Capitolo 16

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CONSIGLIO PER LA LETTURA: Two Steps from Hell, "Across the Blood Water" (Battlecry)

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Ormai separati dal resto della compagnia, ci dirigemmo verso le Alte Colline di Rhudaur. Gandalf era assorto nei suoi pensieri, meditando sul da farsi una volta giunti a destinazione; per questo non parlammo molto, se non per darci a vicenda indicazioni sul sentiero, studiando la via più breve da percorrere. Il silenzio tra di noi veniva colmato dal suono continuo degli zoccoli dei nostri cavalli, che battevano sull'erba bagnata da una leggera ma incessante pioggia.

Gli abiti umidi aderivano alla mia pelle, bagnando leggermente anch'essa, mentre un vento freddo mi sferzava il viso, facendomi gelare il sangue nelle vene e rendendo i miei corti capelli ancora più fradici di come erano.

Guardai in alto, verso il cielo coperto da grigie e tetre nuvole, sperando con tutto il cuore che smettesse di piovere, ma qualcosa catturò la mia attenzione nel cielo. Potevano sembrare dei comuni punti più scuri, eppure erano troppo vicini tra loro per essere una semplice coincidenza. Affinai di più l'udito, così che da sentire un fievole suolo provenire da quelle strane macchie nere.

Sentii il gracchiare di corvi, ma come era possibile? Di solito quegli uccelli non volavano così in alto, tanto da poter attraversare le nuvole, soprattutto durante la pioggia.

La risposta era abbastanza semplice: quelli non potevano essere corvi qualunque, ma corvi ben addestrati, in grado di seguire le tracce di chiunque senza essere visti, celandosi nell'ombra o, come in quel caso, volando talmente in alto da rendere difficile anche per un Elfo riuscire a scorgerli. Qualcuno ci stava spiando, e vi era una sola persona nella Terra di Mezzo che utilizzava quel tipo di uccelli per i suoi scopi, qualcuno la cui firma erano proprio le loro piume corvine: Davoch.

Il Principe dei Corvi era sulle nostre tracce, il suo obiettivo non era mai stata la compagnia di Thorin Scudodiquercia.

Feci rallentare Akira, voltandomi verso l'Istari al mio fianco.

- Qualcosa non va?- mi chiese lui.

-Davoch ... non è molto lontano da noi.

- E questo come fai a saperlo con certezza?- domandò allarmato.

- Ho sentito i suoi corvi volare sopra le nostre teste, nascosti tra le nuvole ... - gli risposi indicando con il mento i punti che avevano catturato la mia attenzione.

- Allora dobbiamo muoverci, ormai non manca molto per arrivare alle Alte Colline.

- Se lui è qui vicino, devo scovarlo. Non posso lasciare che sveli i nostri movimenti al suo Signore. - affermai con decisione.

Gandalf tentò di ribattere, ma lo interruppi quasi subito.

-Questa è la mia missione ricordi? Ho giurato al Bianco Consiglio che gli avrei dato la caccia, non mi farò sfuggire questa occasione di catturarlo una volta per tutte. Troppo sangue innocente è stato sparso a causa sua, è arrivato il momento di porvi termine.- sospirai ricordando il viso della giovane Elfa scolpito nella pietra alla Porta degli Elfi - Temo che dovrai continuare da solo il percorso mellonamin : se la risposta che cerchiamo si cela davvero tra le tombe del Signore di Angmar e i suoi seguaci, deve essere svelata al più presto. Non attendermi, la tua missione ha la massima priorità ... Vanya sulie ( che i venti ti siano favorevoli) Mithrandir.

- Sai che ho piena fiducia in te Belthil, quel fara. (buona caccia)- e dopo aver fatto un piccolo inchino con il capo, Gandalf spronò il cavallo donatogli da Beorn e si allontanò velocemente.

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