Capitolo 16- ...with him

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Josh's POV

Flashback: one year ago

Cazzo. Cazzo. Cazzo. L'ho combinata grossa, stavolta. Non me lo perdonerò mai, ma sentivo di doverlo fare.

Quando a Gennaio ho avuto quella discussione con Rose, ho pensato di dover cogliere la palla in balzo.

Non potevo continuare a placcare la sua libertà. Non ero capace di decidere allora, come non lo sono ancora tutt'oggi.

"Non hai le palle!" Continuava a ripetermi. E aveva ragione. Dio, se aveva ragione.

E, ancora una volta, quel giorno l'ho dimostrato. Ho cercato di far ricadere la colpa su di lei.

Me ne sono andato senza dirglielo mentre stavamo litigando. Sono proprio partito.

Per quanto penso sia stata male, d'altra parte è stata la cosa più giusta che potessi fare nella mia vita.

Dovevo cercare un modo per farla andare avanti e ho colto l'occasione di aver trovato lavoro a Miami, dove abita mia cugina e mi ci sono buttato a capofitto.

*fine flashback*

_

( June, 2015)

Qualche giorno fa, Stephanie mi ha mandato un messaggio. Stiamo insieme da un anno e, ovviamente, non potevo pretendere che accettasse di vivere la nostra storia a distanza.

La conosco, ormai. Però, posso dire che questi pochi mesi da solo mi sono serviti.

Mi sento, finalmente, più adulto e responsabile. Sto pensando seriamente di cominciare una vita qui.

Il ricordo di Rose e di quello che ho lasciato a Portland non è per nulla lontano.

Non c'è giorno che io non mi senta un verme per come l'ho lasciata.

Non se lo meritava.

Lei si merita sorrisi negli occhi e baci sulle labbra.

Qualcuno che sia in grado di proteggerla e che le dica, ogni giorno, quanto è fortunato ad averla.

Ma io non sono stato in grado di andare contro la mia famiglia e questo, forse, le ha fatto pensare che io non ci tenessi veramente a lei.

Devo dire che, la mia famiglia non è proprio una di quelle ben viste al momento.

Mio padre e mia madre hanno un determinato passato alle spalle e...anche le mie sorelle.

Diciamo che mia madre non voleva, assolutamente, che io fossi influenzato da ciò e mi ha ostacolato in tutti i modi nel mio "percorso" con Rose.

Sapeva che ero una testa calda e...lo sapevo anche io. Ma, nonostante, promettessi di cercare di essere migliore per lei puntualmente facevo una cazzata. Come l'ultima che ho fatto e che, mi ha cambiato la vita.


_

Era marzo. Eravamo da soli in casa io e Stephanie. Mia cugina era al lavoro, mio nipote all'asilo e il marito a fare delle commissioni.

<< Devo dirti una cosa.>> Disse improvvisamente Steph riscuotemdomi dai miei pensieri.
Cazzo, quando una donna ti dice una cosa del genere non è mai un buon segno.

Ieri sera sono stato in un pub notturno con un paio di amici che subito mi sono fatto qui.

Non ricordo se ho combinato qualcosa di pesante. So solo che stamattina mi sono svegliato con un mal di testa micidiale, cazzarola.

Like A Moon In The DarknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora