Capitolo 25

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CONSIGLIO PER LA LETTURA : "Requiem for a dream" composta da Clint Mansell. Buona lettura!


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Gli Orchi continuavano a fuoriuscire dalle cavità sulle colline come un fiume in piena, era impossibile contarne il numero. Pochi istanti dopo da Collecorvo si levò una voce che parlava in lingua nera: Azog.

-Fate avanzare le mie armate!

Subito dopo si sentì il suono di un rozzo corno, in prossimità del quale era stato costruito un marchingegno in legno per dare segnali visivi a tutte le truppe. Azog era stato molto astuto, aveva saputo sfruttare le antiche rivalità tra Nani ed Elfi per muoversi nell'ombra e dare inizio al suo attacco in una posizione strategica.

-Le orde dell'inferno sono sopra di noi, combattete fino alla morte!- gridò Lord Dain impugnando saldamente la sua arma e, senza alcuna esitazione, prese con sé buona parte della sua armata per andare incontro ai nemici.

Il coraggio dei Nani non vacillò, sebbene sapessero che da soli non avrebbero potuto vincere la battaglia. Quando furono abbastanza vicini si fermarono e si schierarono compatti l'uno accanto all'altro, formando così una solida barriera di scudi tra i quali spuntavano lance affilate.

Ma gli Elfi rimanevano immobili.

-Gli Elfi ... non combatteranno. - sospirò Bilbo.

Guardai dritto negli occhi Thranduil, ma lui era come una statua di ghiaccio: numerosi ricordi dolorosi dovevano affollargli la mente, e lui ne era diventato improvvisamente prigioniero.

-Thranduil questa è una pazzia!- esclamò Mithrandir cercando di smuoverlo, senza però riuscire nel suo intento.

Sguainai la mia spada e con l'altra mi preparai ad incitare Namid al galoppo: io non sarei rimasta a guardare. Chiamai la Fiamma di modo che rendesse i miei sensi e la forza potenziati, sebbene sapessi bene che non mi era consentito utilizzarla per attaccare direttamente.

-Dove stai andando?

Thranduil era tornato in sé, ma dalla sua voce trapelava preoccupazione. I suoi freddi occhi non si distaccavano dai miei, divenuti blu e fiammeggianti.

Ghiaccio contro fuoco.

-Non lascerò che i Nani combattano da soli, hanno bisogno di aiuto. Tu fai quello che preferisci, ma sappi che se non farai combattere i tuoi soldati l'ombra di Angmar inghiottirà tutto il Nord della Terra di Mezzo ed il tuo popolo non avrà scampo.

Non gli lasciai il tempo per replicare, spronai il mio cavallo e partii dritta verso la battaglia.

-Belthil no!- lo sentii esclamare dietro le mie spalle, ma ormai non potevo più tornare indietro.

Superai in fretta le sue truppe, i Nani non erano molto distanti e in pochi minuti li avrei raggiunti. Ma all'improvviso sentii qualcosa alle mie spalle e voltandomi indietro vidi gli Elfi guerrieri iniziare a seguirmi: Thranduil aveva deciso di non tirarsi indietro.

Gli Orchi stavano per raggiungere la barriera dei Nani, ancora pochi passi e la battaglia sarebbe iniziata. Non appena arrivai dietro ai Nani mi alzai in piedi sulla sella e facendo un ampio balzo in avanti mi ritrovai oltre la barriera; un istante dopo gli Orchi si scagliarono feroci contro i Nani.

Ne abbattei velocemente una decina, poi gli Elfi Silvani, saltando sopra gli scudi dei Nani, scesero in battaglia. Combattevano in gruppi di tre, guardandosi le spalle a vicenda, diversamente dai Nani che preferivano combattere singolarmente. In pochi minuti attorno a me si creò il caos, divenne quasi impossibile distinguere i nemici dagli alleati. Dall'alto sentii il fischio di centinaia di frecce, scoccate dagli arcieri rimasti indietro con il loro sovrano. Continuavo a spostarmi da una parte all'altra del campo di battaglia, dove vi era maggiore bisogno di aiuto, ma gli Orchi sembravano non finire mai.

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