capitolo 14

50 6 0
                                    

|| Charlotte's pov ||

Stavo studiando ormai da giorni... Ed avevo bisogno di uscire.
Così camminai a lungo per le strade di Londra ritrovandomi in un museo di storia e d'arte...

Alla fine sempre li vado a parare... Allo studio! E al mio sfinimento mentale. Pensai.

Entrai , come se quell'edificio mi avesse attirato come una calamita.

Entrai guardando tutti reperti storici... Statue... E poi dei quadri.

Era così belle sapere che ciò che studiavo sui libri di storia, letteratura ed arte... Era ancora più affascinante nella vita di tutti i giorni.

Guardando molti stranieri nel museo con poche guide mi venne un'illuminazione.

Bussai alla porta, ed un uomo sui 60 anni mi aprii.

"Avanti" disse.

Mi sedetti sulla sedia e chiesi domanda di lavoro.

All'inizio il signore era molto diffidente e non voleva accettarmi vista l'età.

Poi feci una prova con degli spagnoli mentre lui mi guardava da lontano.

E non andai male.

" bhe ragazza, hai le conoscenze artistiche e storiche... Ed anche se sul discorso dobbiamo ancora lavorarci... Sei molto brava... Quante lingue hai detto che parli signorina?" mi chiese quasi sorridendomi.

Io"Quattro" risposi sentendomi in imbarazzo.

Lui annuii soddisfatto.

"Inizi domani, lavori ogni mattina dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 3:00 "

Sorrisi.

"1,500 dollari al mese, come inizio." mi tratteni, salutai il mio nuovo capo e una volta uscita da li corsi fino ad un posto più appartato e saltai dalla gioia quasi urlando dicendo :"si!si!si!" mille volte.

Vedete famiglia, ce l'ho fatta.
Dissi nella mia mente parlando da "un mondo all'altro".

Non sapevo cosa fare se non sclerare davanti ad una persona che mi avrebbe sicuramente ascoltato.

Suonai alla porta e mi aprii dan, lo abbracciai senza dire una parola.

Dan" che è successo?" chiese sorpreso ridendo un pó.

Sentii delle urla dall'altra stanza ma non ci feci caso visto la felicità che provavo in quel momento.

Mi stacccai dall'abbraccio

Io" mi hanno finalmente presa ad un museo di storia e d'arte per fare da guida agli stranieri! " disse tutto d'un fiato sorridendo.

Lui spalancó gli occhi e mi abbracciò di nuovo.

Dan" fantastico! Ed ora non devi più andare... in giro... Di notte... Da sola..." non gli feci finire la frase.

Io" lo odiavi così tanto il mio "ex"- lavoro?"

Dan" tu no?" mi chiese senza pensarci due volte.

Io annuii.

" Daaan?! Chi è?!che stai facendo???!" sentimmo

Lui rise con imbarazzo.

Dan" scusami ci sono i ragazzi a casa mia..."

Io" Woody,Kyle, e Will?"

Lui annuii.

Sospiró.

Dan" ma puoi sempre stare con noi se vuoi!" disse con uno dei suoi enormi sorrisoni con le labbra.

Stavo per dire di no, quando arrivarono tutti gli altri davanti alla porta.

"Ciaooo charlottee!" urlarono salutandomi.

Li adoravo, erano davvero simpatici come persone.

Woody" resti qui?" chiese.

Io guardai i loro volti, sembrava che desiderassero davvero un mio "si" come risposta.

Sospirai.

Io" e va bene" dissi sorridendo.

Loro esultarono e la cosa mi fece ridere.

Stavamo andando verso il salotto, poi mi ricordai di una cosa.

Io" bravi ragazzi!" urlai abbracciandoli. Si, quel giorno ero proprio felice.

Loro rimasero scioccati.

Kyle" per cosa?"

Io" per il premio!"

Mi ringraziarono tutti in coro, poi ci sedettimo sul divano che ormai conoscevo come le mie tasche.

|| dan's pov ||

Will" stavamo per guardare un film horror, vuoi vederlo?" chiese will mentre mi fece l'occhiolino non facendosi vedere da Charlotte.

Spalancai gli occhi insieme a kyle e Woody.

Che sussurrando chiesero a will :" ma che dici?" o qualcosa del genere.

Charlotte" Va bene!" disse annuendo con sicurezza.

Will mise un film horror a caso su netflix e lo fece partire.

Will si aspettava che avendo Charlotte accanto, si sarebbe spaventata ed io l'avrei potuta tranquillizzare.

Ma non andó cosí.

Lei non si smosse molto durante il film, in certe scene commentó con frasi del tipo:" o santo cielo", "che orrore" ma non le faceva paura più di tanto.

Mi guardai con will e lui sembrava quasi amareggiato.

Io" e che ci posso fare!" dissi con le labbra senza farmi sentire dalla ragazza accanto

Infondo io non volevo giocare cosí, perché sapevo che lei non sarebbe mai stata al gioco.

HomelessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora