capitolo 2

102 6 0
                                    

Io" prima raccontami tu di te."

Dissi per poi bere il caffè.

Dan" amh...ok... Sono daniel campbell smith...
Ho 22 anni... Ho una mia band ed abbiamo anche tanto successo...
Vivo qui a londra da quando sono nato... Amo i film un pó antichi che ti lasciano senza fiato e la musica per me è pura arte"

Ma con chi sto parlando? Con una popstar? Mi chiesi.

Dan" sono tranquilla come persona... E non faccio del male a nessuno" disse sottolineando un pó la frase.

Ridacchiai.

Dan" tocca a te."

Io" sono Charlotte Carter ho 17 anni e faccio un lavoro che non mi piace."

Dan abbassó lo sguardo.

Dan" tutto qui?" disse tristemente.

Io" anche se non fai del male a nessuno non posso ancora farti conoscere la storia della mia vita."

Finí il suo caffè e si rattristó molto.

Io" devo andare." dissi alzandomi.

Lui mi prese da un braccio.

Dan" no! Emh... Vuoi dormire qui?"

Alzai gli occhi al cielo.

Io" mi pagherai per..." lui mi interruppè.

Dan" nooo!" disse scoppiando a ridere.

Cosa che mi contagió un pó.

Io" c'è qualcosa che posso fare per farmi pagare da te?" dissi ridendo

Dan" c'è qualcosa che sai fare?insomma qualche talento?"

Io" so dipingere un pó... So... Parlare 5 lingue diverse..."

Spalancó gli occhi.

Dan" davvero?" io annuí

Io" inglese, spagnolo, francese, tedesco e un pó di italiano." dissi fiera di me.

Dan's pov ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Come poteva una ragazza cosí bella, affascinante inteliggente e acculturata, essere "gettata" per le strade a fare quel "lavoro" cosí ingiusto...

Io" wow.. Bhe, potresti insegnarmi il minimo di queste lingue per parlare un pó ai concerti con i miei fan... Insomma nella loro lingua." fu la prima cosa che mi venne in mente.

Lei sorrise.

Charlotte" ci sto"

Prese il suo telefono e mi diede il suo numero.

Poi si diresse verso la porta, ma volevo fermarla.

Io" aspetta! Non posso lasciarti andare in giro a..." lei mi interruppe.

Charlotte" tranquillo, lo faccio da parecchi mesi... Ormai è un'abitudine" colsi un pó di incertezza nel suo sguardo.

Io"sei sicura?"

Le chiesi afferrandole il braccio coperto dalla pesante pelliccia.

Charlotte" Lasciami andare." mi ringhió.

Abbassó lo sguardo.

Charlotte" scusami..." mi disse mortificata.

Io" nono scusami tu... "

Mi toccai il ciuffo sentendomi leggermente in imbarazzo.

Charlotte" riportami dove mi hai trovato perfavore."

Io annuí e feci come lei mi ordinó.

Durante il tragitto nessuno dei due osó parlare, e appena arrivammo al posto dell'autostrada in cui l'avevo vista quella sera, mi salí una grande preoccupazione. O angoscia, non sapevo esattamente cos'era... Sapevo solo cosa avrebbe fatto la ragazza quella sera...
E stranamente mi tormentava tutto ció.

Charlotte" grazie mille "

Dan" tranquilla non ho fatto niente..." dissi instintivamente.

Charlotte" si invece, non sai neanche chi io sia veramente..." disse sorridendomi leggermente senza mostrare i denti.

Dan" non penso che la tua vita sia tanto tragica..." dissi sinceramente.

Ma cosa ne sai tu dan?! Lo saprà lei se la sua vita è diversa oppure no dal nornale! Mi dissi in mente.

Le scivoló una lacrima e mi sentí subito in colpa per quello che avevo detto.

Io" scusami non dovevo permettermi..."

Lei si asciugó la lacrima.

Charlotte" no, non sei stato tu..."

Charlotte" notte."

Uscí dalla macchina ed io la salutai con la mano.

Si posizionó sotto un palo ed io intanto partí a malincuore.

Dovetti fare una lunga strada per poi girare e tornare indietro a casa mia, e quando ripassai per il punto in cui avevo visto la ragazza, vidi che non c'era più.

Il fatto che una ragazza cosí delicata e intelligente se ne andava per le strade a farsi "usare" mi dava i nervi.
Non mi andava giú, e il mio desiderio di stare con quella ragazza e aiutarla diventava sempre più grande, minuto dopo minuto.



HomelessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora