Immagino

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Mi dirigo di nuovo da Yogo, con la speranza di trovarlo.
Eccolo lí. Seduto su una panchina, a guardare il cielo.
Mi avvicino, e gli chiedo dolcemente:
"Tu chi sei?"
Lui sembra essere preso da un fulmine quando gira la testa verso di me e mi guarda attentamente.
"Io sono il tuo ragazzo, Zoey"
"Il tuo nome?"
"Non c'è l'ho"
"Come? Come fai a non avere un nome?"
"Beh, se avessi scelto fra Rick e Luke, ora c'è l'avrei"
"Sono confusa. Tu mi hai detto di essere il mio ragazzo, sai il mio nome e mi parli come se fossi tua mamma"
"Beh, in effetti lo sei. Insomma, mi hai creato tu"
"Non, NON CAPISCO!"
"Ora si tratta di ricordare, non di capire"
Sono confusa, sono attratta dalle sue parole ma allo stesso tempo irritata.
"Per farti ricordare serve una spinta, ovvio"
"E?"
"Immagina un telefono: poi immagina di infilarlo in una delle mie tasche"
"Emm, fatto"
"Apri gli occhi, e fruga nella tasca dove l'hai messo"
Non ci credo. È li. E quel segno rosso che avevo immaginato sul retro del telefono per riconoscerlo era anche lui lí.
"Quindi sei una fonte immaginaria"
"Ci sei vicina!"
"Un'allucinazione?"
"No, ERO una fonte immaginaria. Ora non lo sono più, tutti mi possono vedere e toccare, ma tu, tu puoi cambiarmi ed inventarmi"
"E come sei nato?"
"È successo tutto quando avevi ancora 4 anni, non avevi molti amici perciò ti creasti un amico immaginario. Ma di questo amico, dopo un pò te ne innamorai, e vi fidanzaste. Poi, a quattordici anni, delle tue compagne iniziarono a prenderti in giro per questo, e tu decisi di dimenticarti per sempre di me. Questo mi fece molto male, ma dovetti rispettare le tue scelte. Ma un giorno, diventai umano e ti cercai dappertutto, finchè non ti ho trovata qui"
"Oh...wow..."
Sono sconvolta.
"Ascolta, mi dispiace, ma ho già il..."
Vengo interrotta da un suo starnuto, e mi rendo conto che si è fatta notte. Vorrei dirgli che ho già un ragazzo, ma si offenderebbe e magari crederebbe che io sia una traditrice. Non voglio avere altri problemi con Marco.
"Sentiiomisonotrovataunragazzoinquestiannimidispiacenonoffenderti!" dico, tutto d'un fiato.
Lui si gira verso di me di nuovo:
"Ah Marco? Si mi sta simpatico"
"Come fai a sapere il suo nome?"
"E io non sono ubriaco!"
"Ma, ma, ma"
"Sono stato sempre nella tua testa"
"E perché non mi ricordo della tua esistenza?"
"Non lo so, te ne sei proprio liberata di me..."
"Dai, vieni a casa mia, ti prenderai un raffreddore!"
"Come mi chiami?"
"Luke. Luke è il tuo nome!"
"Grazie"

Poi ci avviamo verso casa.

Ciuffi Rossi-I love youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora