L'amore si muove CAPITOLO 21

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•L'amore si muove•
Prima fermata in autogrill.
Iris: "Anna mi scappa la pipì, ti prego accompagnami in bagno!"
Le sorelle fecero un segno agl'altri e raggiunsero la coda per il bagno.
Poco dopo anche Alessia ed Esmeralda le raggiunsero, ma si trovavano ancora a metà della fila.
Esmeralda: "Di questo passo arriviamo domani."
Anna: "MUOVERSI. C'È GENTE CHE SE LA STA FACENDO QUA. MUOVERSI."
Anna incitó la fila, ma niente da fare.
C'era gente addirittura che stava ancora dentro il bagno per truccarsi.
Alessia: "Mamma mia!"
Anna: "Ale, a proposito..."
La guardò con aria furbetta.
Anna: "Quindi come va con Ignazio?"
Alessia rimase per un attimo paralizzata, poi cominciò a parlare a monosillabi.
Aveva ricominciato ad agitare nuovamente mani come due ventole.
Anna la bloccò all'istante.
Stava per confondersi più di lei.
Si misero a ridere tutte e due.
Era una situazione davvero esilarante.
Esmeralda: "Ma invece, Iris, hai proprio un bel cognato!"
Iris ed Esmeralda si scambiarono uno sguardo malizioso.
Anna: "Mi sa che alla fine di questo viaggio scoppieranno un paio di falò."
Guardò furbetta Alessia ed Esmeralda.
Alessia fece finta di non capire cercando di nascondere il rossore di cui si stavano tingendo le sue guance. Mentre Esmeralda sorrise soddisfatta.
Esmeralda: "Vedremo che bei falò!"
Era già passato un quarto d'ora.
Ernesto raggiunse le ragazze ancora in fila.
Ernesto: "Noi siamo dentro il furgoncino, va bene?"
Anna: "Ni viremo a Capodanno." (Ci vediamo a Capodanno)
Sbuffó. 
Il sole scottava.
Il caldo era asfissiante.                                         La fila non terminava più.                      
In quel momento avrebbe voluto agire come Ignazio.
Avrebbe mandato a fanculo tutti e avrebbe sorpassato tutta la fila.                                                         
*10 minuti dopo*
Anna: "MINCHIA, VENTICINQUE MINUTI DAVANTI A STO CESSO!"
Anna puntò il dito contro quella che si stava ancora truccando.
Anna: "HAI ROTTO IL CAZZO, LIBERA IL LAVANDINO A-D-E-S-S-O. E TU, FAI PASSARE LE ALTRE. E DITE ALLE INCONTINENTI CHE SONO ANCORA DENTRO CHE ESCONO, PERCHÉ TRA POCO SORPASSO LA FILA!"               
Iris cercò di calmare la sorella.
Iris: "E menomale che non si è portata la mensola."
Anna: "È nel portabagagli quella."
Iris: "Ah."
Dopo cinque minuti finalmente riuscirono a liberarsi da quel caos infernale e come se non bastasse al ritorno in pulmino dovettero sorbirsi anche le lamentele di Ignazio.
Ignazio: "La prossima volta per pisciare vi faccio fermare dietro un albero. Un mi interessa." 
Iris: "Ci pisci tu dietro un albero!"
Ignazio: "Quello lo faccio già, non ho problemi."
Si rimisero in partenza.
Erano in ritardo sulla tabella di marcia.
Quella giornata fu stressante al massimo.
Il caldo stava facendo impazzire tutti.
Erano troppi e l'aria condizionata non arrivava facilmente.
Maria era addirittura svenuta al bar dell'autogrill.
Avrebbero avuto ancora 5 ore di viaggio da sopportare.
Anna, appoggiata alla spalla di Gianluca, gli parlava piano.                                   
Quando ad un tratto le chiese serio.
Gianluca: "Mi ami?"
Anna: "No."
Rise.
Anna: "Sto scherzando."
Gianluca: "Non me lo dici mai però."
Anna rimase in silenzio.
Era vero.
Non gliel'aveva mai detto.
Eppure dopo tutti quegl'anni pensava di essere innamorata di lui.
Forse lo era.
Molto probabilmente lo era.
Ma non riusciva mai a farlo uscire dalla propria bocca.
Non riusciva a parlare chiaro con lui.
Lo voleva da morire.
Lo voleva da morire da sempre, da 18 anni.
Ma cosa la bloccava? Forse la situazione?
Effettivamente era ancora rimasta in sospeso.
Stavano assieme, ma non avevano ancora chiarito realmente la situazione. Alzò la testa.
Lo guardò.
Aveva la fronte sudata e le occhiaie che gli prendevano mezza faccia.
Lo accarezzó.
Lei non era molto romantica.
Non lo era mai stata.
Ma lui era quel pezzo che la completava.
Quel suo pezzo mancante.
Ma aveva costantemente paura di non esser mai abbastanza per lui.
Gianluca: "Non fa niente, aspetterò. Un giorno le sentirò anch'io quelle parole"
Le sorrise.
Si meritava davvero tutto questo?
Tornò ad abbracciarlo e si addormentò.
Nel frattempo Alessia era andata a mettersi vicino la postazione guida di Ignazio.
Parlarono tutto il tempo, senza mai fermarsi.
Ad Ignazio miglioró la giornata.
Non sentiva quasi mai il caldo, non sentiva quasi mai la stanchezza addosso.
Sentiva solo la sua voce.
Riusciva a guidare con più calma e tranquillità.
Qualche volta scappava qualche grossa risata, poi continuavano a scambiarsi pensieri e sorrisi.
Esmeralda invece stava dietro con Franz.
Davanti aveva Mariagrazia che dormiva, insieme ad Ernesto e Maria.
Parlavano ininterrottamente.
Di scuola, di università, di lavoro, o dei propri hobby, della propria famiglia...
Finivano un discorso e ne iniziavano un altro.
Franz sembrava non esser mai stato così preso da una donna in tutta la sua vita.  
Piero lo notò e commentò con Iris, facendo qualche battutine.
Loro due stavano due sedili più avanti.
Si tenevano abbracciati.
Piero le parlava della partenza di Settembre e dei prossimi concerti.
Le promise di portala con sé.
Iris: "Ovunque tu sarai..."
Piero: "...Ovunque io sarò."
Iris: "Sempre insieme."
Piero: "Sempre."
Ore 18:30.
Ignazio: "ARRIVATI!"    
Anna si alzò si colpo.
Dormiva ancora.
Anna: "SI,FINALMENTE!"
Riempì Gianluca di baci per la felicità.
Erano appena entrati in città.
Roma.

~Anna

CHE SUCCEDERÀ QUI? CHISSÀ..

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