1 Giugno

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Giocano, giocano con i miei sentimenti, come se fosse un gioco d'azzardo, come se fosse una puntata di poker. In balia di questo mare di indifferenza sono sbattuto da una parte all'altra, onde di odio e di rabbia repressa mi sferzano il viso, mi segnano le guance come se fossero colpi di frusta. Voglio naufragare, uscire da questo mare in tempesta, arrivare sulla terra ferma e cercare la serenità che ho perso.
Non me lo permettono, la corrente mi porta di nuovo a largo, come se non avessi subito abbastanza, mi colpiscono di nuovo, scaricano tutta la loro violenza sul mio debole corpo già segnato. Il mio fisico è provato, desidero con le mie ultime forze rimaste che questo strazio finisca presto, non riesco ancora a vedere la fine del tunnel..

Prima o poi riuscirò ad uscirne, lascerò alle spalle tutto ciò che è stato, mi pulirò dalla polvere del passato e mi immergerò nel futuro, mi addentrerò nell'ignoto.

In molti pensano ancora di star sfogando il proprio odio su di me, ma non sanno che quello è un corpo esanime. Cercano di affogare un ragazzo che ha già tirato l'ultimo respiro, non per andare in apnea, ma per spingere fuori quello che rimaneva di sé, trasferirsi in un'altra personalità.

Mi prendono per i capelli, mi legano le mani, mi chiudono gli occhi, sperando che io ceda, ma non sono più in quella persona. Sento solo un lieve solletico, mi fanno ridere,  moltissimo, li vedo affannarsi per costringermi a chiedergli pietà. Mi mettono in ginocchio, poi seduto, poi appeso a testa in giù. Stanno provando qualsiasi cosa, ma non otterranno una parola, nessuna richiesta d'aiuto.

Non ho più bisogno di voi, avete capito male. Non mi piango addosso, prendo di petto la situazione, porto sulle spalle tutto il peso che devo sopportare, senza dire una parola affronto il mio calvario, godranno nel vedermi cadere più e più volte, ma non sono un tipo che ama le sconfitte.

Mi rialzerò, vi guarderò negli occhi, vi sfiderò, mi volterò e comincerò a correre, c'è una vita da raggiungere, sono già rimasto troppo indietro.

Le vostre parole non mi toccano più, sono rivestito da una corazza di autostima impenetrabile. Pensano ancora che mi dia fastidio, che mi faccia rodere il fegato, ma non mi sono mai sentito così bene.

Ho ancora gli occhi lucidi, ci vorrà del tempo per tornare a sorridere, ma una volta superato sarò imbattibile. Ci vuole solo pazienza, tornerò meglio di prima, come nessuno si aspetta.

2016 - 366 PagesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora