Capitolo 17

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Lara's Pov

Non riesco a spiegare come mi senta, non ci sono parole per descrivere quello che sto passando, è tutto così strano, mi sento vuota, come se una parte di me mi fosse stata strappata via.
Ed è così, il mio bambino non c'è più, non ho neanche fatto in tempo a sapere il sesso, a vedere un'ecografia o sentire il suo cuoricino battere.
Sono distrutta e non so come farò ad andare avanti, come farò a tornare alla vita di sempre come se nulla fosse, ma adesso è giunto il momento di parlare con Christian, ho rifiutato così tante volte le sue chiamate che sono sicura che adesso mi starà odiando, starà pensando che sono con Andreas e che mi sono dimenticata di lui ma non è così.
Ho sentito Flavia, mentre riposavo ha chiamato e Andreas mi ha riferito di aver risposto e di averle detto la verità, la sarebbe venuta a sapere in ogni caso.
Mi ha poi richiamata dandomi molto conforto e affermando che non appena avrebbe potuto sarebbe volata da me, io le ho comunque detto che non era necessario, lei ha la sua vita e non può pensare sempre a me, che me la sarei cavata e che Christian mi sarebbe stato accanto, anche se non sa ancora nulla.
Così approfittando di un momento in cui sono sola in stanza decido di prendere coraggio e finalmente chiamarlo.
Risponde dopo qualche squillo, sono felice di sentire la sua voce, mi fa sentire tranquilla, ma purtroppo lui è tutt'altro che felice.
«Posso sapere dove sei stata in questi due giorni? Posso sapere che cosa ti passa per la mente? Che fine hai fatto!?»
Chiudo gli occhi e butto fuori un sospiro.
«Chris ti devo parlare..»
«Cos'è questa voce? Che succede?»
«Non so come dirtelo, non è semplice»
Iniziano a scendermi le lacrime e sento un nodo in gola, ma devo dirlo, deve sapere.
«Christian..il bambino..non, non c'è più»
C'è un minuto di silenzio dall'altra parte del telefono.
Poi risponde.
«Che cosa stai dicendo Lara? Che vuol dire non c'è più?»
«Ho avuto un'incidente se così si può chiamare e ho perso il bambino..mi dispiace»
Scoppio a piangere.
«Io..non capisco, com'è potuto accadere? Piccola dammi il tempo necessario per prenotare un volo e sarò lì prima di quanto tu possa immaginare ok?»
Annuisco come se lui potesse vedermi per poi rendermene conto e sussurrargli un sì per poi staccare la chiamata, intanto Andreas bussa facendo capolino dalla porta.
«Disturbo?»
«No, entra pure»
Mi asciugo le lacrime e mostro un debole sorriso.
«Era Christian? Glielo hai detto?»
«Si, presto sarà da me»

Andrea's Pov

È passata una settimana da quando è successo tutto, sono stato vicino a Lara per quel che ho potuto e sembra un po' più tranquilla, anche se ha dei momenti in cui si ferma a pensare e ricomincia a piangere.
Non so con quale coraggio continuo a sorriderle e starle vicino dopo tutto quello che le ho causato.
Oggi l'ho convinta a tornare all'Università, magari per prendere un libro in mano e distrarsi.
Una volta arrivati ci rechiamo in biblioteca, dopotutto gli esami sono vicini, non voglio che perda un anno, non è giusto.
Lara è seduta difronte a me, tiene la matita fra i denti e con l'altra mano si tiene la testa, è intenta a leggere, ha la fronte corrugata, forse non sta capendo proprio niente, è davvero buffa, si sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sicuramente sentendosi osservata alza lo sguardo incontrando i miei occhi, le sorrido e lei imbarazzata li riabbassa.
«Ti imbarazzo?»
«Eh?»
Ritorna a guardarmi.
«Ho notato che quando ti guardo abbassi lo sguardo, ti metto in imbarazzo per caso?»
Le rivolgo un sorrisetto per sdrammatizzare la situazione.
«No..certo che no»
Afferma tornando a leggere, mi alzo e vado dietro la sua sedia appoggiando le mani sul tavolo, ai lati delle sue braccia, mi avvicino al suo orecchio e le sussurro:
«Suvvia piccola, non c'è niente di male»
Si volta verso il mio viso, siamo a due centimetri di distanza, riesco a sentire i suoi battiti che aumentano, il suo respiro caldo e i suoi occhi che rimangono fermi a fissarmi, sto per sfiorare le sue labbra ma lei si volta dall'altro lato.
«Scusa, non posso»
Prende le sue cose e le posa in fretta nella borsa , se la mette in spalla e se ne va.
Non ci posso credere, ero a un passo dal baciarla, devo sbrigarmi a conquistarla prima che Christian torni.
Proprio non capisce come mi fa impazzire averla vicino, o forse si, fa tutto con una naturalezza incredibile e questo mi fa diventare ancora più pazzo di lei.
Vorrei tanto che fosse mia, ma di questo passo se riesco a rubarle un bacio già è un traguardo.

Rimani Tu (Sequel Il mio migliore amico)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora