Ci tieni a me?

519 36 9
                                    

{GIULIA}
-1 febbraio
Non ho sentito Giulio questi giorni, sono tornata a scuola..lo penso sempre e Sofia non fa altro che chiedermi di lui..

Sono le 21, domani è venerdì, dovrei studiare, ma non ho testa per farlo.

Scendo giù e trovo mio fratello che si prepara un toast , impreca per essersi bruciato con il tosta pane..

"Vale..come stai ?" Chiedo avvicinandomi e abbracciandolo da dietro
"Mmh..potrebbe andar meglio, tu invece? Ti vedo un po' strana " si gira e mi guarda da sopra per quanto sono bassa

"Nah...tutto okay,come mai potrebbe andare meglio ?"

"Lavoro..abbiamo un po' di problemi con Giulio, non viene più in studio, non ritorna a casa..non si sa dove sia.."
Il mio cuore comincia ad impazzire
"S-sapete il perché?"
"Sta appresso ad una ragazza, hanno discusso"
"Ah..io..devo uscire" prendo il giubbotto sulla sedia e  lo infilo
"Dove vai a quest'ora?"
"Ho bisogno d'uscire ..torno presto" lo bacio in guancia ed esco con il cellulare in mano
Compongo il suo numero .

1ºsquillo
2ºsquillo
3ºsquillo
4ºsquillo
Sento un respiro

"Dove sei ?" Chiedo
"Non sono affari tuoi "

Sento un suono di sottofondo
"Il treno regionale diretto a San Lorenzo binario 3 ha un ritardo di 15 minuti "

Chiudo

Corro.

Arrivo alla stazione, entro, binario 3..
Lo cerco con lo sguardo, ma non trovo nessuno..
Cazzo, le porte si aprono dall'altra parte!
Il treno sta arrivando, velocemente, passo sui binari beccandomi le sgridate dai controllori ma per me è già tanto essere rimasta viva.

È poggiato ad una colonna .

"Giulio!" Urlo correndogli contro
Si gira
"Che cazzo ci fai qui?"
"Sono venuta a cercarti..io..quelle cose al mare, non volevo provocare quella reazione, ma credimi Giulio, ci sono cose che non saresti felice di sapere" dico

"Lo so, Giulia, ma non mi piace non avere il controllo sulle cose, già non l'ho sulla mia vita, vorrei almeno averlo sugli altri .."

Cerco di riprendere fiato, il giacchettino della felpa che ho addosso, non copre niente, ma andavo di fretta..

"Dove pensi di andare?" Chiedo con le braccia sui fianchi .

"Ho bisogno di pensare un po'..lontano da ste zone"

"Bene."

Afferro il suo braccio, le porte del treno si aprono e lo trascino dentro

Vedo una figura alta che procede per il corridoio del treno

"Il controllore" avverto Giulio

Mi afferra il braccio e mi trascina lungo il corridoio cercando il bagno..
Appena lo troviamo, preme il pulsante di apertura per poi entrare e richiuderle..

"È buio dio cane!" Mi lamento
"In questi cazzo di cessi non c'è mai la luce" sbraita
"Ci dovrebbe essere uno di quei tastini che ci sono anche per aprire l'acqua e per le porte, prova a cercarlo" mi metto a tastare le pareti quando sento un getto freddo dietro la schiena e mi butto in avanti, ma essendo al buio non mi accorgo di essere di fronte a Giulio..

"Ho trovato il tasto credo"
"Giulio..no; quello è il mio seno" mi sento incredibilmente a disagio in questa situazione, anche se mi sono fatta vedere in intimo da lui, palparmi il seno, fa molto più effetto su di me
"Sono giustificato ! Sono entrambi morbidi!"

#sorreggimisecadoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora