2 mesi dopo...
Sono passati due mesi e la mia vita sta andando alla grande. Io e Luigi ci mettemmo insieme, Aaron ritornò ad essere il mio migliore amico ed io, Chiara, Francesca e Giorgia diventammo inseparabili anche se Francesca continua a tempestarmi di domande su me e il mio migliore amico.
È la fine di Maggio, il che significa: il mio compleanno, il ballo scolastico e la partenza per Londra.
Mi sveglio e mi preparo.
Corro per riuscire a prendere il pullman in tempo. Stranamente oggi sono particolarmente felice, forse perché la scuola sta finendo, forse perché qualcosa nella mia vita sta andando per il verso giusto. Ma non tutto. So anche che quella poca felicità sarebbe durata pochi giorni, se non ore.
Flashback
"Ale, dobbiamo parlare" mia madre entra in camera con gli occhi rossi, gonfi e voce sottilissima, quasi inudibile.
"Mamma, che hai?" Chiedo con tono preoccupato.
"Tesoro, lo sai che le persone a volte sembrano dei leoni, ma in realtà hanno il cuore più fragile di un pezzo di vetro? Altre persone, invece, il cuore non ce l'hanno proprio, quindi agiscono d'istinto non pensassi alle conseguenze o alle reazioni che gli altri potrebbero avere..."
"Che stai cercando di dirmi?"
"Purtroppo lo zio, come già sai, sta molto male e i dottori gli hanno dato qualche mese di vita, e tuo padre sta tornando, vuole trasferirsi a Parigi e portarvi con sè."
Sbianco.
Non posso crederci. Lui, un padre che c'è mai stato, paga soltanto il mantenimento perché obbligato, mai una telefonata, un messaggio, niente di niente.
Dopo che i miei si separarono, si trovò una nuova compagna che avrà avuto massimo 4/5 anni più di me, e se n'è andato. In più mio zio stava morendo. Non può capitare a me, no.
Fine flashback
Cerco di reprimere le lacrime, ma qualcuna scappa lo stesso e scorre giù per la guancia. Non voglio che qualcuno mi noti, non voglio far vedere quanto soffro internamente, quindi cerco di calmarmi.
* * *
Mi butto sul letto distrutta. Odio i mercoledì, sono un giorno brutto, pesante per le materie, per non parlare dei compiti.
Penso.
Pensare è una cosa che faccio spesso negli ultimi giorni. Penso e immagino a come sarebbe sta la mia vita se tutto ora fosse andato per il verso giusto.
Ma non voglio rattristarmi ancora di più: a breve sarei andata a Londra e durante la pausa sarei potuta andare a trovare mio zio, voglio stargli accanto il più possibile. Noi non abitiamo vicini, nello stesso paese, addirittura in un altro stato, lui abita in Francia, ragione per cui devo restargli vicino.
Decido di fare un giro. Voglio andare a trovare Luigi, ma prendere direttamente il treno sarebbe stato troppo complicato, così decido di prendere prima il pullman, e poi il treno.
Prima di tutto devo avvisarlo, non posso di certo presentarmi a casa sua di punto in bianco.
Apro la nostra conversazione, l'ho salvato come 'Mio'
Luigi, va bene se passo a trovarti?
Certo, amo. Per che ora dovresti prendere il treno?
Dovrei riuscire a prendere quello delle 17.18, quindi dovrei arrivare da te per le 17.50, va bene?
Bene, ti vengo a prendere io. A dopo
Decido di non rispondere. Manca mezz'ora alla partenza. Decido di vedere come ero messa, e tutto sommato sono ancora decente, quindi vado a preparare la borsa con portafoglio, cellulare, cuffiette e un libro.
Lascio un bigliettino a mia madre con scritto:
'Vado a trovare Luigi, se avete bisogno chiamatemi. Alessia'
Esco di casa e mi dirigo verso la fermata, mi siedo e aspetto.
* * *
Dopo un'oretta sto aspettando che il treno si fermi per poter scendere e abbracciare il mio ragazzo.
Scendo e gli vado incontro.
Lo saluto e lo bacio.
"Ti va di fare un giro prima di andare a casa?" Chiede sorridendo.
"Perché no"
Giriamo un po' i negozi del centro; lui compra un paio di pantaloni sportivi Nike, mentre io una maglietta carina della Vans.
"Ti va un gelato? Offro io."
"Non ci pensare neanche, lo pago da sola!" Ribatto.
Restiamo minuti a litigare su chi debba pagare, alla fine vince lui: maledizione, devo essere più convincente con i ricatti.
"Un cono tutto cioccolato, grazie"
"Per me lo stesso." Chiedo gentilmente.
La ragazza al bancone risponde con un 'certo' e un sorriso.
Non capita tutti i giorni di trovare commesse così gentili.
Luigi paga e ci incammiamo verso casa sua.
Spazio me
Macciaooo! Quanto tempo è passato dall'ultimo aggiornamento? Un mese? In questo capitolo ho cercato di concentrarmi sulla coppia Lalessia (?). In questo periodo ho anche capito come scrivere meglio questa storia, ho avuto dei dubbi sui protagonisti, ma ora tutto chiarito ed eccomi qua. Al prossimo aggiornamento!All the love. A
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PERFECT|BROOKLYN BECKHAM|
FanfictionSotto il cielo stellato, è da lì che è cominciato tutto. ||•Copertina gentilmente realizzata da @Aurora-m-88