Capitolo 21

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Senri si reca in visita al prozio. Ad aprirgli la porta, un giovane alto, fisico asciutto, con i lisci capelli chiari legati dietro la testa da un nastro rosso. E' proprio lui, Ichiru, il nuovo factotum dell'aristocratica famiglia di vampiri.

"Eccomi. Buongiorno zio." saluta Senri, entrando.

"Sono contento che tu sia qui, ragazzo. Vieni, seguimi."

Il padrone di casa insieme al nipote si incammina per una lunga scalinata, che conduce nei sotterranei della grande e antica abitazione.

"Oggi ti voglio mostrare una cosa." afferma solenne il più maturo dei due.

"Ho un brutto presentimento. Di che si tratta?" si preoccupa l'altro.

"Ormai non sei più un bambino. E in quanto membro della famiglia Shiki, devi conoscere la verità."

I due si fermano davanti ad un imponente portone dalle ante scorrevoli, che si muovono lente e pesanti aprendo l'accesso ad una stanza dalle alte pareti di pietra. All'interno di essa, un complesso gioco di alambicchi che riversano purpuree gocce in una grande vasca ricolma di un liquido trasparente, simile all'acqua. Sotto la superficie cristallina, si intravede il corpo di un uomo... o meglio, di un vampiro.

"E' il grande segreto che da sempre mi affanno a nascondere." confessa il prozio di Senri "Ho dovuto conservarlo in questo luogo per proteggerlo. Questo è tuo padre.".

Il giovane Shiki non sa che pensare e si limita a commentare con freddo distacco:

"Credevo fosse morto.".

Una voce di bambino gli risponde:

"Non si parla così del proprio padre.".

Da un angolo buio della stanza compare un bimbo, dalle iridi eterocrome, lo stesso che Yuki soccorse la sera del ricevimento a casa Aidoh.

"Io invece trovo che sia ben rigenerato." rimarca il piccolo, con un inquietante sorriso.

Senri lo fissa stupito, ma poi in un attimo lo perde di vista.

"E' molto impaziente di rivederti, adesso che sei diventato grande."

Il bimbo adesso è accanto alla vasca, i gomiti appoggiati sul bordo e il viso tra le mani.

"Desolato di avervi fatto aspettare, mio Principe." si scusa il padrone di casa, chinando la testa in segno di rispetto e fedele obbedienza.

Il piccolo perde improvvisamente i sensi. Una mano fuoriesce dal liquido trasparente ed una goccia di sangue, proveniente dai soprastanti alambicchi, macchia il volto di Senri, mentre davanti a lui il padre creduto morto riemerge dal suo lungo sonno, puntando gli occhi dalle iridi eterocrome sull'incredulo giovane.

"Figliolo mio adorato. Vieni, ho bisogno di te."

Dei filamenti di sangue coagulato si propagano dal corpo del redivivo vampiro ed avvolgono Senri, che rimane così prigioniero del medesimo potere che lui stesso possiede. Non c'è ombra di dubbio, quello che ha di fronte è veramente suo padre, ma che cosa vuole da lui?...



...Nella seconda residenza degli Aidoh, Kaname, sulla terrazza, percepisce un pericolo. Stretta nel suo pugno, una rosa rossa, i cui purpurei petali si insinuano tra le affusolate dita quasi volessero sottrarsi alla loro mortale stretta.

All'interno della casa, Ichijo e Rima stanno giocando a carte, e tanto per cambiare è Takuma a vincere l'ennesima partita.

"Ancora..." protesta sommessamente Rima.

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