Capitolo 23 (Parte I)

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La porta nell'ufficio del Preside si apre. E' notte fonda ormai.

"Mi spiace averti convocato a quest'ora, ma chi voleva vederti è un tipo notturno." afferma Kaien Cross, seduto alla scrivania.

Kaname è in piedi accanto a lui. Ichiru sosta sulla soglia.

"Questa è la prima volta che noi due ci incontriamo. Piacere, Ichiru Kiryu." esordisce garbato il Sangue Puro.

"Kaname Kuran. Mi domando cosa voglia da me il capoclasse della Night Class." osserva il giovane, assumendo un'aria strafottente ed arrogante "Non è che per caso hai intenzione di farmi diventare una tua pedina?".

"E' già da molto tempo che tu sei una parte integrante del mio gioco. Ad ogni modo, chi è il tuo bersaglio?"

"Non so perché tu sia convinto che ce ne debba essere per forza uno. Ma se pensi che io sia un problema, allora sbarazzati di me..."

Ichiru si volta intenzionato ad andarsene, quando una voce cristallina giunge dal corridoio, ed il ragazzo si blocca. E' la voce di Reika.

"Direttore!! Direttore!!!"

Kaien Cross si alza in piedi. Ichiru si allontana dalla porta. Kaname Kuran osserva.

Reika piomba come un fulmine nell'ufficio, bagnata fradicia dalla testa ai piedi. Il Preside le si fa incontro, chiedendole premuroso cosa sia accaduto. Ma gli occhi di lei si fissano su Ichiru. Cosa ci fa lui lì, insieme al Direttore ed al capodormitorio Kuran? Lo sguardo di Ichiru muta repentinamente, velandosi di tenerezza. E a questo punto, Kaname capisce: il gemello di Zero non è al Collegio per vendicarsi, ma è qui per Reika. Il punto è: fin dove è disposto a spingersi per lei?

"Allora, che c'è?"

La voce di Kaien Cross spezza il silenzio di sospensione sceso di colpo nella stanza.

Reika distoglie gli occhi da Ichiru.

"Con il vostro permesso, io torno al Dormitorio." conclude il ragazzo, dopodiché se ne va.

"Si è rotta una tubatura... in bagno... c'è acqua dappertutto..." spiega Reika, sguardo triste e preoccupato. E' evidente che il suo pensiero è rivolto altrove.

"Tranquilla. Me ne occupo io. Tu adesso vai a riposarti." le dice amorevole il Direttore, accompagnandola alla porta.

"Grazie." sospira lei, per poi incamminarsi lungo il corridoio.



Il rumore dei miei passi mi tiene compagnia, come fosse il ripetitivo e monotono eco dei miei pensieri. Ho avuto più risposte di quante ne avrei volute. Sono molto preoccupata per le persone a me care. Vorrei parlare con qualcuno, confidarmi, sfogarmi, ma non posso, non ancora. E la presenza di Ichiru non migliora la situazione... A testa bassa percorro il corridoio. Poi, d'un tratto, una voce.

"Rischi di ammalarti se non ti cambi."

Mi fermo e alzo lo sguardo. Ichiru è davanti a me, con la schiena contro la parete e le braccia incrociate. Pochi passi ci separano.

"Ammalarmi? Non credo proprio." ribatto io.

"Perché non ti avvicini? Non mi dirai che hai paura?"

Per quale motivo mi sta provocando così? Pare che la cosa lo diverta.

"Perché sei qui?" domando.

Ichiru sorride e china la testa. Si sta prendendo gioco di me? Il suo atteggiamento mi dà terribilmente fastidio.

"Non sono qui per Zero, se è questo che vuoi sapere." mi dice, sollevando di nuovo gli occhi su di me.

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