capitolo 20

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Ero a casa di dan, avevamo finito di mangiare, aveva cucinato lui... Strano ma era più bravo di me: io in effetti quando avevo meno soldi non potevo esercitarmi in cucina e provare nuove cose.

Dan" era buona la cena?"

Disse mentre eravamo seduti sul divano un pó avvinghiati.

Io annuii fortemente.

"Dovrei assumerti come chef personale!" lui rise.

Dan"devo parlarti..." disse giocherellando con le dita della mia mano.

Io mi irrigidì subito.

Ha trovato un'altra, vuole lasciarmi.
Lui è un cantate famoso, di successo. Non può stare con una come me. Pensai

Dan" dobbiamo andare in tour per due mesi... Non è molto, ma... Già non ci vediamo spesso , in più non ci vedremo per niente per due mesi..."

Dan" ti avrei chiesto di venire con me, ma con il tuo lavoro non avresti accettato di sicuro" disse tristemente.

Tolsi la mia mano dalla presa delle sue dita e mi alzai di scatto.

"Quando parti?"

Dan"dopodomani mattina"

Strinsi i pugni.

Dan" non volevo dirtelo una settimana prima, saresti stata in pensiero"

"Sto sempre in pensiero per te dan! Sempre! Non ci vediamo quasi mai, quelle poche volte mi vieni a trovare a lavoro, io non faccio mai niente per te! Sono una palla al piede!" urlai.

Non capivo bene se ero arrabbiata con me stessa o con lui.

Mi prese entrambi i polsi e mi guardò negli occhi.

"Charlotte, non essere dura con te stessa. Non sei una palla al piede... Sai quante volte ho lottato per te? Si, magari quei brutti ricordi di noi due li hai ancora."

Pensai a come mi aveva accolta nella sua vita e a come la mia fosse disastrosa.

Neanche questa è il massimo, non ho parenti, e non vedo quasi mai i miei amici e il mio amore. Pensai

"Ho lottato tanto, non di certo per una palla al piede"

"Ma per una principessa"

Mi sedetti continuando a guardarlo.

Dan "sotto quelle vesti provocanti e quel lavoro squallido sono riuscito a vedere il volto di un angelo tanto intelligente quanto bello.."

"Ma non possiamo continuare così" aggiunsi.

"Il problema è il mio lavoro, sono, ancora una volta, il problema dominante"

Appoggiai i gomiti sulle mie coscie, sorreggendomi il viso.

Dan"Charlotte non dovresti sprecare tanta..." lo fermai.

"Tanta bellezza? No, non faró la modella. Mi porterebbe ancora più lontana da te e non ho studiato tanto per iniziare a vomitare per farmi entrare una 34"

Mi iniziarono a scendere delle lacrime per via dell'ansia.

Dan" dicevo che tanta intelligenza e cultura non dovrebbe essere sprecata. Ci sono così tanti lavori che puoi fare!"

"Sono io l'unico problema, inizio a pensare di non meritarti."

Dissi alzando il volto pieno di lacrime, anche i suoi occhi stavano iniziando a lacrimare.

Lo baciai sulla guancia, sembrava un gesto d'addio.

Mi bloccó.

Dan" non ti lascieró andare così per poi non rivederti per due mesi"

Disse quasi disperato.

"Non rendere le cose più difficili"

Dan" non capisci quanto ti amo vero?!" urló disperato.

"ma ti amo anch'io! Ti amo troppo per rovinarti la vita!" esclamai correndo via da casa sua.

Non sapevo cosa farne della mia vita.












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