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Parliamo del fatto che il server mi cancella le storie, va bene wattpad, la riscrivo, non mi arrendo.

"La febbre piega ma non distrugge, quindi eccomi qui, pronto a recuperare tutto il tempo perso."

A questo punto non meno di 10 minuti fa avevo parlato di strade alternative, di scelte, di meta, di percorso segnato.
Forse è un segno che si sia eliminata, non ha senso riscriverla alla lettera, cambiamo un po' la scena.

L'uomo è al mondo per scegliere, per portare avanti la sua specie, verso le scoperte, l'evoluzione, il cambiamento, a volte è proprio questo che ci spaventa: prendere decisioni troppo drastiche, cambiare troppo il panorama e non riconoscersi più.
Ma è inevitabile scegliere, non possiamo farne a meno!

"Dobbiamo abituarci all'idea che ai più importanti bivi della nostra vita non c'è segnaletica."

Chi ci dice che è giusta quella strada piuttosto che l'altra? Da cosa dobbiamo essere mossi? Dalla morale o dal proprio guadagno?
È giusto ciò che la ragione ci indica come giusto, tutti abbiamo un pensiero razionale, ma non tutti abbiamo gli stessi bisogni, le stesse motivazioni, gli stessi obbiettivi; dovremmo adeguarci tutti, il mondo dovrebbe sedersi al tavolo ogni secondo per una decisione collettiva in rispetto dei diritti di tutti, ma questo non è possibile,
così ognuno agisce per proprio interesse, o meglio in molti lo fanno.
Fino a quando la scelta si limita al singolo porterà a conseguenze limitate, interesserà una ristretta cerchia di persone, e questo è un bene.
È un vantaggio enorme non sentirsi il peso del mondo sulle spalle quando si decide cosa mangiare la sera, è un sollievo enorme sapere che ritardare di mezz'ora la sveglia non porterà a nessuna conseguenza mondiale, a meno che tu sia il sole, lì sarebbe un problema.

Dobbiamo agire per la felicità collettiva? La morale ci direbbe questo, ma penso che alle volte sia più giusto poter godere dell'esclusività del profitto: se sei tu ad esserti sbattuto per raggiungere un obbiettivo mi sembra logico che debba essere tu stesso a ricavarne guadagno, no?

Se ci fosse una terza strada che sintetizzasse le due scelte la prenderei, ma non c'è, non deve esserci.
Siamo anatomicamente orientati verso destra e sinistra, personifichiamo la scelta, non possiamo che arrenderci a ciò.

È inevitabile scegliere, è interna alla nostra natura la scelta, non possiamo avere tutto ma non possiamo nemmeno sottrarci alla decisione.
Andiamo dritti verso la nostra meta, cerchiamo di equilibrare l'egoismo e la collettività, non possiamo fare altrimenti, la ragione ci dirà il resto.

Ora per piacere wattpad non mi cancellare questa stramaledetta storia, ne ho altre 4 da recuperare.
Grazie, molto gentile.

2016 - 366 PagesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora