo...
Alessia: "Fammi scendere..."
Ignazio: "No."
Alessia: "Ignazio, ti prego. È un gioco per bambini."
Ignazio: "Non è vero, c'è scritto "ADULTI""
Alessia: "Mi sento una deficiente."
Rise.
Erano sulla giostra coi cavallucci. Quella per gli innamorati.
Alessia: "Non è da te..."
Ignazio la invitò a rilassarsi.
Lei era già posizionata su un cavalluccio.
Ignazio si stava posizionando sullo stesso dietro di lei.                          
Ignazio: "Serve per abituare la pricipessa quando la farò salire sull'elegantissimo e maestoso Walter."
Alessia: "Il puzzolente Walter."
Ignazio: "Non sfottere la sua eleganza..."
Risero.
La giostra partí.
Alessia: "Voglio morire ahahah."
Ignazio faceva le smorfie dietro di lei.
Ignazio: "Me lo dai un bacino-ino-ino?"
Alessia si girò e Ignazio cominciò a farle nasino-nasino con le smorfie.
Ignazio: "Patatona!"
Alessia: "Ignà ahahaha"
Le stampó un bacio.
Ignazio: "Ti amo."

Esmeralda e Franz stavano su una panchina all'ombra.  
Sentivano il rumore delle giostre lontano.
Parlavano in silenzio.      
Franz: "Ti pensavo mentre ero via..."
Esmeralda: "Che pensavi?"
Franz: "Che senza te non posso stare."
Esmeralda: "Sai che ti perdi."
Franz le sorrise e la abbracciò.     
Esmeralda: "Anche io ti pensavo."
Franz le rispose sorridendo.
Franz: "Sai che ti perdi."
Esmeralda: "Non sei divertente Francesco Barone!"
Franz stava per baciarla, quando...
X: "AAH!"            
Videro una ragazza spuntare di colpo dall'albero dietro la loro panchina.
Era Iris.                           
Iris: "Una vespa, una vespa tra i capelli!"
Franz con un colpo di mani la uccise e Iris smise di urlare.
Si accasciò a terra.
Iris: "Che schifo..."
Esmeralda: "Che ci facevi li?"
Iris: "Sono scappata di casa e mi sono data appuntamento qui con Piero."
Esmeralda: "Come sei scappata?! Iris, ti stai mettendo nei guai!"
Iris: "Esmeralda, io non sono una bambina, non posso restare a casa. No. Voglio vedere Piero."     
Esmeralda si diede un colpo sulla testa.
Che c'era da fare? Era di coccio.
Iris: "Tornerò prima che mia madre lo scopra."
Poi vide Piero in lontananza.
Iris: "Piero!"
Piero: "Amore mio!"
Si abbracciarono.
Iris gli saltò di sopra come un koala.
Franz: "Io prevedo guai..."
Esmeralda: "Io pure."

Si erano fatte le 18:30.
Si fecero trovare tutti al punto di incontro prestabilito ancora una volta.
Ignazio: "E tu chi ci fae cà?"
Iris: "Ti interessa?"
Ignazio: "Tanto la doppia punizione tu la prendi."
Si mise a ridere.
Iris gli alzò il medio.
Ignazio: "Quindi ci andiamo a Palermo, si o no?
Alessia: "Avevamo deciso di si, quindi si."
Iris: "Palermo? Ma io pure..."
Piero: "Tu devi rientrare e rientro anche io. Ci sentiremo per telefono, tranquilla."
Iris lo abbracciò.
Franz: "Si, ma mancano Anna e Gianluca all'appello, chi li chiama?" 
Ignazio: "Nessuno, sapevano dell'impegno e invece si stanno facendo gli affari propri."
Alessia: "Vabbè, chiamo io."
Ignazio sbuffó.
Chiamò Anna ma aveva il telefono staccato.
Alessia: "Ha il telefono spento. Ignazio, chiama Gianluca, non ho il numero."
Ignazio: "Amore mio, se la vedono loro. Perché mi devi fare chiamare per forza?"
Alessia: "Perché ho un brutto presentimento, chiama."
Ignazio si convinse e sbuffando chiamò Gianluca.
*telefonata*
Gianluca: "Pronto, chi è?"
Ignazio: "U re."
Gianluca: "..."
Ignazio: "IGNAZIO SONO, PORCA..."
Gianluca: "E perché chiami con lo sconosciuto?"
Ignazio: "Si mise per sbaglio."
Gianluca: "Vabbe, che vuoi?"
Ignazio: "COME CHE VOGL..."
Alessia lo invitava a mantenere la calma da lontano.
Ignazio: "Avevamo l'appuntamento qui, adesso."
Gianluca: "E fate voi! Che volete da me? Io sono a casa. Caricatevi Anna dietro e andate!"
Ignazio: "Dovrei passare da casa tua solo per prendere Anna? Ma chi minchia stai dicendo?"
Gianluca: "Come? Anna non è con voi?"
Ignazio si staccò dal telefono e parlò ad Alessia.
Ignazio: "Mi prende per il culo?"
Alessia: "IGNAZIO, PARLA CON GIANLUCA, CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?"
Ignazio: "GIANLUCA, ANNA NON È CON NOI, CHE MINCHIA SIGNIFICA?"
Gianluca: "L'ho lasciata con voi due ore fa!"
Ignazio: "SPIEGATI!"
Gianluca: "Abbiamo litigato e l'ho lasciata con voi."
Ignazio: "GIANLUCA, NOI NON LA VEDIAMO DA DUE ORE E HA IL TELEFONO STACCATO. FAMMI CHIAMARE A CASA SUA.
AH, SEI UN COGLIONE, FATTELO DIRE."
Gli chiuse il telefono in faccia e chiamò szubito a casa.
Iris: "Sarà a casa, non è così stupida!"
Ignazio: "Pronto..."
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Ignazio: "SI SONO IGNAZIO, POCHE CHIACCHIERE, MATTIA, UNN'È TO SORO ANNA?"
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Ignazio: "Non è a casa? No, niente tranquillo, fammi chiudere, ciao."
Si voltò verso i ragazzi.
Ignazio: "Non è a casa."
Ignazio chiamò di nuovo Gianluca.
Gianluca: "È a casa?"
Ignazio: "TU SEI UNA TESTA DI CAZZO, CAPITO? TU SEI UNA GRANDISSIMA TESTA DI CAZZO. SE LE È SUCCESSO QUALCOSA TU PASSI DALLE MIE MANI."
Alessia gli staccò il cellulare dalle mani.
Alessia: "Gianluca, sono Alessia. Dove pensi possa essere andata?"
Sentiva Gianluca piangere dall'altro lato del telefono.
Alessia: "Gianluca, cerca di stare calmo. Vediamoci tra cinque minuti alla Villa. Sbrigati. Cominciamo a cercala."

~Anna

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