CAPITOLO 8: Saresti pregata di

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La mano di Julie si allungò lentamente verso la spalla di Megan,appena la toccò,lei tirò su la testa dal banco e aprì gli occhi di scatto.

-Signorina Brendly,sarebbe pregata di non dormire durante le lezioni.- disse con volto severo il professore di Spagnolo.

Era un uomo piuttosto strano,alto poco più di un barattolo da cucina ma con il piede di un giocatore di basket. Madre Natura doveva aver avuto qualche problema con le proporzioni mentre plasmava quel corpo,e così ne era uscito fuori quello che sembrava un vero e proprio scherzo della genetica umana. Avrebbe potuto sfruttare quella buffa situazione,amplificata dal viso scavato su cui spuntava un enorme naso,facendo il comico. Ma lui invece aveva voluto fare il professore di Spagnolo,e tutti sappiamo quanto possono essere crudeli i ragazzi di diciassette anni.

-Già,e il mio vicino di casa sarebbe pregato di non spararsi i Nirvana alle tre del mattino e lasciarmi dormire.- borbottò Megan in tono sarcastico,verso Isaac.

Dopo quel pomeriggio,i due non si erano nemmeno più parlati. Il ragazzo aveva lasciato la stanza e non era tornato per almeno venti minuti,lei non aveva idea di dove fosse andato o del perchè l'avesse lasciata lì senza una minima spiegazione. Dopo quei primi venti minuti,infatti,Megan aveva raccolto le sue poche cose,salutato Chris a voce talmente bassa che lui probabilmente non l'aveva nemmeno sentita,ed era uscita.

Quella notte,Isaac non si era affacciato per condividere la sigaretta di Megan come era solito fare. Le finestre della sua camera erano ben coperte dalle tende,anche se si intravedeva comunque la luce accesa. Non le aveva più dato passaggi a scuola,e lei aveva imparato ad arrivare puntuale alla fermata del bus. In classe non le rivolgeva la parola,e a stento le sussurrava un "buongiorno" se gli capitava di incontrarla nei corridoi.

Megan si sentiva come se avesse fatto qualcosa di sbagliato,ma non capiva davvero cosa.

Isaac,comunque,rimase parecchio sorpreso da quell'affronto. Ma si riprese in pochi secondi,le sue pupille tornarono normali e riportò la testa fissa verso la lavagna. -Tu saresti pregata di non gettare le cicche sul mio balcone,ma non tutti a quanto pare otteniamo quello che vogliamo.-

Megan rimase letteralmente a bocca aperta. -Non butto le cicche sul tuo balcone,magari saresti pregato di farti una visita oculistica.-

-Saresti pregata di smetterla con quella lagna tutto il pomeriggio.- rispose duro il ragazzo.

C'era una cosa da sapere su Megan Brendly: mai offendere la sua band preferita.

-Gli Imagine Dragons non sono una lagna! Semplicemente,a differenza della confusione che senti tu,loro fanno una musica che non danneggi i timpani!- a quel punto la ragazza si alzò in piedi,premendo forte i palmi contro il banco.

Isaac le rivolse uno sguardo duro,serio,come ad ammonirla. Ma prima che aprisse bocca per difendere i Nirvana,il professore battè forte il registro sulla cattedra. L'impatto risuonò in tutta l'aula,e tutti i ragazzi spostarono la loro attenzione su quel piccolo scherzo della natura,tranne Megan e Isaac che continuavano a lanciarsi sguardi di ira a vicenda.

Il professore li fissava,sperando che si voltassero e chiedessero scusa,ma quei due sembravano aver dimenticato perfino il posto in cui si trovavano.

-BASTA! IR AMBOS AL DIRECTOR! - urlò,facendosi completamente rosso in volto.

Megan lasciò la sua presa sul banco e infilò la porta,sentendo gli occhi di tutti addosso ma in modo particolare quelli di Julie.

Isaac continuò a stare seduto,con un sopracciglio alzato. Il professore si avvicino al suo banco,e con un tono più basso ma non meno tranquillo ripetè la stessa frase di pochi secondi prima.

REMEDY||Isaac LaheyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora