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La nostra generazione è a dir poco bizzarra, a volte quasi imprevedibile.
Ad ogni azione corrisponde una reazione, siamo tutti collegati da reazioni a provocazioni illusorie, scritte sui social network, messaggi mandati nell'etere.
Tutto quello che vediamo scritto sui social sembra essere riferito a noi, la risposta non si fa attendere per molto, un paio di secondi e viene pubblicato un post di risposta, di sfida, inutile provocazione che verrà irrimediabilmente captata e raccolta dalla persona sbagliata, così continuerà il circolo vizioso.
Tutti costantemente collegati, potremmo costruire reti infinite di inutili post di dubbia valenza, dove non si intende il destinatario.
A volte ciò che si scriviamo da uno schermo potrebbe creare sbagliate interpretazioni in chi ci legge.

2016, la sera io avrei preferito di gran lunga parlare di persona delle mie giornate.. Ma siamo così limitati mentalmente che sappiamo fare riflessioni e deduzioni soltanto quando siamo soli con noi stessi; chi ci ascolta ci mette in soggezione, abbiamo timore di come potrebbe reagire, mentre da qui abbiamo una barriera invisibile chiamata "internet", sede di ogni sfogo di un adolescente.
Così questa realtà non materiale ci dà la possibilità di ignorare, eliminare, non seguire, bloccare una persona, peccato che nella vita reale non si possa fare.
Abbiamo preso l'abitudine di discutere nascondendoci dietro a pseudonimi, profili falsi, ci facciamo la "guerra" , dove le armi di distruzione di massa sono i like, i commenti, le condivisioni.
Copiamo ed incolliamo aforismi, facciamo nostre frasi che non ci sarebbero mai venute in mente senza la parolina magica "Google", dove sono finite le emozioni vere? Le espressioni del viso? Le smorfie di dolore, i sorrisi di gioia, gli occhi lucidi dal pianto? Ah è vero, ci siamo inventati le emoticon.

Che creatività, nascondersi dietro a faccine grandi poco più di qualche pixel, a me suscitano una gran rabbia, come puoi incaricare un' emoticon di trasmettere le tue emozioni? E i baci, i sorrisi, le strette di mano? Dove sono finite?
Mentre i nostri smartphone stanno diventando ultra sensibili e waterproof, noi ci stiamo evolvendo ad involucri insensibili resistenti alle emozioni.

"Chattiamo" invece di parlare, giochiamo in coop su fifa al posto di spaccarci le tibie a vicenda su un campetto di ghiaia.. Regressione.

È difficile ammetterlo, ma la messaggistica istantanea ci sta progressivamente allontanando l'uno dall'altro, inconsapevolmente stiamo andando incontro alla nostra fine, rinchiusi nella gabbia di internet.

Mi dispiace veramente per le nuove generazioni di piccoli che nasceranno già con l' I-phone in mano, che tristezza..
Stiamo diventando dipendenti..

Possiamo raggiungere chiunque sulla faccia della terra in pochi click, senza spostarci dal nostro divano, la pigrizia sta prendendo il sopravvento, ora si fa pure la spesa su internet..
Esso ha immense potenzialità, più di quante io ne possa immaginare, ma la situazione ci è sfuggita di mano, stiamo diventando soggetti all' "online", non siamo più padroni di ciò che condividiamo, ci rifugiamo qui, ma una dimensione non reale non ci potrà mai salvare da nulla, è come nascondersi dietro se stessi, è inutile che chiudiamo gli occhi, ci vedono lo stesso.
Ci stiamo illudendo di fare grandi cose con il solo ausilio del virtuale, ma prima o poi questo mondo cadrà e non saremo capaci di rialzarci sulle nostre gambe, impossibile.

Spero in una svolta, voglio di nuove vedere le strade affollate dalle persone, i parchi pieni di bambini, le biblioteche piene di persone bisbiglianti.. Se al giorno d'oggi vedessimo una grande folla presumibilmente sarebbe in coda per il nuovo I-phone..

Non chiamatemi ipocrita se pretendo di allontanarmi da internet digitando da uno smartphone, dal vivo non si viene mai presi sul serio.. I concetti non vengono capiti se non sono scritti nero su bianco a carattere 12.

Aah 2016, riuscirai a vedere la fine di questa regressione? Io spero in una rivoluzione del " reale", vorrei vedere l'affermarsi del materiale sul virtuale, vorrei vedere più gente dirsi "ti odio" in faccia piuttosto che bloccarsi su whatsapp, forse mi sto illudendo..

" Loro dietro ad uno schermo
Nascosti nel loro inferno
Io non riesco a stare fermo
Sono dei falsi lo confermo
Della realtà hanno paura
Nascosti dietro una faccia dura
io da qui li sento e mi fanno solo pena
io sono libero e loro legati ad una catena.
Moriranno asfissiati dai loro sospiri
hanno gli occhi rossi, sembrano vampiri.."

2016 - 366 PagesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora