Capitolo 5- play with me..

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Ed eccolo a due passi da me. In tutta la sua ammirevole sfacciataggine.

Josh Tinsdale, 24enne, bellezza comune, occhi neri come l'oscurità, fisico accettabile.

Nulla che io non abbia già visto.

Sinceramente? Non ho mai capito perchè io avessi perso la testa per lui, eppure, quando siamo nella stessa stanza c'è sempre quel senso di 'sospeso', come se anche l'aria sentisse che tra di noi non è mai, realmente, finita...ma nemmeno iniziata.

Saranno i suoi maledettissimi occhi. Sembra che vogliano implorare: "salvami da questo vuoto, io non sono così!"

E sono sempre stata fregata.

Dai suoi atteggiamenti sembra che si sia comprato il terreno sul quale cammina, ma, gli occhi dicono qualcosa di completamente diverso.

Io, però, non voglio essere la sua ennesima 'conquista'. Non è capace di pensare a qualsiasi altra cosa al di fuori di sè. Eppure...

*Flasback: tre years ago*
<< Rose, ti prego non lasciarmi così. Ho bisogno di te. Considero 'storia' più questa sorta di relazione con te che i quattro anni con...>>

Lo interrompo, non riesco a sentire altro.

Sembra un cucciolo abbandonato.

Facile credergli così, no? Se li è fatti bene i suoi calcoli,ma non è così.

<< Non dire assolutamente un'altra parola.>>

Clichè. È un maledetto clichè.

Siamo letteralmente nascosti nella sua macchina per sfuggire alle chiacchiere della gente.

È buio.

Rispecchia come mi sento dentro, evidentemente.

Gli ho appena detto che non ce la faccio a portare avanti questa 'cosa' malsana.

La sua idea di relazione.

Io non condivido i sentimenti e, soprattutto, le persone. Non stiamo parlando di un pacchetto di chewing-gum.

<< Josh, davvero, io non ci riesco. Non posso vivere a metà. Preferisco guardare da lontano piuttosto che esserti vicino e non poterti avere.>>

Detto ciò scendo dall'auto.

Una mini-cooper niente male, direi.

È ancora buio. Ho paura, ma non lo do a vedere e avanzo nella notte che mi accoglie a braccia aperte.

<< Cazzo!>> Sento il rumore di una porta che viene chiusa violentemente. Poi niente..
* Fine flashback*

Non è stata di certo l'ultima volta. Forse, la prima di tante altre.

Fa male. Fa fottutamente male, ma lui, davanti agli altri è sempre così controllato.

Sembra non provare mai nulla, ma io lo conosco, forse, anche meglio di sua madre, suo padre o le sue sorelle.

Forse, anche meglio di quanto lo abbia mai conosciuto...

"Rose, smettila di arrovellarti il cervello!"

Oh, sei insopportabile,fidati, ma stavolta hai ragione. Forse...

<< Piacere, Josh.>> Cosa? Ho sentito bene? Perchè mi sta porgendo la mano? Ah! Ho capito il suo gioco. Noi non ci conosciamo. Bene, farò lo stesso...

Like A Moon In The DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora