12- Raduni in infermeria

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Mary McDonald,

febbraio 1977.

Appena James aveva saputo quello che era successo a Lily era corso in Infermeria e non era uscito di lì per sette ore buone, il tempo che la ragazza ci aveva messo per riprendere coscienza. Dopo svariate minacce da parte di Madama Chips, si era deciso ad abbandonare Lily per tornare nella torre dei Grifondoro per dormire.

Quando Lily si era risvegliata e aveva raccontato tutto ai suoi amici e al preside, James a stento era riuscito a non ridurre in polvere i suoi aggressori. Però un giorno nel corridoio aveva lasciato un bel segno nero sull'occhio sinistro di Avery, beccandosi una punizione di un mese.

Ma a James non importava: l'unica cosa che gli interessava era che la sua Lily stasse bene.

«Ehi, Lily!» Una massa di capelli ricci e castani apparì davanti alla ragazza. Mary si avvicinò sorridente e gli mise in grembo un sacchetto di plastica. «Caramelle» spiegò all'occhiata perplessa dell'amica. «Gli altri dovrebbero arrivare». Lily annuì, cercando di essere indifferente, ma la verità è che amava quando tutti si radunavano intorno al suo letto ridendo e parlando del più e del meno.

Infatti, dopo pochi minuti si sentirono parecchie voci soavi. «IO HO LE LENTIGGINI, BRADIBO!» «Ti conosco da una vita e non ho mai visto le tue lentiggini, invece» «Allora dovresti metterti una lente più spessa» «Più spessa di così..» bonfochiò una voce più dolce e leggera.

«Marlene ha le lentiggini, Potter» rise Lily, salutando i suoi amici. Marlene la ringraziò con un sorriso soddisfatto, poi cominciò a blaterare cose insensate sulla sua faccia e dei neuroni ormai naufragati di James. «Lenny stai zitta» la rimproverò Mary, dandole una pacca sulla schiena e guadagnandosi un'occhiataccia da parte della bionda.

«Allora rossa» disse, stravaccandosi sul letto di fianco al suo «come stai?» «Potrei stare meglio» rispose, mettendosi seduta. Mary ed Emmeline si misero sull'altro letto, così come James e Remus. «Quei schifosi bastardi..» inveì, a denti stretti. «Oh, la Evans ha detto una parolaccia!» urlò Sirius, mettendosi troppo violentemente sul letto, e guadagnandosi così una sberla da Marlene, proprio sul collo.

«Anche da ricoverata sono l'unica matura, non è così?» sospirò. «Allora, cos'è successo in questi giorni?» «Doe e Remus si sono messi insieme» sorrise Emmeline, ad un Remus tutto rosso. «No, scherzavo.. purtroppo» aggiunse ridacchiando. «Lupin, non guardarmi così perchè so benissimo che voi due siete cotti, non c'è bisogno che la tua espressione confermi i miei pensieri.»

In effetti, Dorcas e Remus erano cotti l'uno dell'altra, anche se avevano parlato insieme due volte contate e si vedevano solo quando c'erano lezioni in comune tra i Corvonero è i Grifondoro, o tra i corridoi. Remus non voleva ammetterlo a nessuno, forse per la sua timidezza o forse per la sua fortissima convinzione di essere un mostro. Non poteva stare insieme a una ragazza, pensava. Si vedeva come un orrendo ibrido che non merita di avere nessuno accanto. Non fu Dorcas a fargli cambiare idea, bensì un'altra donna, ma sta di fatto che il ragazzo aveva sempre un misto di vergogna e imbarazzo dentro di sè.

«Dai, povero Remus!» sospirò Lily. Il suo amico le sorrise riconoscente, e si cambiò del tutto conversazione.

I ragazzi rimasero lì tutto il pomeriggio, tra chiacchiere, caramelle e rimproveri da parte di Madama Chips. Verso le 19:00 l'infermeria cominciò a svuotarsi, fino a quando rimasero solo Emmeline, James e, ovviamente, Lily.

Emmeline borbottò una scusa elr andarsene e lasciò soli i due ragazzi, che imbarazzatissimi cercavano di rompere il silenzio.

«Beh, allora.m come stai?» provò James, facendo un sorriso sghembo. Lily notò il tono in cui si era rivolto a lei, non più malizioso, ma gentile. «Me l'avete già chiesto sette volte oggi!» ridacchiò la ragazza. James la imitò e alzò le spalle. «È che non sapevo cosa dire..» «Strano, di solito blateri in continuazione in mia presenza!» esclamò in risposta. «Sì, ma di solito siamo circondati da gente..» mormorò il suo interlocutore, abbassando lo sguardo «e mi sono reso conto di quanto possa sembrare stupido a volte..» «Oggettivamente, sei stupido, James, però..» cominciò Lily, ma subito fu interrotta dagli occhi spalancati del ragazzo.

«Che hai, Potter?» «Mi hai chiamato... mi.. tu.. mi hai chiamato.. per nome!» urlò, spalancando anche la bocca. «E allora?» «Mi hai sempre chiamato 'Potter'!» urlò, come se fosse la unica spiegazione. «Ma James è il tuo nome..» continuò Lily, sempre più divertita e allo stesso tempo innervosita da quel suo assurdo teatrino. «Sì, ma..» disse James, gesticolando come se gli avessero mandato una scarica elettrica nel corpo.

«Lils, devo andare!» Poi sparì, lasciando la ragazza a bocca aperta. «E COMUNQUE NESSUNO TI HA DATO IL PERMESSO DI CHIAMARMI COSÌ!»







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Tatataaaaan!
Ho aggiornato tardi.. perché non avevo idee, yay D:
Mi dispiace tanto!
James è completamente impazzito perché Lily lo ha chiamato per nome.. se volete la Blackinnon dovete resistere ancora per un po', cari eheh!!!
BUON S. VALENTINO! L'UNICA COSA BUONA È CHE LA VODAFONE MI DA I GIGA GRATIS YEAAAAAH! PASSATELO CON LA NUTELLA O ASCOLTANDO ROCK N ROLL, CIÀ

Recensite, se vi va eeee alla prossima :D

P.S. @felpatoramoso394 ho già in mente una cosa figa per Marlene e Sirius, puahah! Ciao anche a te *^*

















Classe 1971 // Marauders EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora