capitolo 6

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Dan stava ripetendo alcune frasi nelle 4 lingue diverse e lo stavo aiutando con la pronuncia, anche se la mia testa era da un'altra parte.

Dan" Sei sicura di star bene?"

Io sospirai.

Io" più o meno..."

Dan" giornata pesante?" mi chiese lui.

Io" nottata pesante." dissi per poi pentirmi di averlo detto.

Infatti abbassati lo sguardo e mi morsi il labbro, poi quando lo rialzai notai che lo sguardo di dan era da un' altra parte...

Dan" ti fidi di me?"

Mi chiese ad un certo punto.

Io sbalordita ci pensai un pó.

Io" mi hai "accolta" nella tua vita non conoscendo neanche la mia quindi... Si." dissi sinceramente.

Dan" allora dimmi della tua vita."
Disse seriamente.

Respirai in modo pesante.

Io" va bene."

Lui si fece più attento.

Io" è mezzo anno che sto da sola nella mia vita.
Sono nata da una famiglia "ricca" ma tranquilla ma che aveva un pó di soldi...
Grazie a questi ultimi i miei genitori mi hanno sempre voluta acculturare ed hanno sempre cercato di farmi diventare autonoma, consapevole ma soprattutto una ragazza sincera ma appunto... Acculturata."

Notai che dan fece un piccolo sorriso, forse un pó malinconico.

Io" avevo un fratellino più piccolo di nome Louis, e non era affatto scocciante... Gli volevo tanto bene... "

|| Dan's pov ||

Non capivo perché usava il verbo al passato, ma cercavo comunque di stare attento.

Charlotte" volevo iniziare ad andare in Un' università di lingue quando la mia famiglia morí in un incidente stradale."

Aveva spostato lo sguardo verso i muri di casa mia ed una lacrima le era scesa.

Charlotte" da quel giorno non ho potuto avere la loro eredità avendo 17 anni e gli unici soldi che avevo non potevano di certo bastarmi per tutta la mia vita, così provai a cercarmi un lavoro... Ma niente. "

Sospiró fortemente.

Charlotte" volevano tutti dei laureati ma l'Università costava molto e per problemi di soldi non potei andarci...
Non potevo fare dei lavori economicamente soddisfacienti essendo minorenne , così finii per fare la prostituta.
Mi vergogno di me stessa."

Disse scoppiando a piangere.

Io mi fiondai per abbracciarla.

Tutte le volte che guardavo quella ragazza mi domandavo sul perché del lavoro che faceva...
Ma Finalmente capii, com'era la vita di charlotte e cosa doveva sopportare ogni giorno.

Le accarezzai i capelli stringendola ancora di più a me.

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