12 Capitolo

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<<Okay mi stai facendo paura,dove stiamo andando Katherine?>> disse Candice scuotendomi il braccio per richiamare la mia attenzione <<A casa del mio ragazzo>>
***
Oltrepassammo la trave di legno caduta per terra e ci guardammo intorno,la casa di Ian e Paul era molto grande e vecchia,Sembrava un castello,pieno di segreti...
<<Questa è la vecchia casa di Ian?>> Chiese Bonnie prendendo una sua foto da piccolo che aveva trovato per terra, mi avvicinai a lei e sorrisi appena lo vidi,era così piccolo,aveva i capelli biondi e i suoi bellissimi occhi azzurri,poi vidi accanto la foto di Paul <<come? Che ci fa La foto di Paul qui?>> Chiese Candice confusa <<È suo fratello Candice>> dissi, entrambe rimasero scioccate <<Non posso crederci>> disse Candice ancora con gli occhi sgranati,le diedi un colpetto sulla spalla per farla riprendere e andai a cercare altre foto,trovai la foto di sua madre e suo padre,suo padre somigliava molto a Ian il che mi preoccupava ...<<Ho bisogno di scoprire qualcosa sulla loro vita... Ho bisogno della verità>> presi le foto e le misi in una borsa che avevo portato proprio per prendere delle cose da questa casa ed esaminarle ,dopo salì al piano di sopra dove supponevo si trovassero le camere, entrai in una camera molto grande con un letto matrimoniale,era la camera dei suoi genitori, c'erano ancora i gioielli di sua madre e questo mi raggelò il sangue,aprì alcuni cassetti e trovai delle lettere che sua madre scrisse a Paul e Ian... Scossi la testa e le misi in borsa per leggerle meglio a casa anche se mi sentivo un verme,stavo invadendo la loro privacy,La loro intimità.Cercai altro ma non trovai nulla così andai in quella che sembrava la stanza di Paul e Ian, era molto grande e aveva le pareti bianche e due letti singoli, un comodino al lato di ogni letto e una cabina armadio enorme, controllai i comodini ma non trovai nulla, entrai nella cabina armadio ma anche lì non trovai nulla,poi tornai nella stanza, stavo per uscire ma mi venne un'idea, controllai sotto il materasso e trovai delle cartelle cliniche,presi tutto e lo misi in borsa per poi scesi di sotto <<Katherine>> mi girai verso le mie amiche che avevano una scatola in mano <<Abbiamo trovato delle vecchie cassette...dovresti vederle>> rimasi a fissarle indecisa sul da fare ma poi presi lo scatolo e andammo in macchina <<Puoi lasciarci al grill, così potrai trovare meglio le risposte che cerchi da sola>> disse Bon <<Grazie>> le abbracciai e non appena le lasciai al grill mi diressi in biblioteca, non volevo tornare a casa ,Ian avrebbe potuto bussare da un momento all'altro, mi guardai intorno e poi mi sedetti nella scrivania di fronte al computer,presi la cartella e la controllai,le prime erano cartelle cliniche sulla salute di sua madre dicevano che era morta di cancro... Lessi velocemente i referti e chiusi,ero sconvolta, chissà quanto avranno sofferto, sospirai e rimisi la cartella dentro la borsa pendendo l'altra,era un cartella che riguardava un caso di indagine,era una copia e non l'originale perché non c'era il timbro della polizia..." Caso sulla morte di Ronald Rainolds " chi era? Cercai sul computer e digitai il nome, trovai solo due risultati , aprì il primo "Ronald Rainolds assassinato a falls church il 20 ottobre del 2008 " vidi la foto di Ronald,presi la foto dei genitori di Ian e la confrontai,Ronald era il loro padre,mi allontanai d'istinto dalla scrivania e mi misi le mani tra i capelli,Paul tempo fa mi aveva detto che i suoi genitori erano morti per cause naturali, non aveva accennato neanche di sfuggita ad un omicidio, scossi la testa e tornai a leggere la cartella, le indagini erano terminate dopo poco più di tre mesi, il che era abbastanza strano, non c'erano prove, non avevano trovato neanche l'arma con cui venne ucciso...era impossibile che avevano archiviato il caso così velocemente,posai la cartella dentro la borsa e lessi l'articolo sul computer "si presume che sia stato ucciso dalla moglie,visto che era stata l'ultima persona con cui aveva parlato quella notte, l'arma del delitto era un vecchio tubo arrugginito e tagliente, dall'autopsia si presume che il tubo prima fosse stato dato in testa all'uomo e poi trovarono dei colpi procurati da esso per tutto il corpo e con la parte tagliente venne perforato il fegato " chiusi gli occhi e feci una smorfia di dolore, chiusi l'articolo,perché l'articolo sul giornale sapeva tutte queste cose e il referto della polizia no? E poi sua moglie,morì pochi mesi dopo l'uccisione del padre e a quanto dicono le diagnosi già faceva le cure in quel periodo come avrebbe potuto uccidere suo marito se stava costantemente in ospedale?
<<Katherine ?>> Sentì una voce fin troppo familiare e mi girai di scatto <<Paul>> dissi sforzando un sorriso e chiudendo velocemente tutte le pagine aperte sul computer <<Che ci fai qui?>> Feci spallucce alzandomi dalla sedia e prendendo velocemente la borsa <<Leggo, faccio ricerche... per la scuola>> dissi temporeggiando <<Ora è tardi devo andare >> dissi salutandolo,andai di fretta verso l'uscita ma venni fermata <<Katherine,aspetta!>> mi si gelò il sangue nelle vene,rimasi pietrificata e mi girai lentamente <<Hai dimenticato questo>> disse porgendomi il mio cellulare,feci un sospiro di sollievo e lo ringraziai per poi uscire e salire in macchina,chiusi la borsa e rimasi bloccata con le mani sul manubrio,non mi capacitavo ancora di ciò che avevo scoperto,ma qualcosa ancora mancava,quando entrai in casa,Candice e Bonnie ancora non erano tornate così mi tolsi le scarpe e i vestiti e mi infilai sotto la doccia, appena uscì mi avvolsi il corpo intorno ad un asciugamano e uscì dal bagno ,andai in cucina e presi una bottiglietta d'acqua quando mi voltai vidi Ian di fronte a me e saltai in aria <<Che ci fai qua?>> dissi provando a regolare il respiro <<Ho pensato di passare per un caffè>> disse ironicamente <<Ian...>> Dissi rimproverandolo non era questo il vero motivo <<Beh se devi essere cattivo devi avere un motivo altrimenti non meriterai il perdono>> alzai le sopracciglia,ero confusa <<Non ti dirò la verità Katherine... Non ancora>> sussurrò avvicinandosi alle mie labbra, sorrise e se ne andò <<Non vuoi dirmi la verità? Bene la cercherò da sola allora!>> lui sorrise sfidandomi <<Si si,buona fortuna>> disse uscendo da casa mia.

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