17 Capitolo

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<<Elena vuole saperne di più sul fatto che siete,identiche e vuole parlare con tuo padre>> ero molto più confusa di prima
<<Ma questo non dovrebbe passare in secondo piano? Vuole farmi arrestare Ian!!>> lui sospirò e si allontanò un po' da loro
<<Ascolta non lo permetterò mai ma devo accontentarla per riuscire a persuaderla,deve fidarsi di noi...>> io sospirai e annuì
<<Vengo con voi>> dissi
<<Non se ne parla>> disse convinto
<<Oh non era una domanda>> dissi per poi entrare in macchina,lui rise e dopo entrò anche lui.
***
Il viaggio cominciava ad essere lungo e stressante e nessuno diceva una parola,improvvisamente Elena accese la radio e  mise una canzone veramente orribile
<<Dio mio ti prego spegnila>> dissi stressata
<<Perché c'è la portiamo dietro?>> disse sbuffando
<<È la mia ragazza>> disse Ian
<<Oh giusto,beh vedo che hai una seconda possibilità con me,non perderla>> tutti la guardarono male e lei rise <<Oh andiamo lo sa anche lei che l'unico motivo per il quale vi siete innamorati di lei è che è identica a me>> disse ridendo
<<Lei non sarà mai identica a te Elena, lei è dolce ,gentile,generosa è tutto ciò che tu non sarai mai>> disse Paul facendomi sorridere,vidi Ian molto teso dopo quello che aveva detto,ma la conversazione cadde in quel preciso istante e irruppe di nuovo il silenzio,dopo un paio di ore Paul si fermò in una pompa di benzina dove c'era anche un bar
<<Oh grande...devo fare pipì >> disse Elena scendendo dall'auto
<<Io ho bisogno di alcool,vuoi qualcosa Katherine?>> mi chiese Ian
<<Un caffè grazie>> rimanemmo solo io e Paul, scendemmo dall'auto,lui fece benzina e io rimasi a guardarlo
<<È vero...ciò che hai detto lo credi davvero?>> chiesi da quando avevo conosciuto Elena mi tormentava la paura che loro si fossero messi con me solo perché ero identica a lei,avevo bisogno di conferme, di sapere che non era così.
<<All'inizio quando ti vidi volevo conoscerti solo perché eri identica a lei,volevo sapere chi fossi, ma dopo mi sono innamorato di te per la persona che sei...non perché somigli a lei>> io annuì
<<Tu..ecco...>>
<<Se ti amo ancora?>> chiese,io annuì,non volevo che lui soffrisse nel vedere me e Ian insieme <<No...non provo più nulla>> annuì di nuovo e dopo tornarono Ian e la stronza manipolatrice
<<Ecco a te bellissima>> disse Ian dandomi il caffè,lo baciai dolcemente
<<Possiamo andare o dovete continuare a baciarvi?>> urlò Elena
<<Dio mio possiamo ucciderla?>> dissi a denti stretti
<<Si,sarebbe un'opzione >> disse Ian ridendo

