Capitolo 34.

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Cara pow
Dopo un po' rientrarono insieme a...
Ai miei genitori, mi si illuminarono gli occhi appena vidi mia madre, giusto per precisare era venuta con il suo compagno, per me era come un padre. I miei si sono separati quando ero piccola. Mi erano mancati così tanto,anche se questi 9
Mesi sono passati così velocemente sentivo tantissimo la loro mancanza.
Mia madre si fiondò fra le mie braccia, ero così contenta.
"Come avete fatto ad arrivare così presto?!" Chiesi curiosa
"Siamo partiti stanotte, volevamo farti una sorpresa e abbiamo scoperto che era nato il piccolo così siamo venuti direttamente qui" spiegò mia mamma
"Sono così contenta" dissi entusiasta
"Vedo che ti sei fatta molti amici" intervenne mio padre (Jake)
"Signora Delevigne desidera una sedia?" Chiese Cam
"No, grazie mille giovanotto. Comunque chiamami pure Victoria" disse Mamma
"Allora chi è il padre?" Chiese mio padre
"Io" disse imbarazzato Cam
"Mia figlia ha degli ottimi gusti" disse mamma entusiasta.
Non la smetteva di parlare e di fare domande, continuava ad accarezzarmi i capelli e a chiacchierare anche con tutti gli altri. Prima del suo arrivo c'era una calma pazzesca.
"Mamma te lo ripeto per la millesima volta, sto bene!" Dissi un po' stanca
"Posso fare una domanda a tutti quanti?" Chiese mio padre
Annuimmo tutti un po' curiosi
"Avete intenzione di continuare col tour?" Continuò lui
"Annulliamo tutti" disse di colpo Taylor
"No, voi non annullerete nulla. Continuate col tour, io starò qui per altre settimane con le ragazze e poi vi raggiungeremo" dissi
"Io non me ne vado da qui" disse Cam
"Tu devi andare, ti mancano 3 tappe, non mi lasceranno andare via da qui" dissi
"Facciamo come ha detto Cara, noi stiamo con lei e poi vi raggiungiamo a New York" apprò Hanna
"E dopo?" Chiese Aaron
"Abbiamo 2 case a New York, io mi trasferisco li, voi fate quello che volete" disse Cam
"Trasferire?!" Chiesi confusa
"Cara siamo una famiglia, io non ritorno a Los Angeles, io resto a New York...Con te" disse serio, non l'avevo mai visto così deciso e determinato.
Tutti approvarono il mio piano, ma spostarono la prossima tappa di qualche giorno,per il fatto delle case ci avremmo pensato una volta li a New York. Iniziammo a parlare del più e del meno, finché non notai Spencer che era accanto alla finestra, pallida e zitta.
"Spencer va tutto bene?" Chiesi preoccupata, ha sempre odiato gli ospedali, ogni volta che entrava stava male, doveva prendere una boccata d'aria, era rimasta fin troppo qui dentro.
"Penso di si" disse in fin di voce
"Vai a prendere una boccata d'aria" dissi sorridendogli
Spencer pow
Detestavo gli ospedali, non ho dei bellissimi ricordi, e tutte le santissime volte che entravo stavo male. Cara mi disse di uscire e io annuì e uscì dalla stanza.
Ero pallida come un cadavere, iniziai a cercare un'uscita, un terrazzo o robe del genere, ero rimasta li dentro per troppo tempo.
"Spencer!" Sentì qualcuno che mi chiamava mi voltai e vidi Hayes.
"Torna dentro!" Dissi in fin di voce
"L'uscita è dall'altra parte" mi avvisò
Ormai non avevo forze ed era già tanto che mi reggevo in piedi.
"Vieni qui ti reggo io" disse Hayes mettendo il mio braccio fra le sue spalle e aiutandomi.
Finalmente fuori, feci un respiro profondo, mi misi sulla panchina e mi rilassai.
"Perché sei voluta restare per così tanto!" Mi rimproverò
"Volevo stare con Cara" dissi
"Sai perfettamente che non ti fa bene restare così tanto, dovevi uscire prima"
"Ti prego finiscila di dirmi cosa devo fare"
"Sai io ci tengo a te e non mi va di vederti star male"
"So perfettamente cosa mi succede, era tutto sotto controllo"
"Mi sembra ovvio, stavi per svenire in mezzo al corridoio, ma era tutto sotto controllo" stava alzando il tono della voce sempre di più.
"Finiscila!" Cercai di zittirlo
"E tu hai intenzione di rimanere li per altre 2 settimane, io non te lo permetto, tu vieni con noi" ma chi si credeva di essere?
"Faccio ciò che voglio! Adesso ti prego finiscila"
"Spencer lo faccio per il tuo bene"
"Non sei né mio padre, né mia madre e ben che meno mio fratello per darmi degli ordini, quindi lasciami in pace" odiavo quando faceva così, mi diceva ciò che dovevo fare solo perché era più grande di me di 2 mesi. Era solo il mio migliore amico e non doveva darmi degli ordini.
"Se non accetti i miei consigli non accetterai neanche quelli di Taylor"
"Tu non mi stai dando dei consigli, mi stai opponendo di venire con voi"
"Andiamo a sentire che ne pensa tuo fratello, vediamo a chi dà ragione" mi prese per il polso e mi trascinò dentro, mi stava facendo male e non mi ero ancora ripresa. I ragazzi erano tutti fuori dalla stanza, tranne Cam e i genitori di Cara.
"Dai su sentiamo" disse Hayes pieno di rabbia, per fortuna mi aveva lasciato il polso
"Che succede?" Chiese Nash
"Taylor, tua sorella vuole restare qui per altre 2 settimane pur sapendo che dentro ad un ospedale sta male e diventa pallida, sviene e robe varie" spigò Hayes
"Mi dispiace Spencer, ma se la situazione è questa tu vieni con noi" Taylor assecondò Hayes
"Ma sul serio? Non posso neanche rimanere con Cara!" Adesso si che mi stavo arrabbiando
"Se vuoi vengo con te" intervenne Aria
"Io voglio stare qui, sono grande ormai, non più una bambina, so cavarmela"
"Spencer però non hanno tutti i torti, ti conosco sin da piccola e non va mai bene quando entri in un ospedale" disse Aria
"Almeno non dar retta a me e ad Hayes, ma ad Aria si" disse Taylor
"Lasciatemi stare" volevo stare sola, pensavano di darmi degli ordini, ma non era questo il modo giusto. Volevo stare con Cara e con suo figlio, aveva bisogno di me e dì certo non potevo abbandonarla.
Non avevo la più pallida idea di dove stessi andando,stavo girando a vanvera,finché....

Spazio autrice💕💙
Scusatemi tanto per l'attesa, ma non sono mai stata a casa in questi giorni e sono piena di compiti😢
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e aggiornerò appena posso💙 scusate per gli errori (se ci sono)💙
BUONA PASQUA💙

My New Life❤️~Magcon~NashGrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora