Lydia era seduta contro una delle ruote della jeep di Stiles, non fiatava ed evitava qualunque contatto visivo con il cadavere. Piangeva in silenzio, senza fare alcun tipo di rumore se non si calcola quello del dorso della sua mano bianca che striscia sulla guancia rosea.
Tentava con tutte le sue forze di continuare a guardare davanti, gli occhi rossissimi e bagnati persi nel vuoto ogni tanto si chiudevano con forza nel tentativo di allontanarsi da quella scena. I sussuri gli ripetevano il nome di Isaac e poi la parola "omicidio". Avrebbe dovuto urlare ma non voleva farlo. Si morse le labbra così forte da sentire il sapore amaro del sangue. Il tutto non fece che moltiplicare le voci.Urlavano "omicidio" dentro la sua testa, lo urlavano così forte che sembrava le volessero spaccare il cranio, frantumarlo in mille pezzi. Le urla le avrebbero fatto esplodere la testa, l'avrebbero fatta morire per lo sforzo di ignorarle, per lo sforzo di trattenere il grido.
Si accorse di aver fatto un qualche rumore quando le braccia di Stiles la avvolsero, spiaccicando la faccia bagnata e ormai struccata contro il suo petto affannato.
Le sussurrava all'orecchio di calmarsi e di smettere di piangere. E piano piano furono i sussurri di Stiles a riempire la sua testa, la sua voce calda le entrò dentro e scacciò ogni demone. Piano piano si sentì meglio, si calmò, smise di piangere forte e il flusso delle sue lacrime si addolcì come per stanchezza.
Megan guardava la scena con gli occhi velati dalle lacrime come chi vede una coinvolgente commedia romantica.
Ma quando si voltò e vide il cadavere tornò alla realtà.
Isaac aveva ucciso qualcuno. Qualcuno con dei simboli dall'aria poco casuale sul corpo. Qualcuno che quindi faceva sicuramente parte di una banda, di un gruppo. Qualcuno che sarebbe stato sicuramente cercato dalla sua banda o dal suo gruppo. E se quel qualcuno fosse stato trovato, in qualche modo sarebbero risaliti ad Isaac. E se fossero risaliti ad Isaac, avrebbero sicuramente vendicato la morte del qualcuno.
-Dobbiamo sbarazzarci del corpo.- disse a mezza voce, perchè il pensiero le era appena venuto in mente e non aveva avuto il tempo di controllarlo prima di farlo uscire.
Stiles e Lydia la guardarono sconvolti. Forse perché erano sorpresi dalla freddezza della ragazza davanti a quella scena, forse perché trovavano fuori luogo quella frase dal momento che Lydia stava quasi per svenire dal terrore, o forse semplicemente perché a 18 anni se ti dicono che devi sbarazzarti di un corpo pensi solo che sia un sogno e che hai guardato troppi episodi di "How to get away with murderer" prima di andare a dormire.
-Risaliranno ad Isaac quando torneranno a cercarlo. E il simbolo dietro al collo mi dice che torneranno a cercarlo.-
Quando Lydia guardò quel simbolo ebbe un brivido improvviso. Come reazione chiuse forte gli occhi e si tuffò di nuovo nel petto di Stiles.
Il ragazzo fissò Megan per qualche minuto, chiedendosi cosa c'era di sbagliato in quella ragazza. Tutte le sue reazioni non erano normali, non erano prevedibili o gestibili.
Lasciò andare Lydia piano piano aiutandola a poggiarsi di nuovo alla ruota della jeep. La banshee teneva ancora gli occhi ben serrati ma sembrava piuttosto calma ormai. Stiles si avvicinò a Megan continuando a guardarla per storto.
-Senti sto solo cercando di non farmi prendere dal panico e di essere...- la voce femminile si interruppe per guardare panoramicamente quello che la circondava: una vecchia jeep, una ragazza seduta a terra con le guance chiazzate e le labbra tra i denti , un ragazzo che la guardava strano, un sentiero che era stato percorso da un ragazzo assassino con le mani in tasca e un cadavere a pochi centimetri dai suoi piedi. -Distaccata.- completò la frase con un sospiro.
Sapeva di sembrare pazza in quel momento, sapeva che la cosa normale era buttarsi a terra come Lydia, sapeva che Stiles non si fidava di lei. Ma rimase lì ferma impalata.
-Ha ragione.- disse alla fine Stiles dopo aver studiato attentamente ogni minuscola venatura dei suoi occhi scuri.
-No, no.- si lamentò Lydia.
-Lydia.- la richiamò dolcemente Stiles, andando verso di lei e prendendole le mano. La spinse ad aprire gli occhi e guardarlo. -Abbiamo bisogno di te.-
Lydia distolse lo sguardo verso l'alto, come a voler spingere verso il basso tutti i pensieri.
-Non insabbieremo un omicidio Stiles.- rispose con la voce pulita da ogni lacrima.-Legittima difesa.- disse Megan a bassa voce, come se difendere Isaac fosse un obbligo e non qualcosa in cui credeva davvero.
-Dovrebbe deciderlo un giudice, non noi!- urlò la ragazza rossa esasperata e sfinita.
-Hai idea di quello che faranno ad Isaac quando lo troveranno?- alzò la voce Megan.
-Calmiamoci.- la richiamò subito Stiles con lo sguardo di un padre severo.
Poi addolcì gli occhi nocciola e tornò a Lydia. -Dobbiamo aiutare Isaac, è nostro amico.--Ma è anche un assassino.- questa volta la voce di Lydia risuonò piena di lacrime e non riuscì a trattenerle.
-Non è l'unico.- sussurrò il ragazzo alla ragazza.
Megan si chiese a cosa si riferissero quei due, ma non ne capì molto. Preferì rimanere in silenzio, appuntarsi mentalmente quelle parole e ripromettersi di chiederlo in un momento meno adatto.
-Non è la stessa cosa.- disse Lydia seriamente convinta di quello che diceva.
-Lo dobbiamo aiutare. I sensi di colpa saranno una condanna più che sufficiente.-
Stiles non riusciva a tenere lo sguardo della ragazza per cui i suoi occhi studiavano l'asfalto malandato di quel posto che sembrava letteralmente il nulla.Passarono dei secondi o forse dei minuti, nessuno di loro tre avrebbe potuto a saputo dirlo. Lydia si alzò lentamente, e Stiles la seguì.
-Hai un piano?- chiese alla ragazza con la voce rauca e gli occhi che non erano più lucidi. Non sembrava affatto la stessa ragazza che era seduta a terra pochi momenti prima e Megan si sentì intimidita guardandola negli occhi.
-Se c'è una cosa che ho imparato da Annalise Keating, è che l'unico modo per eliminare le tracce è bruciare il corpo.- Disse, con un velato sarcasmo che nessuno si sarebbe aspettato in quella situazione.
-Se accendiamo un fuoco qui se ne accorgeranno tutti.- sospirò la rossa. -E non credo che un cadavere faccia giusto una piccola fiammella.- sospirò per la seconda volta.
-Dobbiamo portarlo da qualche altra parte.- iniziò a pensare Stiles.
-Non possiamo muoverci da qui senza lui.- fu la risposta fin troppo rapida di Megan.
-Io vado e voi due rimanete qui.- propose Lydia, anche se suonava più come un comando che come una proposta.
Stiles scosse subito la testa disapprovando l'idea. -Non puoi guidare da sola con un cadavere in macchina.-
-Va con lei.- propose Megan con un gesto rapido della mano.
-Non ti lasceremo da sola qui.- rispose prontamente il ragazzo.
Entrambe le ragazze si guardarono alzando gli occhi al cielo. Dovevano trovare una soluzione e dovevano trovarla in fretta.
-Io vado con Lydia. A te ci penserà Malia.- concluse il ragazzo.
-Questa Malia sarebbe i grado di proteggermi?- Megan storse il naso al suono di quella frase.
-Se non ti mangia viva prima che tu apra bocca...- prese aria la ragazza dai capelli rossi. -Sì.- concluse con un sorriso fintissimo.
-Ci parlerò io.-
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Ciao bellissimi/e!
Sono scomparsa lo so e spero di esservi mancata.
Il capitolo non è dei migliori ma è un collegamento. Ho in mente delle belle cose per il prossimo. Fatemi sapere che ne pensate.Come noterete questo capitolo non ha una gif iniziale perchè mi piacerebbe farla scegliere a voi. Aspetto i link nei commenti. La più bella diventerà la gif del capitolo e alla persona che l'ha consigliata dedicherò il prossimo capitolo.
Baci,Maki.
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REMEDY||Isaac Lahey
Manusia SerigalaDopo la morte di Allison,Isaac si trasferisce a Parigi insieme a Chris Argent. Scoprirà presto che la città dell'amore riserva parecchie sorprese,un mondo di licantropi si nasconde nei boschi,e una ragazza piuttosto particolare gli stravolgerà la vi...