Part fourteen: eyes.

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Continuo a 35 stelline e 30 commenti.

Part fourteen: eyes.

Avevo perso completamente la cognizione del tempo, forse era sera o notte. Mi raccolsi i capelli in una crocchia disordinata, con numerose ciocche di capelli che uscivano fuori posto. Avevo sicuramente le occhiaie e il mascara sparso per tutta la mia faccia, dato che mi ero appena svegliata. Avevo in bocca il solito saporaccio di quando ci si sveglia da un lungo sonno, così decisi di andarmi a lavare i denti. Mentre spazzolavo con cura il dentifricio sulla superficie della mia dentatura, sentii il cellulare suonare. Me ne ero comprato uno nuovo, dopo il piccolo incidente a casa di Harry.

Imprecai mentalmente verso chi mi stava chiamando, maledicendolo per il pessimo tempismo. Leggendo sullo schermo luminoso che era Dylan, risposi senza farmi tanti problemi.

"Che vuoi?"La mia voce era storpiata a causa dell'acqua che poco dopo sputai nel lavandino.

"Perché parli così" Posai per qualche secondo il telefono sulla mensola vicino a me, e dopo essermi sciacquata per un'ultima volta la bocca, riafferrai l'aggeggio riportandolo all'orecchio.

"Mi stavo lavando i denti" Sentii una risatina stupida da parte sua che mi fece roteare gli occhi al cielo stanca, seppur divertita.

"Comunque, volevo chiederti se volevi venire a farmi compagnia e mangiare una pizza a casa mia. Uooo ho fatto la rima!" Alzai gli occhi al cielo sorridendo.

"Dom scusami ma mi gira la testa"

"Per favore Scarlett" Insistette.

"Va bene, ma vieni tu a casa mia, non mi va di rendermi presentabile e uscire" Capii che stava ridendo e che già si stava dirigendo fuori casa, dato che percepii un suono sordo che interpretai come la porta chiusa malamente con la sua discutibile delicatezza. Mi sedetti sul divano prima di ascoltare quello che aveva da dire.

"Perfetto sono da te fra una ventina di minuti, porto io il film e la pizza." Mi avvertì.

"Azzardati solo a portare uno di quei tuoi soliti film demenziali che mi fai vedere sempre e ti faccio male"

"Sì, sì, a tra poco" Attaccai con una smorfia esasperata sul volto, notando l'ora sullo schermo del cellulare. Le 20:54. Erano passati circa due giorni da quando sono praticamente scappata da casa di Harry. Chissà cosa stava facendo in quel momento, forse stava già in qualche altro pub a divertirsi o forse stava a casa con qualche ragazza che aveva conquistato nei locali squallidi che sicuramente frequentava. Se per un attimo avessi potuto vedere Harry come una persone dolce e sensibile in quel momento mi sembrava solo un essere totalmente insolente e senza cuore. Ma come aveva potuto fare ciò che ha fatto? Cos'ero per lui, una specie di esperimento mal riuscito? Non poteva fare così, lo conoscevo poco più d'un mese e aveva completamente scombussolato la mia vita. Non sapevo quanto c'entrasse negli omicidi degli ultimi giorni, e cominciavo a pensare che ne sapesse più di quanto non volevo ammettere. Cercai di scacciare quei pensieri totalmente inutili ricordandomi dei miei veri problemi.

"Nina!" Sentii Dylan strillare da dietro la porta per richiamare la mia attenzione. Chissà da quanto era lì fuori. Mi ero persa talmente tanto nei miei pensieri da non accorgermi del mio amico che aspettava con ansia di vedere un film con la sottoscritta.

Mi alzai di scatto dal divanetto blu per poi lanciare un'occhiata di sfuggita alla casa, per vedere se fosse tutto apposto, mi sistemai leggermente i capelli e andai ad aprire la porta trovandomi Dylan abbastanza arrabbiato sull''uscio di casa.

"Mi spieghi quanto ci metti ad aprire una porta solitamente?" Lo guardai entrare furiosamente in casa dirigendosi in cucina e poggiando il cartone della pizza e la sua birra sul tavolo, tutto questo naturalmente con la sua innata delicatezza.

Necklace Of Hope. ||HSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora