Part thirteen: secrets.

572 59 45
                                    

Aggiorno a 30 stelline e 30 commenti

Part thirteen: secrets.

Era quasi l'ora di pranzo ed ero seduta sul divano ad osservare Harry preparare qualcosa sul piano cottura della cucina. Mi ero ripromessa che dopo aver mangiato me ne sarei ritornata a casa mia, anche perché dovevo andare in caserma a parlare con quei dannati poliziotti. Mi guardai le unghie costatando di averle fatte crescere abbastanza per mettermi uno smalto, e improvvisamente mi venne in mente quel giorno in cui avevo notato le unghie del riccio colorate di un blu notte. Sorrisi e mi diressi in cucina da lui.

"Harry. Hai dello smalto?" Chiesi poggiando le mani sul ripiano bianco e nero. Lui girò leggermente la testa con uno sguardo confuso per poi spegnere i fornelli e mettersi nella mia stessa posizione, solo con il volto rivolto verso il mio.

"Perché dovrei avere dello smalto?" Domandò alzando le sopracciglia.

"Dal momento che, l'altro giorno lo avevi sulle unghie, beh ho pensato che potresti prestarmelo." Dissi mostrando il mio miglior sorriso. Lui sbarrò gli occhi e io non potei trattenere una risatina alquanto divertita. Era bello per una volta essere quella che lo sfotteva e non il contrario. "Lascia perdere." Lo zittii completamente.

Feci per ritornare in sala da pranzo ma la voce di Harry mi fermò. "È pronto bambolina." Sghignazzò stritolandomi la guancia con le sue dita. "Finiscila" Mi lamentati schiaffeggiando la sua mano. La doveva assolutamente finire di toccarmi le guance.

"Altrimenti?" Mi stuzzicò rifacendo lo stesso gesto di prima.

"Non ti conviene saperlo" Dissi con aria di sfida. Non sapevo cosa stessimo facendo, ma la cosa mi divertiva.

"Metti i brividi Nina." Parlò avvicinando la faccia alla mia. Mi toccò i capelli e percorse con il dito la linea della mia mascella per poi scendere ad accarezzare il collo.

"Dobbiamo mangiare." Strillai allontanandomi da lui. Lui rise tra se e se. Maledetto.

Il cuoco aveva scongelato dei bastoncini di pesce e dei piselli che aveva in frigo. Il pranzo della mia vita.

Mangiammo in silenzio. Io guardavo in basso, mentre sentivo i suoi occhi bruciare sulla mia pelle. Era incredibile come riuscisse a farmi cambiare umore da un momento all'altro. Sospirai mentre mandavo giù un pezzo di merluzzo. Guardai l'ora e quasi non mi strozzai quando notai che erano quasi le due; alle tre dovevo stare assolutamente alla centrale di polizia. Tossii e Harry iniziò a ridere.

"Tutto bene Nina?" Chiese mentre prendeva l'ultimo boccone dal piatto e guardandomi divertito.

"Mmh sì, devo assolutamente andare. Ciao." Dissi alzandomi dalla sedia e andando a raccattare in giro la mia roba. Mi fermai in mezzo alla cucina quando mi resi conto che non avevo addosso i miei vestiti.

"Harry?"

"Sì?"

"Dove hai messo i miei vestiti?" Domandai incrociando le braccia al petto e serrando le labbra mentre ero concentrata a fulminarlo con lo sguardo. Lui alzò le spalle e scosse la testa. "Harry dammi i miei vestiti." Ordinai scandendo ogni parola.

"Facciamo un gioco." Propose il riccio, mentre metteva i piatti nel lavandino. "No." Respinsi la sua proposta senza nemmeno pensarci. Non avevo intenzione di stare ai suoi stupidi giochetti..

"Vuol dire che non rivuoi i tuoi vestiti indietro." Mi sfidò.

"Bene"Gli sorrisi chiudendo leggermente gli occhi e piegando la testa di lato.

Necklace Of Hope. ||HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora