L'amore si muove CAPITOLO 17

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•L'amore si muove•
Ore 21:00 dello stesso giorno.
Si sentì un urlo provenire dal piano di sopra.
Mattia: "CHE?"
Salí di corsa.
Porveniva dalla stanza di Anna.
Anna: "CHI CAZZO HA MONTATO QUESTA MENSOLA DI MERDA?"
Mattia: "E TU URLI PER QUESTO?"
Iris corse in camera.
Iris: "MA STE URLA?"
Anna: "CHE CAZZO CI FA STA MENSOLA QUA?"
Mattia: "Poco fa mentre eri in giro con Gianluca, Ignazio é passato perché diceva di dovertela rimontare visto che era caduta per sbaglio sta mattina..."
Anna: "CHE HA FATTO?"

13:00.
Caffé delle Rose.
Ignazio stava seduto in un tavolino a due posti.
Si guardava intorno alla ricerca di ciò che stava aspettando.
Nell'attesa guardò i messaggi.
Piero gli ricordava della cena che avrebbero avuto quella sera casa delle ragazze, chiedendogli anche di non tardare come al solito.
Molti altri erano delle fan.
Aveva il telefono intasato.
Ne dovette cancellare alcuni o addirittura bloccare.
13:10.
Che gli avesse dato buca?
Continuò a sfogliare le chat.
Intravide il messaggio di morte inviatogli da Anna la sera precedente, che non aveva ancora osato aprire.
Iniziava con "TI ROMPO IL SETTO NASAL..."
13:20.
Ignazio, solo in quel tavolino, guardava fuori le vetrate del bar.
Avrebbe aspettato per un altra mezz'oretta.
"Ne vale la pena." pensò.
Aspettó.
Guardando sempre fuori le vetrate.
"Tra poco arriva." si ripeteva.
Passarono altri dieci minuti.
"Aspetterò fino alle 14:15 magari non si sa mai. Ne vale la pena."
Continuava a guardare furoi le vetrate.
Quando, esattamente alle 13:35, Ignazio intravide una ragazza coi capelli ricci, correre in mezzo le macchine.
Alzò la testa dal tavolo.
Era lei.
Correva.
Arrivò al locale col fiatone.
Alessia: "IGNAZIO TI PREGO, SCUSAMI. TRAFFICO. MIA MAMMA .LA VICINA."
Alessia confusa, continuava a parlare cercando di spiegare.
Iganzio si alzò e le prese le mani, che Alessia in quel momento agitava come una ventola.
Ignazio: "Stai t r a n q u i l l a. Adesso siedi. T r a n q u i l l a."
Le sorrise.
Alessia cercò di calmarsi e si mise a sedere.
Alessia: "Mi spiace davvero, che figura."
Ignazio: "Non è successo nulla, io sono qui. Adesso ci prendiamo qualcosa e ci calmiamo."
Alessia si sentì sollevata.
Ignazio era bellissimo quella mattina.
Alessia aveva il cuore che batteva forte.
E presto si accorse che non era dovuto solo alla corsa.
Aveva davanti la cosa più bella che avesse mai visto.
Parlarono a lungo quella mattina.
Del più più del meno.
Ignazio provava sollievo nel parlare con lei.
Era diversa e lo aveva capito dal primo istante in cui l'aveva vista, sotto i fari posteriori della sua auto.
Con gli occhi che le brillavano al buio e i suoi capelli da ribelle.
Ignazio: "Ma se sta sera venissi ad una festa?"
Alessia: "Che festa?"
Ignazio: "Anna, la ragazza che ti ho presentato l'altro giorno, organizza una cena questa sera,con nostri altri amici, verresti? Ci sono anche gli altri miei due colleghi."
Alessia: "Oddio mi piacerebbe tantissimo, ma mi sembra brutto. Non vorrei poi essere di troppo!"
Ignazio: "Ma quale di troppo! Adesso l'avverto, ma ne sarà più che felice!"
Ignazio le fece l'occhiolino e la rassicuró.
Anna infatti non ebbe nulla da dire al riguardo, anzi.
Ma gli promise la morte dopo la festa.
20:30.
Il campanello suonò.
Iris aprì la porta.
Gianluca filó dritto in cucina.
Anna gli saltò addosso, era stupendo.
Gianluca: "Sei la meraviglia."
Anna: "Tu lo sei."
Poco dopo arrivò Piero.
Piero: "Principessa!"
Da premettere che le cose erano parecchio cambiate in quelle ventiquattr'ore.
Iris aveva ritrovato la memoria.
Piero la sua felicità.
Insieme il proprio amore.
Erano un esplosione di energia positiva quel giorno.
Iris: "Amore mio!"
Piero: "LA MIA PRINCIPESSA DOLCE DOLCE"
Iris: "AMORE MIO PRINCIPE"
Piero: "PRINC..."
Ignazio: "PRIMA CHI MI LANZO, LEVATE RU LUSCIO" (prima che mi vomito, levati dal luscio)
Ignazio fece la sua entrata elegante.
Dietro c'era anche Alessia.

~Anna

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