***
Arrivammo finalmente nella mia città,non appena entrammo sentì un brivido lungo tutta la schiena,era strano tornare lì,erano successe tante cose da quando ero scappata,ero cambiata, e non sapevo come l'avrebbero presa i miei genitori non appena mi vedranno...
<<Okay santarellina ora,dov'è casa tua?>>
<<2104 Floyd St. NE>> dissi sospirando,Ian intrecciò la sua mano con la mia e mi baciò la guancia per farmi calmare...
Arrivammo di fronte casa mia e scendemmo, io rimasi ferma per alcuni secondi,avevo un groppo alla gola,tornare a casa dopo così tanto tempo era difficile.
<<Devo entrare prima io>> dissi,Ian e Paul mi guardarono e annuirono
<<Certo,prepara il tuo paparino Santarellina>> disse Elena roteando gli occhi
<<Chiudi quella bocca Elena>>
Entrai nel giardino e piano piano percorsi il vialetto,bussai alla porta di casa e sentì la voce di Tyler,mi si riempì il cuore di gioia a sentire la voce del mio fratellino, aprì la porta
<<Kath- katherine >> disse scioccato, non mi vedeva da troppo tempo...mi era mancato troppo!
<<Tyler>> urlai abbracciandolo
<<Oh mio Dio sei proprio tu,sei qui...sei...mio Dio>> disse stringendomi forte
<<Sono qui Ty,sono qui>> sussurrai tranquillizzandolo, alzai lo sguardo e vidi mia madre con le mani sulla bocca immobile davanti a noi
<<Mamma>> dissi con la voce spezzata dai singhiozzi,mi staccai da Tyler e corsi da lei,mi strinse forte a se e cominciò a piangere
<<Piccola mia..>> disse sorridendo
<<Dov'è papà ?>> dissi deglutendo,tra tutti sarebbe stato quello meno felice di vedermi
<<Katherine>> sentì la voce imponente di mio padre provenire da sopra le scale
<<Papà>> dissi guardandolo
<<Che ci fai qui>> disse con tono distaccato
<<Sono venuta a trovarvi>>
<<Già e tu hai qualcosa in sospeso con me!!>> disse Elena che entrò in quel preciso istante
<<salve signor Pierce>> disse sorridendo in modo sadico
***
<<Dunque,vedo che siete scioccati ,bene vi spiegherò tutto,dunque io e lei siamo mezze sorelle,lei signor Pierce,ha avuto una relazione con mia madre,e sono nata io,ma non è questo che mi interessa,io voglio sapere...dove si trova mia madre!>> disse seria
<<Io,io...tua madre>> disse mio padre scendendo lentamente le scale
<<Non mi ha mai detto che aspettava una figlia >> disse guardandola stupefatto
<<Si era solito di mia madre,una bugiarda cronica,in questo ho preso da lei...comunque quello che so è che l'ultima volta che vidi mia madre avevo nove anni,lei doveva uscire con un certo Robert Pierce, e senza ombra di dubbio era lei...da quella sera non tornò più a casa...denunciai la sua scomparsa ma non venne mai ritrovata,ne il corpo ne il colpevole della sua scomparsa e adesso voglio la verità,ho passato undici anni a cercarla e a cercare mia madre e adesso voglio sapere tutto >>
<<Vieni Tyler andiamo di là>> disse mia madre sorridendomi,dopo andò in cucina insieme a mio fratello,io chiusi la porta d'ingresso e mi sedetti nel divano accanto a Elena,di fronte a noi c'era nostro padre che a quanto appena detto era colpevole della scomparsa della madre di Elena...
<<Dunque,io...Ecco,non ero l'unico uomo nella vita di tua madre,io e mio fratello Richard,eravamo entrambi innamorati di lei ,colui che non l'amava abbastanza>> disse sospirando facendo intendere che fosse lui <<e colui che l'amava troppo >> tutto ciò mi ricordava Paul e Ian ed Ero certa che anche Elena lo pensava...
<<Quella sera tua madre doveva uscire con me, ma non arrivai in tempo all'appuntamento e quando arrivai la vidi con mio fratello,mi si spezzò il cuore e andai via , da quella volta non la vidi più>> disse,sembrava veramente dispiaciuto
<<Tu menti>> disse Elena con le lacrime agli occhi
<<No Elena...non sto mentendo >>
<<Stai mentendo>> urlò alzandosi,buttò a terrà tutto ciò che era poggiato sul tavolino in vetro di casa mia,io mi alzai di scatto e mi allontanai
<<Tu hai ucciso mia madre>> urlò andandogli incontro,entrarono Paul e Ian che erano rimasti fuori dalla porta e la tennero allontanandola da mio padre
<<Elena calmati>> disse Paul ,mi alzai e gli diedi uno schiaffo per farla riprendere O semplicemente perché non aveva il diritto di comportarsi così in casa mia.
<<Portatela fuori.Adesso!>> urlai...uscirono e chiusi la porta a chiave mi girai verso mio padre e dissi:<<Chi ha ucciso sua madre?>> dissi guardando mio padre dritto negli occhi
<<È stato tuo zio Katherine, è stato Richard>>
***
<<Va tutto bene>> mi chiese Ian avvicinandosi,ero seduta sui gradini della porta di casa mia,non ricordavo ormai da quanti minuti o ore,Paul aveva portato Elena in un hotel vicino per farla calmare ,ma io....ero troppo sconvolta anche solo per fare un passo in più.
<<No..>> dissi trattenendo a stento le lacrime,lui si sedette accanto a me e mi accarezzò i capelli,io mi poggiai sul suo petto inspirando il suo profumo <<Sarebbe bello il mondo se ci fossimo solo noi due>> dissi sorridendo
<<Bene,allora uccidiamo tutti gli altri,farei di tutto per vederti felice Katherine >> disse baciandomi
<<Ti amo>> dissi guardandolo negli occhi avevamo l'abitudine di dirci certe cose nei momenti peggiori
<<Ti amo anche io Katherine>>

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