Part one: necklace pub.

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Part one.

Mi guardai allo specchio un'ultima volta. La parrucca blu mi ricadeva ai lati del volto in un grazioso e provocante caschetto ordinato, mentre gli occhi truccati completamente con colori tenui, mi davano l'aria di essere una ragazza troppo innocente per un posto come quello. Osservai la collana blu che portavo al collo, prima di sistemarmi il costume con le mani, cercando di togliere ogni imperfezione. Mi feci spazio tra le altre ragazze, avviamdomi verso la porta dell'interno del locale. Quel giorno toccava a me donare la collana, l'ultima per precisione. Portai la mano al pomello della porta ma prima che potessi aprirla, sentii il mio nome. Mi girai per poi trovare il mio capo a poco meno di un metro da me. Adesso che voleva?

"Nina!" Disse portando le mani leggermente in alto come se fosse un prete. Metafora davvero poco azzeccata, dato che quello era il proprietario di uno dei nightclub più famosi di Londra, nonché mio zio. Già, qualche mese fa incominciai ad avere i primi problemi economici e lui mi propose questo lavoro, dicendomi che mi avrebbe dato "qualcosa in più". Tecnicamente dovevo essergliene grata, ma fondamentalmente lo detestavo. Mi sorrise e io sorrisi a lui, come se fossimo davvero felici di vederci.

Lo odiavo.

"Devi farmi, come dire, un grande favore." Lo guardai dal basso e inarcai le sopracciglia. Perché stavo pensando male? Lavorare in questo posto mi stava facendo davvero poco bene. Senza farmi parlare, passò al dunque.

"Beh c'è un uomo che mi ha chiesto di te" Alzai gli occhi al cielo sbuffando. "E beh, lui vuole pagare una grande cifra per..."

"Ted, ti ho già detto mille volte che sono qui per fare la ballerina non la puttana. Okay?" La doveva smettere di propormi queste offerte che io puntualmente rifiutavo. Sapevo che chiunque lì dentro pensava che io fossi una troia, dato quello che facevo, ma un briciolo di dignità mi era ancora rimasta e non avrei fatto un'ennesima cosa che non volevo per pagarmi l'affitto di quella catapecchia.

"Ma cosa hai capito nipotina mia!" Cristo, non l'ha detto davvero? "Insomma, un uomo mi ha pagato molto..." Portò lo sguardo in alto e mosse la mano in modo circolare. "Profumatamente."

"Non capisco perché tu mi stia chiedendo questo <<favore>>" Dissi facendo le virgolette con l'indice e il medio, per poi continuare. "Se il tipo sicuramente decrepito, già ti ha pagato. Dimmi cosa devo fare." Mi guardò con occhi divertiti e accennò a un sorriso malato.

"Così mi piaci Nina. In poche parole, devi dare la tua collana a questo tipo decrepito. Tutto qui."

"Tutto qui?" Ripetei io. Vi sembrerà strano, ma preferivo di gran lunga che avesse scelto lui a chi avrei dovuto dare la collana, almeno non dovevo stare lì per ore ad osservare ogni cliente e regalarla al più bello. Insomma era al quanto imbarazzante. Ero davvero poco credibile dato il lavoro che facevo.

Anche se sapevo ci fosse qualcosa sotto, preferii non approfondire. Lui annuì e fece per parlare ma lo precedetti.

"Mmh, allora a chi dovrei dare il ciondolo?" Mi prese per il polso e, dopo aver attraversato vari corridoi, si fermò davanti alla porta trasparente per metà e mi lasciò andare.

"Sai, so camminare" Dissi massaggiandomi il polso. "Lo faccio da diciannove anni"

"Vuoi stare zitta per un secondo?" Imprecò a denti stretti, per non strillare troppo. Sbuffai e cominciai a parlare. "Allora? Chi è?" Ted si guardò in giro per poi posare lo sguardo su una persona a dir poco più che decrepita, e la indicò facendo un sorrisetto malizioso. Non sapevo quanto fosse credibile che quello fosse il più bello della serata.

"Mio Dio! Ma almeno respira!?" Dopo aver detto ciò, si gira verso di me con un'espressione davvero buffa.

"Nina, è quello accanto." Assottigliai gli occhi, per mettere a fuoco la figura, dato che non vedevo bene da lontano. Costatai che mi sarebbero decisamente serviti un paio di occhiali, ma: "non vanno bene per una spogliarellista Nina".

Necklace Of Hope. ||HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora