11- Di dubbi e Serpeverde

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Peter Minus,

31 gennaio 1977.

La Sala Comune era calda e accogliente come sempre, e si stava bene tutti insieme davanti al camino, anche perché erano nel cuore dell'inverno e faceva piuttosto freddo. Alcuni studenti del primo, del secondo e del terzo anno stavano facendo i compiti. Alcuni ragazzi del quarto e del quinto anno stavano correndo da una parte all'altra. Tre ragazze ridacchianti del settimo anno, stavano guardando James in un modo poco ortodosso. Sirius stava discutendo con sé stesso dei suoi gusti musicali, infatti Alice non lo stava ascoltando per niente, ma era concentrata a fissare Frank. Remus e Marlene stavano giocando a Scacchi Magici, Lily e Mary stavano leggendo un libro. Peter finiva i compiti, e in un angolo della stanza Emmeline e Frank giocavano a braccio di ferro.

«Tanto vinco io!» urlò Marlene, facendo girare metà sala. Remus le fece segno di sedersi e mosse il pedone. «Ahah, scacco matto» aggiunse la ragazza, indicando il re. Remus sospirò, e rimise a posto gli scacchi mentre la McKinnon stava ballando trionfante, poi si avvicinò a James, che stava giocherellando distrattamente con il suo amato boccino. «Ramoso». Nessuna risposta. «Ramoso!» Silenzio assoluto. «Sirius, James è morto!» Sirius balzò giù dalla poltrona. «Ceeeeervoo, RITORNA IN TE!» «I modi, Felpato!» urlò James all'amico. «Eri morto!» «Che cosa stai dicendo?» «Me l'ha detto Lunastorta» Remus si portò la mano alla fronte. «Quando crescerete voi due?» «Se non te ne sei accorto» disse fiero «io sono un adulto ben fatto!» «Sì, forse dovresti girarti, uomo ben fatto, o quelle tipe avranno un multiorgasmo!» disse Sirius mettendosi a ridere. James si girò e imitò suo fratello, lanciando un sorrisetto in direzione delle tipe. Le ragazze distolsero lo sguardo, imbarazzate, poi ridacchiarono.

«Oh, ma dai.....» sibilò Lily, chiudendo violentemente il libro. Un'espressione di.. disgusto?, si dipinse sulla sua faccia lentigginosa. Adocchiò per un attimo le ragazze del settimo anno, poi Potter, e tornò a concentrarsi sul fuoco. Il suo viso si stava piano piano scaldando. Era forse gelosa? No, si disse Lily, è solo che sono delle oche stupide e tu non riesci a capire il perché di questa assurda cotta per Potter. Lui è un gradasso, un cafone insopportabile. Scosse la testa, poi riaprì velocemente il libro -Cime Tempestose, il libro che le aveva regalato Dorcas per il compleanno, appena il giorno prima-, e sobbalzò quando Alice la chiamò, scuotendole la spalla. Lily si girò, soffermandosi sull'espressiona di una delle sue migliore amiche.

«Che c'è?» le chiese, scettica. Alice scosse il capo, poi con un sorrisetto malizioso si alzò dalla comoda poltrona rossa e raggiunse Frank ed Emmeline, che stavano facendo la "finalissima".

Com'è che provava così tanta rabbia nei confronti delle ragazze che sbavavano dietro a James? La consapevolezza di volerle picchiare si fece strada dentro di lei. Lily, che ti prende! Quello è James Potter. Tu odi James Potter. La vocina interiore aveva ragione, ma Lily non sapeva neanche più se odiarlo o no! Durante il sesto anno James stava cambiando, dentro di sè, e Lily se n'era accorta. Ma sarebbe bastato per farla innamorare?

Sospirò,

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Lily aveva la faccia gelata, a causa dell'aria invernale. Nonostante si stesse gelando le ossa, continuò a camminare lungo la riva del Lago Nero, godendosi il paesaggio innevato del parco. Le montagne in lontananza erano cosparse da una spruzzatina di neve candida, in cima. La Foresta Proibita era immersa nel buio più totale, un buio che incudeva un certo timore alla ragazza.

Era andata a fare una passeggiata per riflettere sui suoi sentimenti. Possibile che improvvisamente fosse così confusa? Non sapeva darsi una risposta abbastanza chiara.

Continuò a camminare con passo fermo e deciso, fino a che arrivò al grande faggio ormai spoglio a causa della stagione. Lily ammirò la sua grandezza e si sentì ad un tratto impotente. Così piccola, così giovane. Vicino al faggio c'era una panchina, che quasi nessuno usava mai, dato che si preferiva sempre sedersi sull'erba o stare in piedi. Lily si sedette sbattendo i denti, e si strinse più forte nella sua sciarpa oro e rossa, proprio come i suoi capelli.

«Oh, guardate c'è la sanguemarcio!» La ragazza si girò di scatto, con gli occhi fuori dalle orbite, e portò insintivamente la mano alla tasca in cui aveva messo distrattamente la bacchetta. C'erano Black, Travers, Avery, Mulciber, e al seguito, ma più distaccato dagli altri Severus Piton. Lily li ignorò, e si rigirò, i muscoli tesi e pronti a scattare.

«Lasciatemi in pace.» sibilò a denti stretti. In pochi secondi si piazzarono tutti intorno a lei. Regulus Black rise e Lily notò quanto la sua risata fredda suonasse diversa da quella simile a un latrato del fratello, che ovviamente Lily considerava uno stupido cretino, ma che di certo preferiva a lui. «Non sei nella posizione ideale per dare ordini, mezzosangue!» Lily cercò di alzarsi e di andarsene via ma Mulciber la strattonò indietro. La ragazza prese la bacchetta: si sarebbe difesa, ne era capace.

«La sanguesporco vuole sfidarci!» ululò Avery, ridacchiando e facendo scoppiare a ridere tutti gli altri. «Siamo cinque contro uno, stronzetta» disse Travers, puntandole la bacchetta contro. «Non hai speranza». «Siete dei vigliacchi!» urlò Lily, rossa di rabbia.

Avery assunse un'espressione furibonda. «Dillo di nuovo, Evans!» Lily non riuscì a parlare: era accecata dalla rabbia. «Siete dei vigliacchi» mormorò in risposta, con ferocia. Avery si avvicinò a lei.

«Dovresti portare rispetto alle persone superiori a te» disse. «Ti posso insegnare io le buone maniere, piccola mezzosangue.» Prima che Lily ebbe la possibilità di difendersi Avery l'attaccò. «CRUCIO!» La ragazza cadde a terra, contorcendosi. Il dolore che provava assomigliava alle fiamme dell'inferno. Era come se l'avessero infilata in un camino. Urlò di dolore, una, due, tre volte, ma Avery non la liberò dalla Maledizione. Si sentiva morire, era certa che sarebbe morta, quando il dolore sparì e Lily restò sdraiata sulla neve fredda.

«Hai capito, sanguemarcio?» sussurrò Avery, prima di dargli un calcio nello stomaco. Poi Lily non vide più niente.







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Okay, è cortissimo, sooorry *si inginocchia chiedendo perdono*. Prometto di scrivere al più presto il prossimo capitolo CCC:
Lily ha appena compiuto gli anni *tanti auguri a Lily, tanti auguri auguri teee!*, cioè il 30 gennaio ^^. E, vabbhè, non viene specificato da nessuna parte che Lily sia stata cruciata, ma la mia mente si inventa le cose di sana pianta u.u

Ci vediamo presto :D

Classe 1971 // Marauders EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora