Capitolo 17- Rebel

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*Flashback: 7 months ago*

Deb è fuori di testa se pensa che io salga su una di quelle "cose infernali" per andare in giro stasera.

Piuttosto preferisco stare a casa e, soffrire il caldo di questo Luglio così soffocante.

Eh già, ho un fottuto terrore delle motociclette e non ci sono santi che me la faranno passare. Mi potrebbero offrire pure la luna.

"Con Josh ci sei andata, però." Ma tu guarda se non dovevi spuntare fuori all'improvviso...

E, comunque Josh ha una vespa non una Harley Davidson capace di farti saltare in aria solo se fai il pensiero di accelerare.

Sarà pure che i miei amici hanno una vita agiata e sono un po' bizzarri, ma non sono tipi che se la tirano per questo.

È solo che io non mi ci sento sempre a mio agio e non voglio che, stasera, a causa del mio problema, debbano restare a casa o prendere una macchina apposta per me.

Così ho detto a Deb, che nonostante le sue proteste, io non sarei uscita.

Chiamo mamma per vedere che fine ha fatto, così mi dice di essere al Green Springs Park e io la raggiungo.

È quando sto per entrare dal cancello principale che, su una delle tante panchine, mi saltano all'occhio tre ragazze.

Tre ragazze che già conosco da tempo: Emma, Becca e Alissa.

Con le ultime due non abbiamo fatto altro che scambiarci saluti per strada e un "come va?" quando io mettevo da parte la mia timidezza.

Emma la conosco da tanto e, nell'ultimo anno, ci siamo allontanate molto.

Però, questa volta, presa da non so cosa, decido di avvicinarmi.

È il 9 luglio ed è un giorno che non dimenticherò mai.

*fine flashback*

Non smetterò mai di pensare a quel giorno e non faccio altro che ringraziare mentalmente quei miei amici e le loro moto.

Quel giorno è come se avessi smesso di cercare, perchè mi sono subito sentita me stessa.

Con loro non c'è bisogno di parlare e, a volte, nemmeno di guardarci negli occhi.

A volte, si sanno interpretare anche i silenzi, le parole urlate, le lacrime soffocate.

In otto mesi penso di essermi fatta conoscere più che in otto anni di amicizia.

Non mi sono mai sentita esclusa, nonostante tra di loro ci fosse un amicizia più che solida da molti anni.

Quella sera stessa Ali invitò me ed Emma, che abitavamo vicino, a trascorrere la serata nel suo giardino.

È stato quello l'inizio di tutto quanto.

Non mi sono mai sentita più capita in vita mia, nonostante abbiamo dei caratteri molto diversi e forti.

Non sono stata giudicata nemmeno quando ho raccontato quella sottospecie di "storia" con Josh.

Nemmeno quando ho scoperto che Stephanie era incinta e sono andata a piangere da Ali come se non ci fosse un domani.

*flashback: 3 months ago*

Sto ridendo come una pazza. Oggi è stato il giorno più bello che avessi mai potuto immaginare di trascorrere al college.

Like A Moon In The DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora