{Capitolo 15}

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Al pomeriggio uscirono tutti, tutti tranne Nash. Ero chiusa nella mia stanza a leggere uno dei miei tanti libri. Erano quasi le 4, chiusi il libro e scesi al piano di sotto. Scesi le scale lentamente e piano, la TV in salotto era accesa. Prima di entrare in salotto sbirciai un pochino. Nash era sdraiato sul divano che continuava a cambiare canale.
"Posso stare anch'io qui?" Chiesi timidamente. Si alzò di scatto e si voltò verso di me.
"Si certo" mi fece spazio e mise su MTV. Mi misi a gambe incrociate sul divano, mi votai verso di lui. Amavo quei suoi lineamenti, era un ragazzo particolare, la sua mascella era la cosa più bella del mondo e i suoi occhi erano fantastici. Lui aveva lo sguardo fisso sulla TV.
"Sei arrabbiato?" Chiesi spezzando quel silenzio insopportabile
"No" rispose in tono freddo e distaccato
"Sicuro?"
"Spencer prova ad essere nei miei panni. Ho appena saputo che la mia ragazza stava per baciare un mio amico"
"Nash te l'ho già detto, non l'ho fatto, sono scappata, io amo te"
"Anch'io ti amo, ma non è stata una bella notizia"
"dio mio Nash, io ci tengo a te, potevo benissimo limonarmi con Grayson, ma non l'ho fatto perché io ti amo, cerca di capirmi. Io amo te e non voglio perderdi" dissi stufa di questa situazione
"Hai ragione, ho sbagliato io" disse sbuffando e alzandosi dal divano. Decisi di seguirlo, stava per aprire la porta della sua stanza, ma grazie al mio passo svelto riuscì a superarlo e chiuderli la porta prima che potesse entrare.
"Levati" mi ordinò
"No, finché non risolviamo questa storia" stavo alzando il tono della voce
"Spencer levati" cercò di riaprire la porta ma la richiusi
"no!" Urlai
"Porca puttana levati!" Mi urlo in faccia, era pieno di rabbia. Ci rinunciai, li lasciai via libera ed entro in camera sua. Rimasi immobile davanti a quella porta.
"Spencer vattene, so che sei li" mi ordinò
"NO! Io ti amo, non voglio perderti, ho fatto una stronzata e lo so perfettamente. Qualsiasi altra ragazza poteva benissimo farlo e non dirti nulla, io non l'ho fatto e te l'ho anche detto. Quindi adesso pretendo che tu apra questa cazzo di porta e mi faccia entrare!" Urlai piena di rabbia e odio, tirai anche un pugno alla porta con la speranza che mi aprisse. Aspettai qualche secondo, ma non fece nulla e non disse nulla.
"Ti prego Nash,so di aver sbagliato e mi faccio schifo per questo" mi appoggiai alla porta e scoppiai a piangere. Sentì la serratura muoversi, mi staccai dalla porta, mi asciugai le lacrime velocemente e la porta davanti a me si aprì, Nash era davanti a me, lo sguardo fisso su di me, aveva gli occhi lucidi.
"Mi dispiace così tanto" dissi
"Lo so e non dovevo trattarti così" finalmente mi rivolse la parola. Gli saltai addosso, sentì le sue braccia che mi circondavano, lo strinsi sempre di più a me.
"Ti amo" dissi trattenendo le lacrime
"Anch'io"
Lo baciai, mi sono mancati quei baci. Mi portò dentro la sua stanza, ci sdraiammo sul letto, non volevo staccarmi da lui, conoscerlo è  stata la cosa più bella che mi sia mai capitata.
Sentì la sua mano sulla mia coscia, le mie mani erano fra i suoi capelli, amavo toccare quella folta chioma di capelli anche se certe volte la odiavo, soprattutto quando si fa il codino.
"ragazzi!" Sentimmo qualcuno urlare dal piano di sotto, assomigliava alla voce di Gilinsky
"Merda" sussurrò Nash.
"Fanculo" ero abbastanza irritata
Nash scese dal letto e si sistemò i capelli, io feci una coda e scesi insieme a lui tenendoli la mano.
"Che bello avete fatto pace" disse johnson  posando lo sguardo sulle nostre mani incrociate.
"Per caso stavate facendo qualcosa?" Chiese Gilinsky con uno sguardo malizioso. Alzai gli occhi al cielo, ero abbastanza seccata, prima ci disturbano e poi ci chiedono che cosa stessimo facendo.
"Fatti i cazzi tuoi" risposi seccata
"Ma che caratterino la ragazza" disse Gilinsky
"Se proprio vuoi saperlo, si, stavamo per fare qualcosa, ma qualcuno è entrato in casa e ha iniziato a farsi i fatti degli altri"
"Scommetto che quel qualcuno sarei io" disse istigandomi
"No, è Johnson! Tanto è sempre colpa sua" dissi in tono sarcastico
"Era ovvio!" Disse Johnson alzando le braccia al cielo
"Eh dai piccola Spencer lo sai che ti voglio bene" disse Gilnsky abbracciandomi e arruffandomi i capelli.
"Scemo" cercai di tenere il tono duro, ma non ci riuscì e mi uscì un piccolo sorriso
"Signori e signore jack Gilinsky è riuscito a far ridere Spencer Lucy Caniff!" Lo disse come se avesse appena vinto una gara, alzando le braccia al cielo e esultando.
"Nash vuoi uscire?" Chiesi
"Si certo"
"Andiamo a prendere dei caffè, vuoi ne volete uno?"
"No" risposero insieme Johnson e Gilinsky
"Okay"
"Bro aspetta!" Lo richiamò Gilinsky
"Che succede?" Si fermò Nash
"Ascolta, non fate cose sporche al bar" disse Gilinsky ridendo
"No tranquillo" lo rassicurò ridendo Nash
"Coglione!" Gli lanciai un cuscino ridendo e uscì di casa insieme a Nash.

SPAZIO AUTRICE💕
BUONA SERA A TUTTE RAGAZZE, COME STATE?💕
SONO A CORTO DI IDEE, SE AVETE DEI CONSIGLI DA DARMI GLI ACCETTO VOLENTIERI💕
-bea💕

My New Life❤️~Magcon~NashGrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora