s e v e n t e e n

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Scappo. Scappo per non dover affrontare la situazione, scappo per fuggire ai miei problemi. Non voglio soffrire ancora. L'avrei dimenticato, perché ha tutto il diritto di vivere la sua vita con la persona che ama. Evidentemente il suo sentimento nei miei confronti non era così forte come pensava.

Mi sento tirare dal polso, per poi finire contro il petto di Brooklyn.

Scivoliamo per terra mentre lui continua a tenermi abbracciata a sé, mentre mi bacia la nuca.

Senza dire una parola, mi prende in braccio e mi porta fino a casa, in camera sua, senza farsi vedere dagli altri.

"Vuoi qualcosa da bere?" Svuoto la testa

"Mangiare?" La mia risposta è la medesima di quella precedente

"Allora, resto qui a farti da cuscino?" Ridacchia

A quel punto lo abbraccio più forte che posso. Mi manca una figura maschile al mio fianco. Da quando mio padre se n'è andato, ho solo mio fratello, mio nonno, che non posso considerare come ragazzi e Aaron. Con quest'ultimo sono successe tante cose in passato, ma mi è stato vicino in momenti difficili della vita, come la separazione dei miei, poi è successo quel che doveva succedere.

Mi viene di nuovo in mente l'episodio di mesi fa nel bagno della scuola e ho la strana voglia di confidarmi con Brook.

Voglio sfogarmi con qualcuno.

"Vorrei dirti una cosa, ma mi devi promettere che non la dirai a nessuno. Voglio fidarmi di te" parlo

"Ti ascolto"

"Io non sono sempre stata in buoni con Aaron. Tempo fa io mi sono fatta del male fisico a causa sua. Mi ha trovata Luigi nel bagno della scuola, perdevo molto sangue, se non fosse stato per lui, ora non sarei qui" cerco di nascondere le braccia più che posso nelle maniche della felpa.

"Come mai ti sei fatta male?"

"Poco tempo prima Aaron stava per violentarmi, insieme al suo gruppo di amici tutti più grandi di qualche anno" ora riesco a dirlo in modo poco meno agitato di qualche tempo fa, ma mi si incrina la voce comunque.

Nessuno dei due dice nulla per qualche secondo, che a me paiono minuti interminabili.

Di scatto mi prende il braccio e non ho il tempo di realizzare ciò che sta succedendo, che B lo ha già scoperto, mostrando le varie cicatrici e qualche taglio fatto di recente. Subito mi ricopro, sprofondando dalla vergogna.

"Fai sul serio?" Urla arrabbiato

Rimango ammutolita.

"Secondo te, facendo questo schifo, migliorerai o cambierai la tua vita? No, spiegami, che cazzo ti sorpassa per la testa" si mette le mani nei capelli.

Non rispondo, so che ha perfettamente ragione. Non serve a nulla farsi del male fisico per alleviare i dolori, ma non riesco a smettere.

"Hai ragione, ti prego, aiutami a smettere"

"Lo farò e usciremo da questo casino insieme" accenna un sorriso.

Passiamo le ore chiusi in camera a parlare di fotografia, di musica e rimane stupidlto nel sentire che tra i miei cantanti preferiti ci sono i The Vamps e Selena Gomez. Mi promette che un giorno me li farà conoscere. Parliamo anche di cinema e mi confessa che uno dei suoi attori preferiti è Daniel Craig, perché adora i film sulle spie. Io invece, con le guance arrossate, gli racconto che i miei attori preferiti sono Robert Pattinson, Kristen Stewart, Lily Collins, Sam Claflin e, per finire, del mio debole per Thomas Sangster.

"Li ho incontrati tutti sul red carpet, non sono entrato in confidenza con nessuno, ma potrei sentirli in ogni caso"

Per lui è una cosa normalissima, ma per me invece sarebbe molto strano e non riuscirei mai a farci l'abitudine.

"No Brook, non voglio che la gente pensi che io sto sia amica solo perché sei famoso. Non ci passo per la falsa di turno"

"Non ti deve importare quello che la gente pensa di te. Tu sai come stanno le cose e quindi devi stare in pace con te stessa, poi per me non sei assolutamente falsa, anzi, ti reputo la persona più vera mai conosciuta"

Arrossisco.

"N-non esagerare" balbetto

"Non esagero affatto!"

Non ho il tempo di controbattere, che subito si alza e si affaccia alla finestra, che da sul tetto che, con agilità, scavalca e si va a sedere sulle tegole marroncine.

"Non vieni a goderti il panorama?" Domanda

Mi alzo e con mosse non altrettanto agili lo raggiungo, sotto la sua risata.

Appena mi siedo, gli sferro un pugno sulla spalla, che non sembra neanche aver sentito, ma ottengo l'effetto contrario: scoppia a ridere ancora più sguaiatamente.

"Abbassa la voce o sveglierai tutti e non ridere delle mie abilità da pinguino!"

"Okay, okay" alza le mani in segno di resa.

Restiamo tutto il tempo in silenzio a guardare il cielo stellato, entrambi non resistiamo e scattiamo qualche foto.

Guardo l'ora sul cellulare e noto che è mezzanotte passata.

"Devo andare, domani c'è scuola" mi alzo

"Vuoi che ti dia una mano?" Soffoca una risata

"Molto divertente"

"Buonanotte splendore" mi saluta

"Buonanotte" gli rivolgo un sorriso sincero prima di svoltare l'angolo della porta per poi chiuderla

Entro in camera e noto Giorgia dormire, cerco di fare piano e mi dirigo verso il bagno dove mi strucco, mi metto il pigiama e mi lavo i denti e la faccia.

Spengo la luce, ma, prima di coricarmi, controllo il telefono per l'ultima volta e proprio in quel momento mi appare un notifica di Instagram. È da parte di Brooklyn.

Clicco su di essa e noto che ha postato la foto che abbiamo scattato poco prima, come descrizione e ha aggiunto 'ti penso sempre' e mi ha taggato.

Decido di rispondergli con un 'love you!' e pubblico la foto scattata da me, aggiungendo come descrizione la frase di una canzone dei One Direction 'you're perfect' e lo taggo. Non aspetto la sua risposta espengo il telefono, mettendolo in carica.

Quella notte sognai un cielo stellato e un meraviglioso ragazzo dai capelli castani di fianco a me.

Spazio me

Hello! Sono tornata con questo schifo ahah pardon. In ogni caso spero vi sia piaciuto.

Raccontatemi un po' di voi, sono curiosa di sapere.

Al prossimo aggiornamento! Kisses





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