Capitolo 11

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Lara's Pov

Sono appena tornata a casa, stamattina mi sono dovuta alzare presto per andare a fare le analisi, non hanno potuto dirmi nulla, quando saranno pronti i risultati chiameranno loro, intanto sto in ansia.
Per fortuna tra un pò dovrebbe arrivare Flavia, prendo il tram e mi reco all'aereoporto, passa circa mezz'ora e finalmente il suo volo è arrivato, ci sono molte persone, la cerco tra la folla ma non c'è, che se ne sia pentita?
No, non credo, mi avrebbe avvertita. All'improvviso sento urlare un "Lara" alle mie spalle, mi volto ed eccola lì, mi corre all'incontro e mi stringe così forte che sto perdendo la facoltà di respirare.
Sul serio, non respiro.
Finalmente si stacca e stavolta sono io ad abbracciarla.
«Non ci posso ancora credere che sei qui per davvero»
«Credici perché sono proprio qui, in carne ed ossa! Pronta a salvarti dalla tua depressione senza Christian»
«Non sono depressa»
Incrocio le braccia e scuoto la testa.
«Si certo, come no»
Ci mettiamo a ridere, dopodiché prendiamo un taxi per tornare a casa.
Abbiamo trascorso mezza giornata a parlare di tutto quello che abbiamo passato in questo periodo di tempo senza vederci, le racconto anche di aver incontrato Alessio a quella festa e tutto il resto, le racconto anche di Andreas e di come si è comportato in questi giorni con me.
«Cioè dimmi se ho capito bene, Andreas è un tuo collega di corso ed è diventato tuo "amico"»
Con le dita imita le virgolette.
«E ti ha portato ad una festa dove c'era Alessio che è amico dell'amico di Andreas!?»
«In poche parole si, proprio così»
«Non credo ci sia altro da dire, cioè non sei poi così depressa come temevo»
«Non sono depressa infatti, sono triste che Christian non sia qui»
«Ti credo ma comunque è palese che sei in buona compagnia anche senza lui, Alessio a parte»
«Ma smettila, Andreas è solo un'amico, anche se mi ha chiaramente fatto capire che lui prova qualcosa»
«Chi non prova qualcosa per te? Cioè guardati sei meravigliosa, simpatica e bellissima»
«E tu sei troppo gentile perché sei mia amica e non vale»
«Vale molto più di quanto pensi invece, in ogni caso non capisco perché io sia qui, hai tutto sotto controllo o sbaglio?»
«Veramente c'è un altro piccolo particolare che non t'ho detto»
In quell'istante squilla il mio telefono, è la clinica, le analisi, fisso il telefono non sapendo che fare.
«Lara? Perché non rispondi?»
Alzo lo sguardo su Flavia e mi decido a rispondere.
Chiudo gli occhi per assorbire tutte le emozioni che sto provando in questo momento, iniziano a scendermi le lacrime e senza rispondere stacco la chiamata.
Flavia si avvicina e mette le mani sulle mie spalle.
«Lara? Tesoro chi era? Per favore parlami, che succede?»
«Sono incinta»
Riesco a dire con un filo di voce.
«Cosa? come? Ma..»
«Io..»
Alzo lo sguardo incontrando i suoi occhi che cercano di capirci qualcosa, mi giro e inizio a camminare per casa senza un senso, lei mi viene dietro e mi blocca.
«Flavia come farò? come lo dirò a Christian?»
«Oddio non dirmi che il bambino è di Andreas?»
«No! Oh no, Flavia! Non tradirei mai Christian!»
«Mi stava venendo un colpo»
La guardo male mentre lei fà un'espressione sollevata.
«E comunque se è di Christian qual'è il problema? Chiamalo no!? È una notizia bellissima!»
«Lo pensi davvero? Dovrei dirglielo per telefono? Gli verrà un colpo»
Senza troppe discussioni prende il mio telefono e me lo porge, la guardo titubante dopodiché afferro il telefono e lo chiamo.
«Amore!»
«Ei Chris»
«Che succede piccola? Va tutto bene?»
«In realtà..»
«Diglielo!»
Quasi urla Flavia.
«Era Flavia? È arrivata?»
«Si è lei, ti saluta»
«Ricambia, ma cos'è che devi dirmi?»
«Christian per favore non ti arrabbiare»
«Lara parla, mi stai preoccupando»
«Sono incinta»
Silenzio.
Non parla più, lo sapevo, e adesso?
«Christian per favore dimmi qualcosa»
«Cosa vuoi che ti dica? Dimmi almeno che è mio figlio»
«Stai scherzando spero»
«Non sarà di quell'Andreas?»
«Come scusa!? Ma come ti viene in mente una cosa simile?
Christian non puoi capire come mi sento! Sono qui senza di te, incinta!»
«Io..ho bisogno di riflettere, perdonami»
«No no, non puoi lasciarmi così»
«Scusa Lara»
Stacca la chiamata e rimango pietrificata, mi escono solo lacrime. Davvero mi ha lasciata così?
Anzi, ci ha lasciati, adesso siamo in due, dico toccandomi la pancia instintivamente.
Flavia cambia espressione e sentendosi visibilmente in colpa per aver insistito mi abbraccia e sussurra:
«Vedrai che è stato un momento, adesso riflette un po' e ti richiama, lui ti ama e lo sai bene, su tranquilla»
Almeno fra le braccia della mia migliore amica riesco a sentire calore, gioia, sostegno, presenza.
Si, presenza, perché so che lei mi starà vicino nonostante tutto, a differenza di qualcun'altro.

Rimani Tu (Sequel Il mio migliore amico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora