Sono le 18.30 e ancora non ho finito di studiare fisica e matematica. Quel vecchio rincoglionito domani le prende. Si sono molto fine io.
Mi alzo per fare una breve pausa, dato che dopo una certa ora il mio cervello non connette più. Mi viene in mente che non ho ancora parlato a mia madre del viaggio in Inghilterra quindi vado di sotto per comunicarglielo.
"Mamma ho una notizia bellissima da darti!" Scendo le scale rapidamente facendo attenzione a non scivolare per poi ritrovarmi una caviglia slogata.
"Che notizia?"
"Oggi è venuto il responsabile della scuola e ha detto che da quest'anno anche le classi prime e seconde possono fare lo stage a Londra!" Sono eccitatissima, so che avrei dovuto faticare per convincerla, ma voglio partire a tutti i costi.
"Non lo so Ale, abbiamo molti problemi"
"Problemi economici?" Domando smettendo di saltellare con un tono serio.
"No, niente di che"
"Non c'è problema. Ho i risparmi in banca più i soldi che ho messo da parte. Non vi chiederò nulla se non di inviarmi qualche banconota ogni mese" spiego.
"Al mese?! È quanto dovreste restare lì?!" Alzo di poco la voce.
"D-due anni" balbetto insicura.
"Ma sei fuori?! Due anni! Neanche per sogno" sputa lei. Ma nella sua voce sento che voleva mandarmi, sa quanto è importante per me Londra.
"Ti prego. Lo sai meglio di me che sogno di ritornare in quella città per studiare e poi saremo ospitati da famiglie e andremo nella scuola del paese. In più sarò in camera con Francesca, Giorgia ed Alessia. Ti supplico, almeno pensaci" il mio tono è davvero supplichevole.
"Vedremo, ci penserò" batto le mani felice "anche se due anni mi sembrano davvero troppi" aggiunge cercando di far sembrare la sua frase una negazione.
Corro in camera per riordinare i libri e fare lo zaino. Mi sdraio sul letto aspettando il richiamo per la cena, quindi chiudo gli occhi e mi metto a pensare: come vorrei che in questo momento di fianco a me ci fosse Luigi che con le sue solite battutine mi fanno ridere.
Sorrido involontariamente.
Quel ragazzo mi avrebbe mandato fuori di testa.
* * *
Il giorno dopo sul bus incontro Aaron il tizio a cui andavo dietro alle medie, nonché ex di Francesca. Strano di solito non lo vedo mai, se non in rare occasioni.
Appena incontra il mio sguardo inizia a fissarmi insistente. Il tempo passa molto in fretta e quando scendo dal bus insieme alle mie amiche, sento qualcuno scendere subito dopo di me nonostante sono l'ultima, così mi pare, ma non ci faccio molto caso.
Mentre camminiamo sento dei passi pesanti seguirci quindi mi volto per vedere chi sia, ma non vedendo niente per la luce fioca riporto il mio sguardo sulla strada.
Entro in aula al suono della campana e inizio a parlare con Giorgia sugli ultimi argomenti di chimica, che non ho capito bene, come se nulla fosse.
Durante l'ora di inglese sentiamo bussare alla porta quindi subito ci alziamo in piedi per salutare.
"Buongiorno" entra la preside con quel suo tono allegro e felice. Questa donna fin dal mio primo giorno in questo istituto mi trasmette vivacità e simpatia, forse per il sorriso sempre stampato in faccia.
"Buongiorno" ricambiamo il saluto in coro come pecore.
"Allora ragazzi da oggi avrete un nuovo compagno di classe, mi raccomando trattatelo bene. Vieni pure!" Squilla.
Appena entra il ragazzo rimango di sasso e sia io che le mie amiche spalanchiamo la bocca fino al pavimento shoccate.
No, lui qui no.
Cazzo.
Spazio me
Hello everyone. Come vedete c'è un nuovo ragazzo in classe, chissà come mai loro sono rimaste così turbate dalla sua presenza. Volevo avvisarvi che da qui per non so quanti altri capitoli (un po') Alessia starà con Luigi (non subito) quindi prima di vedere Brooklyn, che deve ancora entrare in scena, ed Alessia insieme (non come coppia) dovrete aspettare qualche capitolo. Niente spero vi sia piaciuto.All the love. A
STAI LEGGENDO
PERFECT|BROOKLYN BECKHAM|
FanfictionSotto il cielo stellato, è da lì che è cominciato tutto. ||•Copertina gentilmente realizzata da @Aurora-m-88