Capitolo 20 (Parte II)

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Mentre stava aiutando Zero a riordinare la cucina, Yuki ha fatto cadere un piatto, che ovviamente è andato in mille pezzi.

"Che cosa combini ancora?" le domanda l'amico "Se almeno sapessi che fine ha fatto Reika... doveva darci una mano a sistemare, e invece è sparita.".

"Scusami..." si dispiace la ragazza, inginocchiandosi a terra per rimediare al malanno.

"Non toccare niente. Arrivo."

"Aspetta."

Nel raccogliere i cocci sul pavimento, Yuki si taglia.

"Zero, tu non hai mai paura? Perché?... E invece sì..." pensa la giovane, mentre si alza in piedi ed allunga la mano ferita verso l'amico.

"Coraggio, Zero." lo invita, mostrandogli il sangue che in un sottile rivolo scorre lento lungo il suo dito.

"Io ho tanta paura..." continua a ripetersi dentro di sé.

Zero prende la mano della compagna, portandosela alla bocca. Yuki sente i suoi canini sfiorarle la pelle, ma poi lui di scatto la allontana, contratto il suo volto in una smorfia di dolore.

"No Zero, per favore, non fare così!" lo prega lei "Accetta il mio sangue. Io lo so quanto sei assetato... e sono l'unica adesso che può aiutarti. Ti supplico..."

Alla fine Kiryu cede ed affonda i denti nella tenera carne della mano dell'amica, nutrendosi del suo sangue. Yuki ha ragione, da tempo il giovane non si disseta. Il sangue di Kaname in qualche modo ha attenuato la sua fame, e lui ha cercato in tutti i modi di trattenerla oltre ogni limite, per non tornare da Yuki, e per non chiedere nemmeno a Reika un simile sacrificio in un momento tanto delicato per lei, nel quale necessita di tutte le sue energie per poter gestire la sua trasformazione. Ma l'istinto da vampiro che si annida nel ragazzo ha avuto di nuovo la meglio, richiamato dal profumo del sangue di Yuki e da una sete che è tornata a farsi sentire.

"Zero, cosa rappresenti per me?" pensa la giovane Cross, osservando gli occhi dell'amico mutarsi in braci ardenti "Per me tu sei il ragazzo dalle pupille rosso fuoco che si posano su di me. Il tuo sguardo da vampiro mi fa paura, ma non riesco a sottrarmene...".

E per un istante nella mente di Yuki appare l'immagine di Kaname, chinato su di lei, in quella notte in cui le chiese, forse per gioco, di divenire un vampiro e restargli accanto per l'eternità...



Fuori dalla porta socchiusa della cucina ci sono Reika ed Aidoh. Si sono incrociati nel corridoio, entrambi insospettiti dal rumore di cocci infranti giunto alle loro orecchie, e sbirciando furtivi, senza farsi scoprire, hanno visto Zero bere il sangue di Yuki. Ovviamente, se la cosa più di tanto non turba Hanabusa, che si limita a constatare quanto forte sia l'attrazione di Kiryu per il sangue, ben diversa è la reazione di Reika, che visibilmente alterata si allontana in silenzio, mentre nelle sue iridi blu si diramano rosse venature. Aidoh la segue, senza provare a parlarle, finché non è lei a rivolgergli la parola, una volta usciti nel parco.



Mi volto di scatto e lo trafiggo con lo sguardo.

"Che vuoi?" gli chiedo, incrociando le braccia e fermandomi di fronte a lui.

Hanabusa mi fissa accennando un malizioso sorrisetto.

"Sei gelosa?" mi chiede divertito.

"Lasciami in pace." gli rispondo secca, per poi dargli le spalle e riprendere a camminare.

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