13

80 5 2
                                    

Il 13 mi ha sempre fatto paura, non ne so il motivo.. Forse per le dicerie sugli eventi paranormali del venerdì 13.. Non saprei, fatto sta che oggi, mio caro 2016, parlerò delle mie paure.

Fin da piccolo sono stato un bimbo pauroso, è da quando ho cominciato a dormire nel mio lettino che devo necessariamente avere almeno una lucina accesa, una fonte di luce, anche minuscola, ci deve essere; forse solo ora che ho 16 e quella lucina si è ridotta ai led verdi del modem ne ho capito il motivo, non è la luce in se che è indispensabile, è una necessità spaziale la mia, sapersi orientare, capire effettivamente dove si è situati, per me è un bisogno primario essere a conoscenza della mia posizione in relazione agli altri oggetti della stanza.. Come se tutto ad un tratto nel cuore della notte i mobili decidessero di cambiare posizione..
Il vero motivo in fin dei conti è questo: avere coscienza di se stessi, in primis essere a conoscenza di cosa mi circonda.
Il mio forse è più egocentrismo o mania di controllo, ma devo sapere ogni singolo dettaglio dell'ambiente che mi ospita, l'ansia prenderebbe il controllo se non riuscissi ad avere un rapporto dettagliato, per cui il mio led verde o il mio spiraglio di luce deve esserci sempre.

In generale l'uomo di cosa ha paura? Di quello che non conosce o, a maggior ragione, non riesce ad immaginare o definire, addirittura vedere. Così abbiamo paura di fantasmi, alieni, della morte, del buio; la paura è sempre causata dalla mancanza di qualcosa.
È inutile, il nostro cervello non sarà mai in grado di comprendere e registrare che non esiste nessun fantasma e nessun tipo di mostro o alieno, no, ciò che non è materialmente dimostrato o ciò di cui non si ha una prova visiva non riesce ad entrare nel vasto campo mentale umano, è difficile ammetterlo, anche se la nostra capacità di apprendimento e logica è a dir poco immensa, è limitata.

Ma la paura è qualcosa di tutt'altro che negativo, anzi, l'uomo usa la paura come stimolo che agisce in parallelo all'istinto di sopravvivenza.
È una sorta di segnale che avvisa l'organismo della potenziale situazione di pericolo, in pratica per vivere, o meglio sopravvivere, bisogna avere paura.
Il più grande dei guerrieri senza la paura non sarebbe altro che un kamikaze, la vita senza paura sarebbe una corsa sfrenata dove non si riesce a comprendere in che modo regolarsi, quale direzione prendere.
L'istinto alle volte è padronato dalla paura, non nascondo che essere troppo timorosi ci porta a chiuderci a riccio, cosa che non deve capitare, ma è necessario avere paura, conoscere i propri limiti, in modo tale da comportarsi di conseguenza.
La lotta più grande è combattere le proprie paure.. Chi è il vero avversario? Noi stessi, per questo è una lotta ardua.. Bisogna spingersi oltre il proprio " io",affrontare corpo a corpo ciò che non ci fa dormire, ciò che temiamo, ciò che non vediamo..

Prima o poi anche io affronterò il buio, ma per ora mi serve ancora la sicurezza che il mondo non mi sparisca sotto i piedi da un momento all'altro.
Chiudo gli occhi: buio, li riapro, buio.
Cosa succede nella mia testa: Dove mi trovo?
Prima di focalizzare che mi trovo ancora nella mia camera, sotto le coperte, la paura ha già preso il sopravvento, ansia, panico.
Prima di riuscire a riaddormentarmi devo per forza riuscire a trovare qualcosa che illumini la mia retina in modo tale da mettere a fuoco chi o cosa mi circonda, ed ecco che intervengono i led del modem, fate santo chi li ha inventati.

La paura è un mostro che è a conoscenza di ogni nostro punto debole, sa come e quando colpire, tanto che nemmeno ce ne accorgiamo..ci immobilizziamo, incapaci di reagire, pensare, urlare, respirare, ci muoiono le parole in gola, perdiamo il fiato, persino il cuore stenta a battere.
Ci riduciamo allo stato primordiale di amebe, poi l'istinto di sopravvivenza smuove i macigni dalle nostre gambe, si attivano 10 milioni di connessioni nervose, l'adrenalina sale, ci esplode la testa, il sangue inonda le nostre vene, ci muoviamo senza accorgercene, corriamo per centinaia di metri senza mai stancarci, rispondiamo per inerzia alla paura, non ci possiamo fermare, altrimenti ci catturerebbe.
Corriamo, corriamo, ma l'unica cosa che dovremmo soltanto fermarci, girarci di scatto, opporre tutta la nostra resistenza, urlare con tutto il fiato che abbiamo in gola che non abbiamo paura, che non sarà uno stupido controsenso mentale a farci fuggire, la paura è soltanto una stupida incongruenza , una reazione priva di logica.. Ma è indispensabile, sembra davvero un contro senso, ma la macchina logica per eccellenza, il nostro cervello, è controllata da una reazione illogica, un istinto naturale alla cui base non esiste nessun tipo di ragionamento..

Chissà quante cose ancora ci sono da scoprire su noi stessi.. Siamo alla continua ricerca di spiegazioni per ciò che ci circonda.. Anche se non abbiamo appurato ogni singolo dettaglio di noi stessi, siamo veramente unici, inimitabili.

Credo e forse spero che nessuno riesca mai a scoprire l'intera mappa di azioni e reazioni che comandano il nostro "quartier generale", se qualcuno scoprisse davvero come non avere più paura sarebbe il caos più totale..

A dimostrare l'immensa complessità del nostro organismo posso dire che esistono più di un milione di diverse paure, tutte diverse tra loro e a mia difesa posso dire che la paura del buio(acluofobia) è ai primi posti delle paure più diffuse..

Il fin dei conti la paura è una forma di autodifesa.. È un po' come la febbre.
Il corpo per eliminare i batteri tenta letteralmente di bruciarli, aumentando la temperatura corporea, come effetti collaterali ne abbiamo di tutti i colori, ma è l'effetto del corpo che si autodifende, la paura agisce allo stesso modo, soltanto che per la paura non si possono saltare i giorni di scuola.

Ho " paura" di non svegliarmi domattina, forse è meglio andare a dormire 2016! E tu? Di cosa hai paura?

Buonanotte.. O forse no.

2016 - 366 PagesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora