capitolo 18

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Io e charlotte salimmo sopra casa di charlie e il suo volto si illuminò di gioia, io gli sorrisi , come per dirgli che ormai era tutto apposto. E lui fece un sorrisone a me e lei, come gli altri fecero.

Kyle" adesso si inizia a cazzeggiareee!" disse gioioso.

Charlotte's pov

La serata alla fine stava andando bene, avevamo mangiato e ci stavamo sfidando a dei videogiochi.

Stavo sorprendentemente bene con loro.

Quando stavo per andarmene charlie mi fermo

" scusa , non sapevo di te e dan. E non avevo neanche intenzione di provarci con te, insomma, io preferisco le more con la carnagione scura" disse facendo il cretino.

Io scoppiai a ridere.

"Tranquillo!" dissi sorridendo.

Tornai a casa e quando mi distesi sul letto capii che tutto stava andando per il verso giusto. E mi addormentai felice.

Il giorno dopo mi svegliai e decisi di cambiare, di riniziare tutto da capo.

A dan: " ti va di fare una passeggiata?"

Dopo qualche minuto mi rispose.

Da dan:" certo, tra mezz'ora arrivo davanti casa tua"

Mi lavai e mi misi i miei stivali neri corti, dei jeans blu stretti ed un maglioncino leggero nero crop top.

Mi portai dietro la mia borsa nera a tracolla.

Mi lasciai i capelli sciolti e leggermente mossi e mi misi il mascara.

Poi scesi e aspetti che arrivasse dan.

"Ciao" disse con un largo sorriso a labbra strette.

Io ricambiai.

"Andiamo in qualche bar che non ho fatto colazione?" chiesi.

Arrivammo davanti ad un cafè e ci sedemmo.

Io presi un cappuccino e lui un macchiato.

"Quindi non sei arrabiata?" chiese stupito.

Non potevo esserlo con il ragazzo dagli occhi celesti che mi accolto nella sua vita sin da subito. Pensai.

" voglio ricominciare da capo" ho esclamato.

E lui sorrise.

"Ci sto"

In poco tempo iniziammo a chiacchierare.

Dan" cos'hai fatto durante questo mese?"

"Bhe, ho lavorato al museo e sto continuando... Piano piano prendo sempre più soldi e promozioni"

Dan"Wow! Bravissima so che ce l'avresti fatta!" si alzó di scatto e mi abbracció. Quelle mani così affusolate...

Sorrisi.

Dan" io non ho fatto niente di che sai, ho composto nuova musica... Suonato davanti a migliaglia di persone... Bhe forse milioni" disse vantandosene scherzando.

" che cretino che sei!" dissi ridendo a crepapelle.

Pagammo e uscimmo dal bar.

Dan"Sa Charlotte Carter... Lei è una persona incantevole"

Risi.

"Ohh anche lei signor Daniel Campbell Smith!" dissi stando al suo gioco.

Stavolta non ce la facevo più, mi girai verso di lui , mi alzai in punta di piedi per via della mia altezza e lo baciai, lui poi mi sfiorò le labbra passandomi le sue dita sulla mia guancia e continuò a camminare come se nulla fosse accaduto.

Mi stava stuzzicando, ora ero io che pendevo dalle sue labbra.

"Non puoi stuzzicarmi Smith" gli sussurai nell'orecchio.

Mi tolse i capelli dal viso e li mise dietro l'orecchio, scivolando le sue dita sul mio collo.

"Nessuno me lo impedisce" sentivo il suo fiato caldo sul mio collo.

Quante emozioni riusciva a darmi questo ragazzo??! Mi chiesi stupita.

Lo presi per il braccio indirizzandolo verso casa mia e in poco tempo arrivammo.

Lo baciai con passione, volevo lasciarmi tutto alle spalle e dar spazio alle mie emozioni.

Ci stavamo baciando con sempre più foga, poi lui mi prese dalle coscie e si sedette sul letto con me sopra di lui.

"Non dobbiamo farlo per forza" disse. Aveva paura che mi sarei pentita e sarei scappata un'altra volta.

Scossi la testa.
"Niente più giochetti, niente più fughe, lo giuro"

Dissi accarezzandogli i capelli.

Lui sorrise quasi sorpreso, guardandomi profondamente negli occhi.

Mi bació di nuovo , poi mi tolse la maglietta, ed io feci lo stesso con la sua, mi distesi su di lui e gli baciai lentamente il collo lui mise le mani sulle mie spalle facendole scendere sempre di più. Mi slacció il reggiseno e arrivò a palparmi il sedere.
Io poi premetti il mio bacino su di lui, toccandogli la cintura dei jeans.
Ci togliemmo le scarpe il più in fretta possibile , poi lui si mise sopra di me e baciandomi dappertutto mi tolse i pantaloni, ricambiai ancora una volta i ruoli e gli baciai il petto arrivando piano a togliergli i jeans neri.
Non è bello ammetterlo, ma ormai ero esperta su questo, e cercai di farlo stare bene il più possibile.

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