13- Picnic e Baci Inaspettati

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Marlene McKinnon,
marzo 1977.

«Se non la smetti di cantare, giuro che ti chiudo nell'armadio insieme alle scarpe di Emmeline!» inveì Marlene. «Ancora con questa storia?! Le mie scarpe non puzzano!» urlò di rimando la ragazza, tirando una maglietta addosso alla bionda.

«IIIIII WILL ALWAAAAYS LOOOOOOVE YOUUUUUUU-UUUUUUH!» Le due ragazze smisero di buttarsi addosso ogni capo d'abbigliamento possibile per rivolgere la loro attenzione ad Alice, che, nonostante le numerose e continue minacce, continuava a cantare -o meglio, ad urlare.

«San Valentino è passato da un bel po', Miss Houston» intervenì Lily, storgendo il naso al ricordo dei fiori che si era trovata sul letto il 14 Febbraio, che poi si erano rivelati uno scherzo a James da parte del suo amico Felpato. Lily era andata dritta da James con la bacchetta in una mano, e l'altra pronta a dare schiaffoni. Il ragazzo aveva chiesto spiegazioni per questa sua reazione e prima che Lily potesse buttarlo giù dalla finestra, Sirius aveva detto la verità ("Okay, tesorini, ho fatto finta di essere James così la nostra cara rompicoglioni si sarebbe incazzata. Ora vi lascio libera la stanza così potete riappacificarvi nel modo che-sapete-voi").

Alice si lanciò di peso sul letto e poi ne uscì con un: «Non pensate che sia bellissimo?» «Chi, Frank?» chiese distrattamente Emmeline buttando due paia di jeans praticamente uguali sul letto e scrutandoli attentamente. «No, scema, San Valentino!»

«Come la diarrea in areoporto..» esclamò, nella sua solita inevitabile finezza, Marlene. Alice aggrottò le sopracciglia: «Che cos'è un areoporto?» Marlene saltò sul letto, tutta contenta. «Mi sono dimenticata di raccontarvelo!» quasi urlò, esaltata come non mai. «Mio zio ha preso l'aereo, un aggeggio babbano che vola in aria! Praticamente è un coso allungato con delle ali attaccate che lo fanno andare in aria! L'areoporto è dove si prende l'aereo!» Sembrava davvero eccitata a parlare di aggeggi babbani, ma Lily non poté fare a meno di ridere per come aveva descritto un areoplano.

«Oh, capito!» disse Alice. Lei e Marlene cominciarono una concitata conversazione sui mezzi di trasporto babbani che avevano sentito nominare, e nello stesso momento Emmeline buttò uno dei due paia di pantaloni nel baule. «Che ne dici di questi?» chiese a Lily, poggiandoseli sulla gambe, per poi guardarsi allo specchio.

«Em, vanno benissimo» le rispose. «Tanto dobbiamo solo fare una passeggiata intorno al Lago Nero. Non è che sia sta gran..» Ma prima che potesse finire la frase, Mary entrò di colpo nella stanza, i capelli riccissimi scompigliati sulle spalle, e il fiatone. «Giù vogliono organizzare un impiccagione per voi, perciò muovete i sederini e scendete!»

Una a una sfilarono fuori dalla porta, per poi raggiungere i ragazzi e di conseguenza scendere insieme a loro fino al parco.

Nell'ultimo mese le cose erano davvero peggiorate. Voldemort si era rivelato per quello che era. Il mondo -magico e non- era in guerra. Assassinii erano all'ordine del giorno, ormai. Anche ad Hogwarts l'atmosfera era tesa: dato che i Serpeverde attaccavano studenti Mezzosangue, Filobabbani e Nati Babbani le altre tre case si erano alleate per riportare giustizia all'interno del castello. I primini erano pochissimi e molto studenti non erano tornati a scuola dopo le vacanze natalizie. Per questo e dopo che il padre di James quasi restò ucciso in un combattimento con un Mangiamorte -cosa che spaventò il ragazzo a tal punto che per quasi una settimana non parlò con nessuno- si decise che era arrivato al momento di staccare, di divertirsi e di non pensare più alla morte e ad altre cose macabre.

Avevano preso qualche plaid, un po' di cibo -soprattutto molti dolci- e qualche bottiglia di Burrobirra, poi avevano deciso la meta.

«Là!» esclamò Mary, proteggendosi con una mano dal sole primaverile che si stava facendo sempre più tiepido, con lo scorrere dei giorni. Il luogo che aveva indicato Mary era a qualche metro dal Lago Nero, all'ombra di un grande faggio dall'aria possente.

Classe 1971 // Marauders EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora