32 - Never have I ever

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Emmeline Vance,

14 Febbraio 1978.

Lily Evans quella mattina era in ritardo. La prima ad essere scioccata di questo fatto era lei stessa: in sette anni di scuola mai e poi mai si era alzata tardi la mattina.

-Merda, merda, merda, MERDA!- gridò, totalmente nel panico, mentre cercava di recuperare la sua divisa.

Si fiondò in bagno e in qualche modo riuscì a lavarsi faccia e denti mentre si metteva calze, gonna, camicia e mantello. Con ancora lo spazzolino in bocca, si mise le scarpe e prese di sfuggita la cravatta dalla sponda del letto. Lanciò lo spazzolino insalivato sul letto e cominciò a correre giù dalle scale.

Passò per la Sala Comune scavalcando tutti i divanetti e le poltroncine, e schizzò via giù per le scale che portavano al portone di ingresso.

La Sala Grande era deserta, e questo contribuì ad accrescere la sua disperazione.

Con in mano la borsa dove teneva i libri, partì in quarta per raggiungere l'Aula di Trasfigurazione, appuntandosi mille scuse da dire alla professoressa McGrannit.

-Buongiorno signorina Evans, arriviamo alla buon ora, non le pare?- la richiamò la Mc, guardandola severamente.

-Mi dispiace professoressa- si scusò, guardandosi le scarpe. Sentiva le guance scottare e gli occhi di tutti puntati su di lei, in particolar modo quelli dei Serpeverde, che stavano facendo commentini acidi a bassa voce. -Non mi è suonata la sveglia!-

La professoressa McGrannit annuì. -Per questa vola te la lascio passare, ma solo per questa volta! Ora.. c'è un posto vicino alla signorina McKinnon e... no, McKinnon, non fare quella faccia, non ti metterò vicino Evans, chiacchieri già abbastanza tu...-

James, dietro a Marlene, scoppiò a ridere, ma si fermò quando la McGrannit lo fulminò con lo sguardo. -Potter, vuoi che ti tolga ancora dieci punti?-

Questo bastò a farlo smettere. -Evans, mettiti vicino a Piton, c'è un posto libero vicino al suo!-

Lily si sentì morire.
Avrebbe preferito passare una lezione di trasfigurazione vicino a Sirius (che le avrebbe rotto le palle per due ore), piuttosto che dover stare vicino a Severus.

Senza guardarlo si sedette sulla sedia vuota e cominciò a tirare fuori inchiostro, penna, la pergamena e il volume di Trasfigurazione avanzata.

Le tremavano le mani e la sua presenza la faceva stare male.
Era un anno e mezzo che non gli parlava.
Un anno e mezzo e ancora ricordava l'eco della sua voce chiamarla "Mezzosangue", le sue inutili scuse e soprattutto le loro litigate.

Ricordava ancora tutto. Non c'era modo per dimenticare.

Furono due ore piene di tensione. Lily non riuscì a concentrarsi sulle parole della McGrannit neanche per un minuto. Appena scoccarono le dieci, la Evans si alzò prontamente dalla sedia, e si allontanò in fretta, sentendo lo sguardo di Severus perforarle la schiena.

-Lil, tutto bene?- le chiese Mary, mentre andavano nei sotterranei.
-Sì- sospirò Lily. -Ora è passato. Le prima due ore sono state terrificanti-

Mary annuì, e le fece un sorriso di incoraggiamento. -Scusa se non ti abbiamo svegliata- esclamò Marlene vivacemente. -È colpa di Emmeline, comunque- La Vance si girò e le fece il dito medio.

Scoppiarono a ridere, ma smisero quando videro Remus. Aveva delle nuove cicatrici rosastre e aveva un'aria stanchissima.

-Remus, stai bene?-

Lui annuì. -Sì, è la solita influenza- mentì, annuendo.

Lily sorrise, sentendosi troppo a disagio. Voleva dire a Remus che sapeva, ma aveva troppa paura a farlo.

Classe 1971 // Marauders EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora