3 Capitolo

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Alzó il volume della musica,come se non fosse già alto,scesi di sotto e uscì,andai da lui e quando mi vide sorrise <<Che c'è, vuoi aiutarmi?>> Disse muovendo come suo solito le sopracciglia su e giù,Incrociai le braccia al petto,la mia pazienza era al limite <<Stavo dormendo ma per colpa tua mi sono svegliata,ora potresti abbassare la musica? Devo farmi la doccia e devo uscire>> quando abbassò la musica,mimai un grazie stavo per tornare in casa ma mi bloccai al suono della sua voce <<Se vuoi posso aiutarti a farti la doccia>> disse ammiccando <<No,grazie!>> dissi velocemente per poi entrare in casa,sospirai e sorrisi,quel ragazzo mi faceva impazzire,era insopportabilmente arrogante e per niente gentile.Andai di sopra per farmi la doccia,mi legai i capelli ed entrai,ma subito dopo essermi sciacquata i capelli l'acqua smise di scorrere,capí subito di chi fosse la colpa,Ian.Uscì dal bagno con un asciugamano intorno al corpo,sentì Ian che usciva dalla cantina dove c'erano i tubi dell'acqua e mi affacciai,lui mi guardò attendendo una mia sfuriata <<Ah ti stavi facendo la doccia? Se vuoi da me c'è l'acqua calda>> disse facendomi l'occhiolino,feci una smorfia di disgusto e chiusi la tenda con che coraggio si permetteva a fare una cosa del genere che razza di maleducato.Decisi di non pensarci più,mi asciugai i capelli e mi vestì,misi un jeans e una maglietta a maniche corte larga,indossai le converse e scesi di sotto,presi il telefono e uscì per andare a fare shopping e nel frattempo parlai tutto il tempo con Bonnie al telefono
<<Si Bonnie mi diverto molto qui...tranquilla non mi metterò in pericolo...si ciao Bon.>> Chiusi la chiamata e portai i sacchetti di sopra,li posai e siccome ero in ritardo preparai i vestiti per la serata,arrivai al locale giusto in tempo,quando entrai Ian stava parlando con un cameriere per organizzare qualcosa,quando mi vide lo congedò e venne verso di me sorridendo <<Mi sa che ti hanno tagliato l'acqua>> disse ridacchiando <<Lo sai cosa sei?>> Dissi infuriata <<Sexy,sensuale,bellissimo...>> Feci una smorfia di finto disgusto,si lo era,ma non l'avrei mai ammesso <<Come hai fatto?>> Chiesi riferendomi all'acqua <<Si dà il caso che io sia il proprietario anche di casa tua...ops>> disse facendo la sua solita mossa con gli occhi dopo andò dentro il suo ufficio lasciandomi di stucco,mentre camminava stavo pensando ad un infinità di modi per ucciderlo lentamente e quando lo feci morire mentalmente almeno un milione di volte,andai nel mio spogliatoio e mi cambiai,non mi misi un vestitino ma una gonna nera a vita alta e un top bianco,indossai i tacchi e pettinai i capelli,il trucco quella volta lo lasciai leggero,sistemai il borsone e dopo andai in scena.Iniziai il mio balletto,questa volta ero sola perché l'altra ragazza si era data malata,chissà chi l'aveva convinta a non venire.
A metà del mio balletto tra fischi e applausi vidi entrare qualcuno nel locale e quando riconobbi il ragazzo ebbi un tonfo al cuore,era Paul,il mio ex ragazzo,mi fermai per qualche secondo ma subito dopo continuai,lo fissai tutto il tempo mentre lui mi sorrideva,vidi Ian che guardava entrambi con le sopracciglia corrugate me non gli diedi tanto peso.
Quando finì presi i soldi e tornai nello spogliatoio,mi cambiai velocemente e sistemai il borsone,qualcuno entrò e sapevo già chi fosse
<<Ian per favore mi sto cambiando>> dissi,mi girai ma invece di Ian vidi Paul,sorrisi e corsi ad abbracciarlo,mi era mancato così tanto <<Ciao Katherine,non pensavo di trovarti in uno di questi posti>> disse guardandosi intorno <<È l'unico che al momento mi ha assunta,tranquillo,cambierò presto>> dissi sorridendo,dopo entró qualcun altro nel mio camerino,qualcuno che preferivo non vedere,i due si guardarono lanciandosi sguardi di fuoco e dopo si concentrarono su di me <<Chi è questo?>> chiese Ian fulminandolo con lo sguardo <<Paul,un mio amico>> dissi sorridendo <<Non ha il permesso di entrare qui>> sgranai gli occhi, ero scioccata dal suo comportamento ora faceva anche il geloso?! <<È il mio camerino ce l'ha e come!>> dissi incrociando le braccia <<È il mio locale>> disse imitando le mie mosse <<Ok,tranquillo,io esco...ti accompagno a casa?>> Annuì e mi girai verso Ian non appena sentì la sua fastidiosa risata <<Come,non ricordi più la strada di casa?>> Disse sorridendo <<Ops,me la sarò dimenticata>> dissi ironica<<Ma la mia la ricordi>> disse ammiccando con fare malizioso,ero infuriata,presi il borsone e la mano di Paul e uscì dal locale sotto lo sguardo infuocato di Ian.

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