capitolo 3

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Charlotte's pov

Mi ero svegliata presto dalla luce del giorno, mi rimisi i vestiti della sera prima e me ne andai dalla casa del "cliente" della sera scorsa.

Se mi facevo schifo? Certo.

Ero sempre stata una ragazza "femminista", che voleva che le donne non fossero trattate come oggetti, ma i tempi erano cambiati da qualche mese...

Dopo la morte della mia famiglia.
Nessun giudice o polizzioto si assicuró che io stessi bene, e avendo 17 anni non posso nè avere l'eredità dei miei nè fare un lavoro che mi permetta un guadagno alto. A parte prostituirmi.

Nessuno si è più importato di me dopo la morte dei miei.

Una volta tornata a casa mi feci una doccia senza capelli, e mi misi dei vestiti normali: un jeans blu scuro, una felpa enorme grigia (che era di mio padre) e delle vans tutte bianche.

Non feci colazione e decisi di uscire un pó fuori.

Purtroppo non potevo permettermi di utilizzare ne il televisore, ne il wi-fi nella mia casa. L'unica cosa che potevo fare a volte, era uscire.

Per fortuna abitavo al centro di londra e non avevo il bisogno di prendere la metro.

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